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Cronaca

Roma, è morto il testimone dell’eroico sacrificio del vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto

Nel corso della nottata è deceduto a Roma all’età di 85 anni Ennio Baldassarri, testimone dell’eroico sacrificio del Vice Brigadiere Medaglia d’Oro al Valore Militare Salvo D’Acquisto avvenuto, nel corso del secondo conflitto mondiale, a Torre di...

Nel corso della nottata è deceduto a Roma all’età di 85 anni Ennio Baldassarri, testimone dell’eroico sacrificio del Vice Brigadiere Medaglia d’Oro al Valore Militare Salvo D’Acquisto avvenuto, nel corso del secondo conflitto mondiale, a Torre di Palidoro vicino Roma, il 23 settembre 1943.

Baldassarri, all’epoca appena tredicenne, faceva parte di un gruppo di 22 persone catturate da un drappello di soldati tedeschi e condotte alla Torre di Palidoro per essere giustiziate quale rappresaglia per la morte di un loro commilitone, avvenuta il giorno precedente a seguito dell’esplosione di un ordigno.

I prigionieri furono costretti a scavarsi una fossa che sarebbe servita a contenere i loro corpi, dopo la fucilazione collettiva.

Il Vice Brigadiere D’ACQUISTO intuendo le intenzioni dei nazisti, decise di autoaccusarsi, immolando la sua giovane vita in cambio di 22 innocenti, tra cui anche quella di un ragazzo, Ennio Baldassarri. QUADRARO– CARABINIERI ARRESTANO UOMO CHE TENTA DI INCASSARE 20 MILA EURO CON DOCUMENTI INTESTATI AD UNA PERSONA DECEDUTA NEL 2007.

I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato un uomo di 67 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, che ieri mattina si è presentato presso gli sportelli dell’ufficio postale di via Calpurnio Pisone ed esibendo una carta d’identità con generalità palesemente falsi, ha tentato di incassare due buoni fruttiferi da 10 mila euro ciascuno.

Insospettitosi, il dipendente dell’ufficio postale ha subito chiesto l’intervento dei Carabinieri.

E’ stato così che i militari hanno appurato che il titolare dei buoni e quindi le generalità riportate sul documento d’identità erano di un uomo deceduto nel 2007.

I buoni fruttiferi e il documento d’identità sono stati sequestrati mentre l’impostore è stato arrestato e accompagnato in caserma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. LA STORTA – CARABINIERI ARRESTANO UOMO CHE INFRANGE VETRO E TENTA FURTO IN FARMACIA

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato un romano di 41 anni, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora, che alle 6,30 di mattina, in via Bragaglia, dopo aver infranto la vetrina con un pezzo di travertino, stava tentando di introdursi in una farmacia.

I militari che si trovavano in transito, di pattuglia, lo hanno notato e sono subito intervenuti bloccandolo.

L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato e si trova ora sottoposto a custodia cautelare in carcere.

TESTACCIO – CARABINIERI ARRESTANO DUE “TOPI D’APPARTAMENTO” ARRAMPICATI SUL BALCONE DI UN’ABITAZIONE.

I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno arrestato due nomadi di origini slave di 20 e 25 anni, entrambi con precedenti, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.

I militari - impegnati in uno dei quotidiani servizi preventivi lungo le strade della Capitale – mentre transitavano in via Marmorata, hanno notato la presenza dei due ragazzi sul balcone, al primo piano di un appartamento che affaccia sulla strada.

Dopo essersi arrampicati sul balcone, sfruttando degli appoggi, i due ladri stavano forzando la porta finestra utilizzando degli arnesi da scasso per entrare e svaligiare la casa, approfittando dell’assenza della proprietaria.

L’intervento dei Carabinieri li ha fatti desistere. Atteso l’ausilio di una scala i due ragazzi sono stati fatti scendere da dove erano saliti, condotti in caserma e trattenuti in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

E’ STATO RICORDATO QUESTA MATTINA A ROMA IL GENERALE DEI CARABINIERI ENRICO GALVALIGI, UCCISO LA SERA DEL 31 DICEMBRE DEL 1980 DA UN COMMANDO DI TERRORISTI. IN OCCASIONE DEL 35° ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE, E’ STATA DEPOSTA UNA CORONA NEL QUARTIERE ARDEATINO NELLA PIAZZA A LUI INTITOLATA.

In occasione del 35° anniversario della morte, è stato ricordato a Roma il Generale dei Carabinieri Enrico Galvaligi. Davanti alla lapide che ne ricorda il sacrificio, nella piazza a lui intitolata, nel quartiere Ardeatino a Roma, dopo gli onori militari resi dalla Guardia d’Onore, il Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”, Generale di Divisione Angelo Agovino ha deposto una corona di alloro, a nome dell’Arma dei Carabinieri.

Erano inoltre presenti il figlio del Generale Galvaligi, Paolo, Colonnello dei Carabinieri, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Salvatore Luongo, una rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine della Capitale oltre a una delegazione della Rappresentanza Militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Nato a Solbiate Arno (Varese), l’11 ottobre del 1920, il Generale Enrico Galvaligi fu ucciso la sera del 31 dicembre del 1980 da un commando di terroristi. Galvaligi all’epoca era vice direttore dell’Ufficio per il coordinamento dei servizi di sicurezza nelle carceri e fu stretto collaboratore del Generale Dalla Chiesa prima e del Generale Risi, successivamente. La sera del 31 dicembre mentre stava rientrando con la moglie dalla Messa in parrocchia vicino casa, avvicinandolo con la scusa della consegna di un pacco, due terroristi gli esplosero contro cinque colpi d’arma da fuoco.

Il generale Galvaligi è stato insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile, alla memoria, con la seguente motivazione: “Addetto all’Ufficio di Coordinamento dei servizi di sicurezza degli Istituti di Prevenzione e Pena, in un momento caratterizzato dal riacutizzarsi della violenza contro l’intero sistema carcerario da parte della criminalità eversiva organizzata, perseverava, nonostante le ripetute minacce a lui rivolte, nella propria missione con assoluta dedizione e sprezzo del pericolo in difesa delle istituzioni e nell’interesse della comunità. Nel corso di proditoria imboscata, tesa con estrema efferatezza da gruppo di terroristi, veniva trucidato con numerosi colpi d’arma da fuoco esplosigli da distanza ravvicinata, sublimando col supremo sacrificio una vita spesa al servizio della collettività”.

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