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Cronaca

Roma, autisti TPL in sciopero continuo. Picchetti permanenti al deposito della maglianella

Sciopero selvaggio nel deposito della maglianella degli autisti della TPL, la società a cui l'ATAC ha dato la concessione per le linee di collegamento tra il centro e la periferia nord della città. Dopo

Sciopero selvaggio nel deposito della maglianella degli autisti della TPL, la società a cui l'ATAC ha dato la concessione per le linee di collegamento tra il centro e la periferia nord della città. Dopo



Sciopero TPL cartello

due giorni la situazione si fa sempre più difficile e gli oltre 100 scioperanti hanno ricevuto anche la visita del loro ex collega Cristian Rosso che venne licenziato qualche mese fa perché raccontò in TV come funzionava l’ATAC.

Gli operatori della TPL sono senza stipendio da alcuni mesi e chiedono che gli arretrati vengano pagati al più presto e che vengano ritirati gli oltre 140 licenziamenti, diversamente non torneranno a svolgere il loro servizio; la TPL Roma già da domenica era andata in sciopero con i suoi lavoratori, i quali nella giornata di lunedì 23 novembre 2015 hanno attuato un'astensione da lavoro durata diverse ore, oggi era previsto un certo ritorno alla normalità che però in gran parte non è avvenuto. Dei picchetti permanenti sono in corso, ad opera degli operatori della TPL Roma, presso i parcheggi degli autobus; con 90 linee inattive, il traffico a Roma oggi è di nuovo paralizzato, con i pendolari adesso che sperano in un superamento della crisi e nella fine dello sciopero.
Ancora disagi questa mattina per i cittadini residenti nel Municipio Roma XV: per il secondo giorno consecutivo, infatti, la società Roma TPL che per conto dell’amministrazione capitolina gestisce il trasporto pubblico locale di periferia del Municipio, ha indetto una giornata di sciopero, causando enormi disagi a migliaia di cittadini. Le linee bus che percorrono il territorio del Quindicesimo coinvolte sono: 031, 035, 036, 022, 024, 030, 032, 226.


Una protesta, quella dei lavoratori di Roma TPL, che sta crescendo, assumendo proporzioni drammatiche: è da qualche mese che gli autisti sono in mobilitazione per il mancato accredito degli stipendi, causato da un ritardo dei trasferimenti da Roma Capitale alla società di trasporto pubblico.


“Comprendo le ragioni degli autisti TPL e manifesto loro la mia piena solidarietà per i mancati stipendi – dichiara Daniele Torquati, Presidente del Municipio XV – ma i disagi per i residenti del Municipio sono drammatici. Migliaia di persone si sono ritrovate in mezzo a una strada questa mattina, costretti ad arrangiarsi come potevano. La mia speranza è che le istituzioni di Roma Capitale, il Commissario Tronca e il Prefetto Gabrielli possano trovare le migliori condizioni di accordo con i sindacati, in modo da ripristinare il servizio pubblico in un territorio vitale e dinamico come il Quindicesimo che necessita di una mobilità attenta e puntuale”.


“Piange il cuore a vedere le condizioni in cui sono costretti autisti e lavoratori della Roma TPL Scarl. Capisco quindi le loro ragioni che peraltro ho sempre sostenuto. Perché su questa vicenda c’è un peccato originale su cui troppi hanno sempre chiuso gli occhi. Sono stato il solo - spiega Michele Baldi Capogruppo Lista civica Nicola Zingaretti - a denunciare l’appaltone del TPL da 800 milioni, il più grande bando europeo vide un solo partecipante. E a pagare sono stati sempre gli autisti, alcuni addirittura licenziati per aver protestato. Mi sono sempre battuto finchè ho potuto, per cercare di fare chiarezza su tutta questa vicenda dando dignità ai lavoratori spesso non rappresentati adeguatamente da realtà sindacali non particolarmente incisive. E certamente tutta questa situazione non la possono pagare le migliaia di cittadini che si sono ritrovati in mezzo alla strada. E siccome il peccato originale è tutto di certa politica, è tempo che la nuova politica trovi soluzioni definitive magari riannodando i fili della vicenda dall’inizio, prima che ancora una volta debba essere la Procura della Repubblica ad affrontare i problemi. Le mie denunce cominciano dal 2006 e sono state ancora più forti dal 2008. Sono passati 10 anni, è tempo che questo problema venga risolto in modo trasparente e definitivo, nell’interesse dei lavoratori e di migliaia di cittadini”. Così in una nota Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio, in merito alla situazione dei lavoratori della Roma TPL Scarl.


Antonello Aurigemma, capogruppo Forza Italia in Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al caso legato a Roma Tpl.“In Regione –ha spiegato Aurigemma- non si è parlato del problema di Roma Tpl nonostante la regione sia l’unico ente amministrativo in piedi, non commissariato. E’ quantomeno imbarazzante il silenzio su una tematica come questa. Al di là della legittimità o meno della protesta di lavoratori e famiglie senza stipendio, trovo singolare la richiesta dell’Authority che giustamente si informa ma mi auguro che non sanzioni questi lavoratori”.

“I lavoratori –ha affermato Aurigemma- hanno pienamente ragione a dire che svolgono un servizio di trasporto pubblico a tutti gli effetti dopo che Atac ha esternalizzato il 20% del trasporto pubblico locale. Questo trasporto che fa Roma Tpl fa è stato regolamentato con un contratto che prevedeva obblighi da parte dell’azienda e del Comune. Le rimostranze che stanno portando avanti i dipendenti di Tpl nascono da quando il Comune ha bloccato i pagamenti, a loro dire per una mancata erogazione da parte della regione. Roma tpl non è nelle condizioni di pagare gli stipendi e i contributi ai lavoratori”. “Bisogna rivedere le attribuzioni dei poteri della riforma DelRio dalla regione agli altri enti –ha spiegato Aurigemma-. Chediamo che ci sia la possibilità di far partecipare Roma direttamente alla ripartizioni dei fondi, anziché farle passare prima alla regione. La regione ha avuto 574 milioni e al Comune sono andati appena 180 milioni di euro. E’ un sistema molto contorto. Più passaggi ci sono dei fondi nazionali più difficoltà c’è ad accedervi e più vengono ripartiti in modo discrezionale”.

“Lo sciopero dei dipendenti di Roma TPL Scarl fa capire che sul tema del trasporto pubblico a Roma c’è ancora molto da lavorare – lo dichiara il Consigliere regionale PIERO PETRASSI in merito alla situazione e conseguente protesta dei lavoratori di Roma Tpl Scarl - Più di 800 operatori non percepiscono lo stipendio da 2 mesi e a questi si aggiungono altri 1000 delle società collegate che non lo percepiscono da tre mesi. Una situazione delicata che oltre a mettere in difficoltà tantissime famiglie, crea disagio ai tanti cittadini che quotidianamente utilizzano il trasporto pubblico come mezzo per recarsi a lavoro. Si rende sempre più urgente un confronto tra tutti i soggetti coinvolti affinché - continua PETRASSI - anche in vista del Giubileo, si trovi una definitiva soluzione in grado di salvaguardare la forza lavoro, rispettare il Contratto di servizio e assicurare un trasporto pubblico che sia all’altezza di una capitale europea. Solo grazie ad una sana e corretta interrelazione tra pubblico e privato – conclude PETRASSI - sarà possibile offrire soluzioni all’annoso problema del trasporto pubblico nel Lazio, portando così ad una migliore offerta del TPL certamente più vicina alle necessità dei cittadini della nostra regione”.


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