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Cronaca

Roma, primi segnali positivi per i disabili dopo l’incontro tra Palmulli e Carabella con il sindaco Marino

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato il primo agosto in Campidoglio Claudio Palmulli e Simone Carabella per parlare delle problematiche che i diversabili devono affrontare quotidianamente

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato il primo agosto in Campidoglio Claudio Palmulli e Simone Carabella per parlare delle problematiche che i diversabili devono affrontare quotidianamente

nell’attraversare una città come Roma. Nonostante le sue meraviglie storiche, la Capitale non è affatto una città a misura di disabile e si trasforma in un vero e proprio percorso ad ostacoli a causa delle barriere architettoniche e della mancanza dei servizi ed infrastrutture adeguate, in particolare nelle maggiori stazioni della metropolitana.

Il successo più importante di Claudio e Simone, che da un mese attraverso varie iniziative hanno cercato ed insistito per incontrare il Primo cittadino, è che questi abbia finalmente acconsentito di parlare di una problematica così importante con i diretti interessati, ascoltando le ragioni di chi si trova quotidianamente a fare i conti con i limiti creati dall’uomo senza aver cura delle minoranze a cui in questo modo viene impedito di condurre una vita “normale”. Pochi lo sanno che la parola “handicap” significa “ostacolo”, per intendere un costrutto artificiale creato dall’uomo, e che l’unico modo per eliminare questa parola dall’uso comune, è riconoscere l’abilità di chi ha qualità fisiche differenti, attraverso azioni paritarie che tengano conto delle caratteristiche di tutta la popolazione ed intenderle come una forma di ricchezza sociale.

L’approccio del Sindaco all’argomento è stato in un primo momento piuttosto impacciato e generico. Marino l’ha affrontato parlando di cronoprogrammi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre Claudio e Simone hanno strutturato il loro intervento riportando degli esempi concreti, attraverso la descrizione di tutti i siti del centro di Roma che non sono dotati di strutture adeguate per la libera circolazione e movimento dei diversamente abili.

Il Primo cittadino non era a conoscenza delle carenze strutturali delle stazioni e dei mezzi pubblici della Capitale, se non in maniera generica, ad esempio non sapeva che la metropolitana di piazza di Spagna e altre stazioni non fossero accessibili ai disabili, pertanto si è impegnato a partire proprio dalla storica stazione. Ha promesso che la renderà adeguata agli standard di pari opportunità e che avvierà i lavori per fa sì che il bagno Comunale della stessa stazione ritorni ad essere di nuovo accessibile.

Il 5 agosto sarà la data storica da cui partire, quando Claudio e Simone incontreranno in via del Babbuino il capo del Gabinetto ed i tecnici capitolini per effettuare un sopralluogo, rimuovere le barriere architettoniche che impediscono la libera circolazione di chi deve attraversare quei luoghi in sedia a rotelle, e strutturare un progetto per una città a misura di disabile.

Simone e Claudio si dicono entusiasti e felici del successo dell’iniziativa, soprattutto perché hanno dimostrato che la forza di volontà e la perseveranza sono gli ingredienti principali per superare qualsiasi ostacolo ed ottenere importanti risultati. Hanno creduto fino in fondo in un’azione che prevedeva barriere architettoniche morali, in quanto in molti hanno cercato di scoraggiarli, a differenza del consigliere capitolino Frongia, che ha creduto in loro e che ringraziano pubblicamente in un comunicato stampa.

Di Aleksandra Milosevic

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