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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Roma, il report del CODICI sull'ATAC. Un'azienda sospesa tra scandali e buchi di bilancio

Si è tenuta oggi la conferenza stampa del Codici “Atac: tra partecipazione mancata, scandali e buchi di bilancio. Le falle di un’azienda chiusa su se stessa e le ripercussioni sui consumatori”. Cominciamo con alcuni dati sconcertanti:

Si è tenuta oggi la conferenza stampa del Codici “Atac: tra partecipazione mancata, scandali e buchi di bilancio. Le falle di un’azienda chiusa su se stessa e le ripercussioni sui consumatori”. Cominciamo con alcuni dati sconcertanti:Chilometri fantasma (non coperti dai mezzi Atac): dal 2011 ad oggi mancano ben 30 milioni di chilometri all’appello, cioè il 25% in meno del servizio. Lo scandalo dei biglietti clonati: almeno 1/3 dei biglietti è falso. L’aumento del costo del servizio è del 75%: i biglietti lo scorso anno sono aumentati del 50%, ma calcolando anche la diminuzione del 25% del servizio, in pratica i consumatori pagano il 75% in più. Per una qualità che, si ricordi, spesso lascia a desiderare. Ogni giorno 1400 dipendenti sono assenti dal servizio. E’ forse in corso qualche malattia contagiosa che mette in pericolo la salute dei consumatori? Una provocazione più che lecita, visti i numeri vertiginosi.

Con perfetto tempismo, proprio in questi giorni Atac è stata sotto i riflettori della cronaca per i pesanti tagli previsti alla rete di trasporto pubblico.

“Un sistema già di per sé carente sotto diversi punti di vista, pensiamo all’inefficienza del servizio, ai convogli vetusti, all’inaffidabilità dei mezzi – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - Ed ora andrà incontro ad ulteriori problematiche che potranno determinare il crollo del’intero sistema”.

E in effetti non stiamo parlando di tagli leggeri. La ristrutturazione permetterà sì di risparmiare, ma getterà i pendolari nel caos. Si partirà dal deposito di Collatina secondo due filoni: Roma Est, dieci linee (042, 075, 112, 312, 313, 442, 448, 491, 541, 565) e Roma Centro, altre tre (75, 85, 175). Un’altra area riguarda 11 linee esterne che non saranno più attive.

Insomma, il risultato sarà un ulteriore peggioramento del servizio, è inevitabile. Questi e molti altri i temi sono stati trattati stamane dall’Associazione Codici, che attraverso un monitoraggio delle maggiori fonti di informazione ha delineato un excursus sulle maggiori criticità di Atac, tra disservizi delle singole linee (le ultime segnalazioni all’interno del dossier), buchi di bilancio profondi come crateri, irregolarità interne e vere e proprie truffe (si pensi all’inchiesta sui biglietti clonati). Una riflessione che si pone la finalità di presentare in maniera chiara e puntuale le maggiori problematiche dell’azienda per tentare di individuare, se non delle soluzioni, almeno dei possibili percorsi di miglioramento delle criticità attuali. Di seguito alcune delle linee guida proposte nel dossier in allegato.

  • Partecipazione REALE delle Associazioni Consumatori
  • Tavoli periodici per mettere insieme comuni competenze
  • Osservatorio sul servizio(banca dati utenti)
  • Potenziamento delle risorse esistenti
  • Risorse finanziarie adeguate (piccoli investimenti per non far morire il servizio)
  • Lotta all’evasione(biglietti al guidatore)
  • Infomobilità

Per informazioni specifiche su ogni punto elencato si rimanda al dossier.

Insomma, quanto detto finora non lascia spiragli di ottimismo per l’azienda romana di trasporto pubblico. Ma come migliorare il servizio se l’azienda rimane totalmente chiusa su se stessa?

“È arrivato il momento di dire basta alle iniziative di facciata e di pretendere una reale partecipazione delle Associazioni Consumatori, che rappresentano gli utenti che ogni giorno lottano contro i disservizi Atac – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - Si consideri infatti che Atac, andando totalmente contro gli obblighi di legge (articolo 2 comma 461 della Legge Finanziaria del 2008), non ha mai coinvolto le Associazioni nella redazione del contratto di servizio”. Codici non ha neanche mai potuto visionare tale contratto.

A questo punto, viste tutte le criticità del servizio di trasporto, cosa intendono fare le amministrazioni competenti? Se il sistema non funziona, è stata valutata l’idea del commissariamento, per ricominciare tutto da capo, facendo una volta per tutte le cose fatte bene?

Anche altre domande sono plausibili: esistono, all’interno delle misure pensate per risolvere dalla crisi economica, delle risorse destinate al risanamento del trasporto pubblico locale? Se si, quali? E se no, perché?

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