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Cronaca

Roma, ricordato il colonnello dei carabinieri Antonio Varisco, vittima del terrorismo

In lungotevere Arnaldo da Brescia, si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo del Tenente Colonnello dei Carabinieri Antonio Varisco, barbaramente ucciso da un commando di terroristi il 13 luglio 1979.

In lungotevere Arnaldo da Brescia, si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo del Tenente Colonnello dei Carabinieri Antonio Varisco, barbaramente ucciso da un commando di terroristi il 13 luglio 1979.

Dopo gli onori militari, alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Lazio, Generale di Divisione Angelo Agovino, del Prefetto di Roma, Paola Basilone, dei capi degli uffici giudiziari del distretto della Capitale e autorità civili e militari, è stata deposta una corona sulla stele che ricorda l’ufficiale caduto, eretta nel luogo ove egli fu assassinato.

Varisco, primo Comandante del Reparto Servizi Magistratura (la cui istituzione venne da lui stesso proposta nel 1976), venne ucciso da un gruppo di fuoco proprio sul lungotevere Arnaldo da Brescia. Le Brigate Rosse rivendicarono l’attentato divulgando un volantino dal quale emergeva che VARISCO era stato ucciso quale “simbolo” dello Stato poiché ex collaboratore del Gen. Dalla Chiesa ed elemento di raccordo tra la magistratura, le forze dell’ordine e le carceri.

Nota biografica e motivazione Onorificenza:

Nato a Zara il 29 marzo del 1927, si era arruolato nell’Arma nel 1951 come Sottotenente. Nel dicembre 1957 (dopo essere stato promosso Capitano) venne nominato Comandante della Tenenza di Roma – Tribunali. Nel 1966 assunse il comando del Nucleo Tribunali, Traduzioni e Scorte di Roma e, nel 1973 con il grado di Maggiore, divenne Comandante del Nucleo di Polizia Giudiziaria di Roma. Nel 1976, promosso Tenente Colonnello, venne nominato Comandante del Reparto Servizi Magistratura.

Il 25 maggio 1982, con Decreto del Presidente della Repubblica, gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria con la seguente motivazione: “ … assolveva i suoi particolari e delicati compiti con assoluta dedizione, responsabile impegno e ammirevole tenacia, pur consapevole del gravissimo rischio personale per il riacutizzarsi della violenza eversiva contro l’intero ordine giudiziario. Fatto segno a numerosi colpi di arma da fuoco in un vile e proditorio agguato tesogli da un gruppo di terroristi, sublimava con il supremo sacrificio una vita spesa a difesa della collettività e delle istituzioni democratiche”.

Oltre al Piazzale interno alla Città Giudiziaria di Roma, sono a lui intitolate vie nei Comuni di Roma (prospicente l’ingresso del Tribunale e della Corte d’Appello), Carmiano (LE), Annone Veneto (VE), Albinea (RE), Marsciano (PG), Bracciano (Roma) e due piazze ubicate in Monterosi (VT) e Fonte Nuova (Roma).

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