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Cronaca

Roma, clamorosa protesta di un dipendente licenziato dalla Multiservizi: minaccia di darsi fuoco

A Roma sale la tensione durante il consiglio Comunale. Arriva anche la clamorosa protesta di un dipendente licenziato dalla Multiservizi, che minaccia di darsi fuoco se non riceverà risposte concrete dal Sindaco Marino.

A Roma sale la tensione durante il consiglio Comunale. Arriva anche la clamorosa protesta di un dipendente licenziato dalla Multiservizi, che minaccia di darsi fuoco se non riceverà risposte concrete dal Sindaco Marino.

Quest'ultimo ha lasciato l'Assemblea durante la presentazione del progetto riguardante il nuovo stadio della A.S. Roma. I lavoratori licenziati dalla Multiservizi hanno occupato il Campidoglio. La clamorosa protesta è arrivata fino all’Aula Giulio Cesare. Sono ben 48 gli ex dipendenti che si sono presentati alla seduta quotidiana del consiglio. Hanno atteso la conclusione dell'Inno nazionale per parlare con il primo cittadino. La presidente dell'Assemblea, Valeria Baglio, ha interrotto la seduta per circa un'ora. Il capogruppo PD, Fabrizio Panecaldo, ha tentato di riportare la calma. Dopo circa 10 minuti dall'occupazione, il Sindaco ha abbandonato l'Aula. Gli ex dipendenti della Multiservizi hanno richiesto un incontro con l'assessore all'Ambiente Estella Marino. Inoltre, uno di loro ha minacciato che se entro due ore non ricevono una risposta concreta dal Sindaco e l’assessore, è pronto a darsi fuoco davanti al Campidoglio. Anche la scorsa settimana c’era stata una loro protesta al Comune. Mercoledì un gruppo di lavoratori ha tentato di entrare presso la sede dell'assessorato, ma la polizia ha impedito loro l'accesso nonostante fosse orario di apertura al pubblico. A ricostruire la vicenda è stata Serenetta Monti, del sindacato Usi. L’assessore Estella Marino ha spiegato di non essere disponibile a un incontro fino al 12 gennaio. I licenziati dalla Multiservizi hanno fretta e non possono attendere oltre. La seconda protesta si è consumata venerdì scorso. Davanti la sede di Ama, in via Calderon della Barca, alcuni ex dipendenti si sono travestiti da Babbo Natale. Chiedevano ai vertici dell’azienda di rispettare la legge 147/2013. Quest’ultima prevede il mantenimento dei livelli salariali e il riassorbimento in altre società per i dipendenti in esubero nelle municipalizzate. Staremo a vedere come reagiranno i politici di fronte questa clamorosa protesta e grave minaccia di autolesionismo. La speranza è che le richieste dei lavoratori vengano accolte.

Francesco Crudo

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