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Roma, la sicurezza dei dati nel cyberspace illustrati nel convegno promosso dall’O.d.G., Gus ed Eapo&ic

Di Giancarlo Flavi Con la clamorosa denuncia del dimissionario Presidente dell’Ordine dei giornalisti   Enzo Iacopino, che ha evidenziato come un giornalista free-lance per un servizio da inviato dalle zone africane con la guerra in corso...


Di Giancarlo Flavi

Con la clamorosa denuncia del dimissionario Presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, che ha evidenziato come un giornalista free-lance per un servizio da inviato dalle zone africane con la guerra in corso venga pagato con 80, al massimo, 100 euro a “pezzo” per i grandi quotidiani e che ci sono pubblicisti che prendono lordi 5 euro a “pezzo” nei piccoli giornali, si è chiusa l’interessante conferenza.



Corso di Formazione e Aggiornamento professionale che si è svolto nella sala degli Arazzi della Rai in Viale Mazzini 14 a Roma, Organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio, dal Gruppo, Uffici Stampa della FNSI e dall’Eapo&ic. L’interessante mattinata ha tenuto inchiodato oltre 150 partecipanti, ha visto in discussione il tema “Spionaggio e controspionaggio nelle redazioni, nella sanità e nell’attività bancaria”

La sicurezza del cyberspace è una delle esigenze principali di chi opera a garanzia degli interessi pubblici o privati. Per garantirla è necessaria una vera e propria politica di cyber security che non si confronti solo con la componente tecnica e tecnologica ma che sia in grado di cogliere aspetti sociali, legali ed economici senza limitarsi al presente e cercando di intuire cambiamenti e possibili scenari futuri.

Le minacce al cyberspace hanno oggi forme diverse e coinvolgono diversi attori. Professionisti della cyber intelligence, hacker singoli o associati, terroristi, criminali.

Come abbiamo potuto leggere dai recenti fatti di cronaca, esistono vere e proprie bande criminali che possono acquisire informazioni da utilizzare in altri contesti, contro la privacy dei singoli cittadini o per attaccare infrastrutture di vitale importanza per il Paese. Il cyberspace è oggi considerato un vero e proprio campo di battaglia e come tale ci si muove al suo interno anche nell’ottica dell’intelligence, di spionaggio e di controspionaggio.

Capire la complessità di questa nuova dimensione della sicurezza e comprenderne l’impatto reale sugli interessi dei cittadini è il primo passo per realizzare una politica efficace di cyber security. Quale Sicurezza nel Cyberspace. Tutela delle informazioni e dei dati sensibili. Dopo i saluti di rito dei colleghi: Fabrizio Ferragni (Direttore Relazioni Istituzionali RAI) di Gino Falleri, Presidente GUS e EAPO&IC, Nunzio Rizzi (Dirigente STE Spa). Ci sono stati gli interventi di: Gino Falleri (V.Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio) che ha trattato da grande esperto qual è, il tema della deontologia professionale. Molto particolare l’intervento di Antonio Teti (Docente Università degli Studi di Chieti – Pescara) che ha trattato il tema, “Cyber Security, scenari evolutivi: dal cybercrime al cyber” warfare. Molto interessante invece l’esposizione dell’esperto:Andrea Raffaelli (Ten.Col.CC Comandante Reparto Indagini Telematiche ROS) ha trattato il tema: Dark & Deep WEB tra esigenze di tutela delle libertà individuali e sicurezza nazionale. Genseric Cantournet, (Chief Security Officer RAI) (Protezione delle informazioni e delle fonti nelle redazioni). Marta Branca, Direttore Generale Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani», che ha parlato sul tema La Cyber Security nelle Strutture Sanitarie infene su questa nuova e delicata materia è stata trattata dall’espero Francesco Arruzzoli (Ethical Hacking Guardians Group) che ha parlato facendo delle Simulazione di un Cyber-attacco. Da questi interventi è emerso che non bisogna mai avere il portatile acceso in luoghi non sicuri, perché attaccabile da tutti ed è meglio avere una “penna” sempre a disposizione con tutti i programmi del Computer e non collegarsi mai con il W- Fai negli alberghi perché molto facile essere attaccati.

Infine, dopo quasi quattro ore di “attacchi” si è parlato di Libertà di Stampa e giornalismo investigativo”, con l’interessante dibattito conclusivo moderato da Stefano Girotti (Rai Vaticano) con gli interventi di Andrea Montanari (Direttore responsabile Giornale Radio Rai) Marco Ventura (Inviato de Il Messaggero). Le conclusioni sono state tratte Enzo Iacopino (CNOG). Il tutto è stato coordinato da Carlo Felice Corsetti (Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti).

Perché sono interessati i giornalisti? Il corso di aggiornamento professionale per giornalisti organizzato dal GUS in collaborazione con la società STE si è proposto di illustrare alcuni rischi che tutti i cittadini e le aziende possono inconsapevolmente correre svolgendo le proprie mansioni professionali o, più semplicemente, vivendo la propria vita in un mondo tecnologicamente evoluto che ci spinge a far sempre più ricorso ad apparecchi computerizzati connessi alle reti informatiche.

Con l’ausilio di esperti nella materia sono stati descritti, in modo semplice e comprensibile, aspetti tecnici assai complessi e sofisticati che è bene sapere non solo per chi si occupa di cronaca nera o giudiziaria ma anche per coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze culturali in un ambito di cui si parla, si legge e si scrive sempre di più.

Sono stati, inoltre, descritti e commentati alcuni episodi criminali, più o meno noti, e illustrati alcuni metodi di tutela e di contrasto che vengono applicati per la tutela dei dati sensibili sia nel pubblico che nel privato. Davvero, un'interessantissima mattinata di conoscenza del mondo moderno sui mezzi di comunicazione di massa. Come dire: fidarsi è bene. Ma non fidarsi è certamente meglio di questi nuovi “spiriti” maligni che stanno imperversando in rete. Insomma, è stata una mattinata dove è stato possibile partecipare a dimostrazioni pratiche realizzate dal gruppo STE, azienda che si occupa di intelligence e sicurezza in ambito nazionale e internazionale sia nel sottore pubblico che privato.



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