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Cronaca

Roma, nella città universitaria tornato dalle vacanze e trovano un’aula murata

Mercoledì mattina gli studenti di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, rientrando dalle vacanze per ricominciare un nuovo trimestre si sono trovati di fronte ad una brutta sorpresa. L’auletta studio che avevano occupato è stata...

Mercoledì mattina gli studenti di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, rientrando dalle vacanze per ricominciare un nuovo trimestre si sono trovati di fronte ad una brutta sorpresa. L’auletta studio che avevano occupato è stata prontamente murata durante il periodo delle vacanza estive e in loro assenza.

E’ necessario premettere di fronte al facile disappunto sulla questione dell’occupazione, che da vent’anni la facoltà è stata trasformata in un enorme cantiere che non accenna a chiudere. E mentre i lavori vanno a rilento, gli studenti si trovano privati di spazi importanti, quali aule per seguire le lezioni e biblioteche in cui poter studiare, svolgere attività di ricerca e preparare gli esami.

Solo negli ultimi cinque anni, a causa del cantiere, gli studenti sono stati provati di due aule, la XIV e la XV, mentre l’aula XIII è stata adibita ai locali per le segreterie. Quello che resta a loro disposizione sono due aule ad anfiteatro e un’aula di dimensioni ordinarie. Ma i corsi sono tanti e per poterli seguire, gli studenti sono costretti a recarsi in diversi edifici dislocati tra il pratone e l’ex magazzino delle Poste italiane sito accanto alla tangenziale allo Scalo di San Lorenzo.

Per quanto riguarda le biblioteche, a causa di fondi che scarseggiano nonostante le tasse universitarie abbiano raggiunto costi elevati (se si considera che la prima rata che gli studenti devono versare ogni anno è di circa 500 euro), queste chiudono circa alle ore 16:00 anche se l’orario di apertura della facoltà termina alle ore 19:00. Per chi volesse fermarsi a studiare non ci sono spazi adeguati.

Per tutti questi motivi, gli studenti hanno deciso di occupare uno spazio che precedentemente ospitava la segreteria didattica e che è stato chiuso e abbandonato a causa dei lavori di cantierizzazione. Un luogo in più, che non era attivo e che gli studenti hanno pensato di adibire, di propria iniziativa, ad aula studio. L’aula è stata dotata di tavoli e sedie, ma anche di una mini biblioteca, che permetteva di condividere i manuali di studio, visto che anche i libri hanno raggiunto costi esorbitanti.

Questa mattina lo sgombero dell’auletta ha visto il disappunto degli studenti che hanno investito risorse ed energie per ricavare uno spazio aperto e condivisibile da tutti e tutte. Come sempre gli studenti non sono stati coinvolti nella decisione della facoltà che vivono e frequentano e che gli ha tolto la possibilità per avere un luogo in più di studio e aggregazione.

Per discutere di questa decisione che non li ha visti coinvolti, hanno indetto un’assemblea pubblica straordinaria per domani alle 14:00 presso la facoltà di Scienze Politiche.

Di Aleksandra Milosevic

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