Roma, municipio XII, Giovagnorio (FDI): "ambiguità ruolo di Camillo, si dimetta"
L’incredibile vicenda che lega a doppio filo il presidente del consiglio del Municipio XII, Massimo Di Camillo, al nido di via Francesco Aquilanti è l’ennesima grave beffa per le famiglie del territorio.
L’incredibile vicenda che lega a doppio filo il presidente del consiglio del Municipio XII, Massimo Di Camillo, al nido di via Francesco Aquilanti è l’ennesima grave beffa per le famiglie del territorio.
Mentre a Roma si deve ricorrere a costose strutture private dove poter lasciare i propri figli, non solo si scopre che esistono aule nuove pronte all’uso ma inspiegabilmente chiuse, ma addirittura chi dovrebbe garantire i cittadini nelle istituzioni si trova in una dubbia condizione di opportunità, essendo titolare di una società che gestisce un asilo nido a poca distanza da via Aquilanti. Queste strutture servirebbero un bacino d’utenza a cavallo tra Municipio XII e Municipio XIII, e la chiusura di un plesso può determinare significativi costi per le famiglie costrette a portare i figli in strutture private più care. Non solo. La carenza di asili nido costringe molti genitori del XII a iscrivere i propri figli nei complessi del Municipio XIII, generando così un doppio disagio: da una parte ci si allontana dal proprio territorio di residenza, e dall’altra sovraccaricando le strutture del Municipio attiguo, queste ultime terminano i posti a disposizione per le iscrizioni molto prima, scontentando di conseguenza le famiglie residenti.
Per il caos generato ma soprattutto per l’ambiguità descritta, il presidente Di Camillo dovrebbe dimettersi dal suo ruolo di presidente dell’Aula consiliare, figura garante di tutti i cittadini. Ovvero proprio coloro che da tutta questa vicenda invece sembrerebbero averci rimesso.
E’ quanto dichiara Marco Giovagnorio, capogruppo Fratelli d’Italia in Municipio XIII