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Cronaca

Roma, scoperte 22 persone che riciclavano auto di lusso dall'Italia nel resto d'Europa

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur, al termine di un’articolata attività investigativa  convenzionalmente denominata “Maggiolino” e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Dott...

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur, al termine di un’articolata attività investigativa convenzionalmente denominata “Maggiolino” e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Dott.ssa Nadia Plastina, stanno dando esecuzione a 8 misure cautelari e 13 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di aver costituito un sodalizio criminale finalizzato al traffico internazionale di autovetture di lusso da ricollocare sul mercato extraeuropeo e alla falsificazione di documenti di circolazione di autovetture. Al momento i provvedimenti notificati sono 5 (2 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 2 di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria), gli altri 3 destinatari delle misure sono attivamente ricercati.

L'indagine, avviata nell’ottobre 2012, ha consentito di acclarare responsabilità penali a carico di 22 soggetti, italiani e stranieri, i quali, con ruoli differenti, hanno partecipato alle diverse fasi delle operazioni di riciclaggio delle autovetture mediante l’esportazione delle stesse con modalità tali da ostacolarne l’identificazione ed impedirne il rintraccio. Gli elementi raccolti, sia grazie ai numerosi servizi di osservazione e pedinamento, nonché attraverso mirata attività di intercettazione telefonica di utenze italiane ed internazionali, hanno delineato l’esistenza di una persistente ed illecita attività di acquisizione di autovetture in territorio italiano finalizzata, previa falsificazione della documentazione atta a comprovarne la provenienza, alla successiva riallocazione degli autoveicoli all’estero, in particolare in Spagna, Marocco, Algeria e Mauritania. Le autovetture, “ordinate” all’organizzazione da ignoti acquirenti esteri, venivano individuate in Italia e acquisite da detentori compiacenti, quasi sempre titolari di contratti di leasing o noleggio, i quali dapprima le “alienavano” all’organizzazione dietro un corrispettivo in denaro notevolmente inferiore al valore di mercato e, successivamente, dopo aver avuto conferma dell’avvenuta esportazione e, dunque, della “messa in sicurezza” del veicolo, ne denunciavano falsamente il furto alle forze dell’ordine, con grave danno per le società di leasing o noleggio proprietarie delle vetture e, soprattutto, per gli istituti assicurativi tenuti al conseguente indennizzo. Le autovetture acquisite, previa formazione di falsa documentazione attestante la legittima detenzione delle stesse in capo ai vari autisti di volta in volta individuati, raggiungevano così il nord Italia ed espatriavano in Francia, proseguendo verso la Spagna e terminando il proprio viaggio in paesi extra-Schengen, ove non sarebbero state più tracciabili. Tra le auto illecitamente esportate, tutte nuovissime e di notevole valore, figurano Porsche, Audi, Mercedes, Volkswagen, BMW e Range Rover, acquisite in Italia dall’organizzazione a circa 1/5 del loro valore e rivendute all’estero a prezzi competitivi. Il volume d’affari accertato dell’intero gruppo criminale ammonterebbe a circa 500.000 euro.

Le misure cautelari e le perquisizioni stanno interessando il territorio delle Province di Roma e Verona.

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