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Cronaca

Roma, pugni in faccia alla convivente all'8° mese di gravidanza. Arrestato 26enne albanese

Arrestato dagli agenti della Polizia di Stato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni, un cittadino albanese di 26 anni. L'uomo, dal temperamento violento, è arrivato ad aggredire la convivente in stato di gravidanza, dandole due...

Arrestato dagli agenti della Polizia di Stato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni, un cittadino albanese di 26 anni. L'uomo, dal temperamento violento, è arrivato ad aggredire la convivente in stato di gravidanza, dandole due pugni in pieno volto, fino a farla cadere a terra.

Gli agenti del Commissariato Casilino, sono intervenuti ieri sera in via Tavullia, dopo che la sorella della vittima, testimone dell’ennesimo episodio di violenza, ha chiamato il 113.

Giunti sul posto i poliziotti hanno bussato alla porta dell’appartamento e l'hanno trovato totalmente messo a soqquadro: la donna raccolta su se stessa con una bimba di pochi anni in braccio, che tentava di nascondere i segni, ormai evidenti, delle violenze subite.

Raccolte le prime informazioni, ascoltando le parti in causa e le testimonianze dei parenti, gli agenti sono riusciti a ricostruire l’accaduto. L'uomo, descritto come una persona manesca e pericolosa, al termine di una lite violenta ha aggredito la convivente, in stato di gravidanza, dandole due pugni in pieno volto. Poi, non contento, le ha dato anche una violenta spinta facendola cadere pesantemente a terra.

Continuando nell’accertamento gli investigatori hanno scoperto che la vittima, già da diversi anni, era costretta a subire percosse e maltrattamenti da parte del convivente. Inoltre, in più occasioni, a causa delle lesioni riportate, era stata costretta ad andare in ospedale per farsi medicare, ma non aveva mai avuto il coraggio di sporgere denuncia per timore di ripercussioni.

Questa volta però le cose sono andate diversamente e la donna, una volta tornata dall’ospedale, dove si era recata per effettuare alcuni accertamenti sullo stato di gravidanza e farsi medicare le ferite sul volto, ha deciso di sporgere denuncia.

L’uomo, che al termine degli accertamenti è stato portato direttamente in carcere, dovrà rispondere anche del reato di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti. Sul balcone del suo appartamento infatti, gli agenti hanno trovato una pianta di marijuana.

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