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Cronaca

Roma, furti nelle concessionarie del Centro Italia: presa la banda di ladri d'auto nuove

Agivano sempre con le stesse modalità, rubando autovetture di grossa cilindrata, nuove di zecca, che poi rivendevano, esportandole all’estero, o facevano smontare utilizzandone alcune parti, per un giro di milioni di euro. L’ingente attività...

Agivano sempre con le stesse modalità, rubando autovetture di grossa cilindrata, nuove di zecca, che poi rivendevano, esportandole all’estero, o facevano smontare utilizzandone alcune parti, per un giro di milioni di euro.

L’ingente attività criminale, dedita ai furti d’auto messi a segno ai danni delle concessionarie del Centro Italia, è stata però interrotta il primo maggio dalla Polizia di Stato che ha arrestato in flagranza di reato quattro componenti della banda, A. L. e V. P., di 25 e 28 anni, entrambi moldavi, e N. B. e T. R. , 25 e 36 anni, rumeni.

Le indagini:

Tutto ha avuto inizio lo scorso 21 marzo, quando la Polizia è intervenuta a seguito del furto di autovetture Toyota, avvenuto nella notte, presso una nota concessionaria di Siena.

Sono scattate subito le indagini, che hanno portato fino a Roma gli uomini della Squadra Mobile della Questura, diretti dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato.

Gli investigatori, già a seguito dei primi accertamenti, riescono a verificare che il gruppo criminale, specializzato e ben organizzato, si muoveva dalla Capitale per andare a colpire in diverse città, durante la notte.

Dopo aver effettuato un sopralluogo alle concessionarie, andavano a rubare auto ancora da immatricolare insieme a diverse targhe, a volte anche danneggiando fortemente i negozi. Ogni volta, si appoggiavano ad un vicino distributore, dove facevano rifornimento di benzina o gasolio, per poi rimettersi in viaggio verso Roma. Là, le parcheggiavano per qualche giorno lungo la strada, mimetizzandole tra le altre in sosta, prima di riappropriarsene qualora nessuno si fosse “fatto vivo” nel frattempo. L'ultimo colpo e l'arresto: A seguito delle indagini, sviluppate anche con appostamenti e pedinamenti, gli investigatori sono giunti, intorno alla mezzanotte del primo maggio, fino ad una concessionaria Mercedes di Foligno, in provincia di Perugia.

A distanza, hanno avvistato una Fiat Stilo con a bordo uno dei quattro malviventi, che fungeva da “staffetta” precedendo di pochi metri tre auto Mercedes, cercando così di prevenire, evitandoli, eventuali controlli della Polizia.

Da lì la carovana, sempre seguita e monitorata dai poliziotti, ha imboccato l’Autostrada A1 in direzione sud, dove, nei pressi di Guidonia Montecelio, si è fermata. A quel punto le autovetture rubate sono state regolarmente parcheggiate nelle vie limitrofe alle abitazioni, dopodiché i tre conducenti delle Mercedes sono risaliti sulla Stilo per ripartire, insieme al complice, verso Nord.

Le loro manovre hanno, ulteriormente, insospettito gli uomini della Questura di Siena, che coordinandosi con i colleghi della Squadra Mobile di Roma, che hanno sempre lavorato con loro in stretta sinergia durante le indagini, li hanno fermati, anche con l’aiuto degli agenti della Polizia Stradale di Orvieto e Roma Nord, lungo l’Autostrada del Sole.

Durante il controllo, con relative perquisizioni dei quattro e dell’auto a bordo della quale viaggiavano, è peraltro emerso che uno dei due rumeni, il più grande, aveva nascosto negli slip una chiave, poi risultata essere di un’altra macchina appena rubata.

Subito gli investigatori hanno coinvolto i colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Foligno ed, insieme, hanno rintracciato altre tre Mrecedes, tra le quali quella corrispondente alla chiave rinvenuta addosso allo straniero, lasciate in sosta poco distante dal concessionario, che i quattro stavano andando a recuperare prima di essere arrestati dalla Polizia.

A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che oltre alle 6 autovetture erano stati asportati 3 computer portatili e cagionati alcuni danni all’esercizio.

Le Mercedes e i pc sono stati restituiti al titolare della concessionaria e la Fiat Stilo è stata sequestrata.

I quattro componenti della banda sono stati, invece, accompagnati al carcere di Rieti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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