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Roma, luci ed ombre su expo Milano 2015: la partita "tecnologia" - "cibo" finirà 1 - 0 ?

Quello che maggiormente colpisce il visitatore nei vari padiglioni dell'Esposizione Universale di Milano è l'estrema multimedialità della rassegna a scapito di un cibo che nella maggior parte dei casi, oltre ad essere virtuale,  è  di plastica o a...

Quello che maggiormente colpisce il visitatore nei vari padiglioni dell'Esposizione Universale di Milano è l'estrema multimedialità della rassegna a scapito di un cibo che nella maggior parte dei casi, oltre ad essere virtuale, è di plastica o a pagamento ! Che la tecnologia avveniristica del nostro Padiglione Italia la faccia da padrona è certamente un dato molto significativo per il nostro "Made in Italy" !

I numeri sono poi altrettanto rappresentativi dal momento che la struttura del Palazzo Italia occupa 9.000 mq di superficie esterna: il solo progetto ha richiesto oltre 10.000 ore di lavoro e 15 ricercatori sono stati impiegati per la messa a punto del manufatto impiegando ben 2.000 tonnellate di cemento biodinamico prodotto dalla Italcementi Group, realizzando forme innovative ed aria più pulita. La componente "bio" è data dalle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento il cui principio attivo, a contatto con la luce del sole, consente di "catturare" gli inquinanti presenti nell'aria trasformandoli in sostanze inerti liberando l'atmosfera dallo smog. La componente "dinamicità", del tutto nuova, permette altresì la realizzazione di forme complesse particolarmente levigate. Da ultimo, nella malta sono stati utilizzati gli sfridi di lavorazione del Marmo di Carrara che hanno conferito una particolare brillantezza e lucidità. L'edificio, attraverso la propria struttura volumetrica, assume le sembianze di un albero o di una foresta urbana, con un'alternanza di luci ed ombre, vuoti e pieni, che danno vita ad una "architettura naturale". Analoga tecnologia ritroviamo all'interno del Padiglione Italia dove spicca la "sala degli specchi", nella quale sono utilizzate sofisticate apparecchiature informatiche ed effetti speciali che accompagnano il visitatore fra storia, bellezze, culture e tradizioni di un Paese che nel mondo non teme rivali e non vuole essere secondo a nessuno. Nella stanza degli specchi, di notevole suggestione, il visitatore cammina all’interno dei più bei luoghi d’Italia riprodotti su superfici specchiate che rivestono completamente l'ambiente. Stesso impatto tecnologico si incontra nella sala della Regione Lazio, dove gli effetti multimediali riassumono in pochi istanti le ben note magnificenze di Roma e quelle, non ancora molto note, del territorio laziale.

E il cibo ? Il visitatore, sollecitato dai temi della nutrizione, può approfondire tecniche di coltivazione antiche, moderne e futuristiche, può passeggiare fra aree verdi, giardini, orti rigogliosi e ovviamente visitare padiglioni i quali presentano le tradizioni alimentari dell’intero pianeta con le più moderne tecnologie multimediali. Ma, allorchè gli viene fame e vuole mangiare deve pagare prezzi elevati, anche per il cibo di strada. I padiglioni delle Regioni italiane, fiore all'occhiello del Made in Italy, rasentano una fiera agroalimentare con molta plastica e senza degustazioni. Anche gli animali, dalle mucche ai maialini, sono stati tutti rigorosamente riprodotti in materiale plastico con toni e colori, a volte, eccessivamente Kitsch. Ci è sembrato che le tradizioni di uno dei Paesi con la cultura alimentare più famosa del mondo siano state poste in secondo piano rispetto a stimoli commerciali del tipo "No Farmers no party", che riteniamo di dubbio gusto per una manifestazione che dovrebbe essenzialmente curare l'aspetto socio-culturale dell'alimentazione mondiale.

Ma se alcuni punti ci sono apparsi non del tutto in linea con le finalità dell'Esposizione, altre iniziative molto interessanti certamente non sono mancate come la Cascina Triulza, dove sono alloggiati diversi spazi espositivi, anche regionali, dedicati alle organizzazioni della società civile, nell'arco di tutta la manifestazione fieristica. Si tratta di una tradizionale cascina milanese ristrutturata, inserita all'interno del sito espositivo e gestita dalla Fondazione Triulza. Inoltre, vogliamo anche sottolineare due Padiglioni, a numerazione binaria, che offrono due angolazioni della mostra estremamente interessanti.

Si tratta infatti del Padiglione zero (O.N.U.) che rappresenta una sorta di storia della civiltà vista attraverso ambienti, attrezzi dell’agricoltura e dell’allevamento, natura e città, tecnologie, mercato, sostenibilità, spreco del cibo. Qui vengono rappresentati tutti i temi di Expo 2015 e sono esposti con immagini, suoni, tecnologie, installazioni e contenuti che lasciano una forte impressione. «Zero sprechi, zero perdite» recita uno dei pannelli dell’ONU, che, alla “Sfida fame zero, uniti per un mondo sostenibile”, dedica l’intero percorso di questo Padiglione.

Nel Padiglione Uno o "Expo Centre", finalmente, è stato dato spazio a quelle realtà agro-alimentari locali, sparse in tutto il mondo, che offrono prodotti poco noti alla vasta platea nazionale ed internazionale, ma che vengono ottenuti e confezionati con la cura delle tradizioni e nel più assoluto rispetto della genuinità e della sicurezza alimentare. E' proprio in una spaziosa sala di questo Padiglione che, dall' 8 giugno al 20 giugno, si sta giornalmente svolgendo una rassegna gastronomica delle tipicità dei prodotti della Ciociaria. La mostra, organizzata e voluta dal Presidente della Camera di Commercio di Frosinone, Marcello Pigliacelli, offre, con oltre 50 Aziende espositrici, una serie di tipicità dei vari prodotti delle zone laziali del Frusinate e della Tuscia, anche nel settore della ristorazione. In particolare, per i terri Per l'evento, infatti, è stata allestita anche un’area con una cucina a vista per attività di show cooking e scuola di cucina. Sono presenti gli allievi degli Istituti Tecnici Alberghieri Statali dei Comuni di Sora, Cassino, Ceccano e Fiuggi.tori della provincia di Frosinone sono presenti Le Cantine Terenzi (Serrone - FR), i Vigneti Iucci (Sant'Elia Fiumerapido - FR) e la Cantina Terra di San Benedetto del Maestro Antonio Marino Russo (Cassino - Fr). Sempre nel Comune di Serrone (FR), alle pendici del Monte Scalambra, abbiamo particolarmente notato ed apprezzato, nel settore della ristorazione, le proposte del rinnovato Ristorante-Albergo Bel Sito e la specialità del "Panettone al Vino Cesanese" dell'Antica pasticceria "BarLazio". Particolarmente apprezzati, specialmente dalla numerosa presenza femminile proveniente della Cina e del Giappone, sono altresì i "Maccaroni Canepinesi" o "Fieno di Canepina", pasta della tradizione della Tuscia-Viterbese prodotta dalla Ditta Fanelli di Canepina (VT). Per l'evento, infatti, è stata allestita anche un’area con una cucina a vista per attività di show cooking e scuola di cucina. Sono presenti gli allievi degli Istituti Tecnici Alberghieri Statali dei Comuni di Sora, Cassino, Ceccano e Fiuggi. Terminiamo questa breve rassegna citando una gustosissima "Pizza" alla pala, prodotta con farina locale dal Molino Iaquone, sito nel Comune di Vicalvi (FR) e gentilmente presentata dal Sindaco del Comune di Pico, Dott.ssa Ornella Carnevale.

Voglio concludere con l'augurio che un’Esposizione a valenza internazionale, come quella che stiamo vivendo a Milano, riesca a dare sempre maggiori spazi alle piccole realtà aziendali di cui è permeato il 95% del nostro sistema produttivo nazionale. Siamo in questo confortati dal fatto che anche l'Unione Europea partecipa, con circa 380 aziende europee e internazionali, agli Eu -China Days di Milano. Il giorno 9 giugno u.s., infatti, si è svolto il secondo degli otto eventi organizzati dalla Commissione europea nell'ambito dell'Expo e legati al tema della manifestazione universale, con l'obiettivo di rafforzare il sistema delle piccole e medie imprese (PMI) europee, attraverso le già sperimentate forme aggregative delle "Reti di Imprese, al fine di favorirne uno sviluppo globale.

L'auspicio pertanto è che la tecnologia, anche in futuro, pur costituendo un valido strumento di aiuto per la crescita delle risorse agro-alimentari del pianeta, non debba prevalere sul cibo ! Alla stregua di come l'antico Popolo Romano soleva considerare il denaro: "Pecunia, si uti scis, ancilla est, si nescis, domina" ! Ossia il denaro è utile e necessario, ma se non lo sai usare diventa padrone !

Giorgio De Rossi

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