
Marino
Roma, Marino si è dimesso. I suoi assessori lo abbandonano e lui lascia
Ignazio Marino dopo tanto chiacchiericcio ha deciso di non essere più il sindaco di Roma dopo oltre 2 anni e mezzo dalle elezioni che lo avevano visto trionfare su Alemanno. Il primo cittadino si è arreso dopo una giornata frenetica.
In questo frenetico pomeriggio l'avevano lasciato anche il suo vice Marco Causi e due assessori Stefano Esposito (Trasporti) e Luigina Di Liegro (Turismo). Il sindaco di Roma aveva provato a resistere: «Chi non difende la mia giunta vuole rimettere la città nelle mani dei mafiosi». Ma la pressione di Pd e Sel, pronti a sfiduciarlo, è stato troppa.
«È finita. Si va a casa», confermano fonti del Partito democratico. Nel pomeriggio c'è stato anche l'incontro tra il commissario del Pd Matteo Orfini e il segretario Sel Paolo Cento. Di fronte al ritardo delle dimissioni di Marino i due avevano concordato la linea dura: sfiduciare in Aula il primo cittadino.
Di seguito il testo integrale della lettera delle dimissioni di Ignazio Marino