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Cronaca

Roma, arrestato l'aggressore della tassista a Pineta Sacchetti

Nella giornata odierna, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale e rapina nei confronti di S. B., nato a Roma il 13.02.1985. Il trentenne, intorno alle ore 7 dell’8 maggio, si è fatto condurre dalla...

Nella giornata odierna, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale e rapina nei confronti di S. B., nato a Roma il 13.02.1985. Il trentenne, intorno alle ore 7 dell’8 maggio, si è fatto condurre dalla

tassista M. M. in una zona appartata della cd. “Piana del Sole”, fingendo di dover andare in un casolare che si trova proprio al termine di una strada chiusa, non più asfaltata, in una laterale di via Pescina Gagliarda. Appena imboccata la strada sterrata, invece, il cliente chiedeva di fermarsi e, a quel punto, aggrediva la vittima, immobilizzandola per i capelli, sferrandole un pugno e costringendola a un rapporto sessuale. Al termine, la rapinava del portafoglio, cercava di sottrarle anche le chiavi della macchina, il cellulare e gli occhiali da sole, ma la vittima, afferrandolo per la camicia, gli faceva cadere gli oggetti, mentre l’uomo scappava tra i campi adiacenti alla zona.

A seguito delle indagini ininterrotte della polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica, supportate da attività tecniche, sopralluoghi, analisi delle rapine e dei furti ai danni dei tassisti e, in particolare, di quelle avvenute nella zona della violenza, si decideva di diffondere l’identikit dello stupratore, elaborato dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica. Arrivavano diverse segnalazioni, una delle quali risultava di particolare interesse, in quanto effettuata da un tassista che affermava di aver condotto un cliente, somigliante a quello ritratto nell’identikit, in una delle strade limitrofe a via Pescina Gagliarda. Il tassista, inoltre, dichiarava che lo sconosciuto cliente non gli aveva pagato la corsa, ragion per cui si era fatto lasciare il numero di cellulare. La dichiarazione del tassista veniva comparata con l’analisi effettuata sui furti e sulle rapine commesse in zona, nonché con le indicazioni ulteriori raccolte su strada dagli Agenti. Dagli accertamenti esperiti si accertava che il numero di utenza risultava intestato a S. B., poi riconosciuto - senza alcun dubbio - dalla persona offesa, a cui veniva sottoposto in visione un album fotografico. Dopo diverse ore di ricerche, S.B. veniva rintracciato in via Pineta Sacchetti angolo via Alciato, dove tentava di scappare in ogni modo, ma veniva prontamente bloccato dagli Agenti operanti che lo conducevano immediatamente in Questura, dove dopo essere stato sentito dal Pubblico Ministero procedente, con la presenza dell’avvocato, veniva sottoposto a fermo di p.g. da parte degli Agenti della “IV Sezioni Reati sessuali e in danno di minori” della Squadra Mobile, in considerazione degli elementi raccolti. Il fermato ha ammesso le proprie responsabilità nell’atto e, a seguito di perquisizione effettuata presso il domicilio, è stato rinvenuto il vestiario indossato al momento della violenza e puntualmente descritto dalla vittima.

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