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Cronaca

Roma, truffa immobiliare a Colli Albani. Il caso di Lorella Lattavo, raggirata da una polizza assicurativa

Roma, 27 novembre – Oggi più che mai, con i tempi che corrono, è emergenza casa per molte famiglie che vivono nel nostro Paese, e al contempo sono tante le persone che si trovano ad affrontare situazioni al limite della legalità per difendere la...

Roma, 27 novembre – Oggi più che mai, con i tempi che corrono, è emergenza casa per molte famiglie che vivono nel nostro Paese, e al contempo sono tante le persone che si trovano ad affrontare situazioni al limite della legalità per difendere la propria dimora.

Ne sa qualcosa Lorella Lattavo, giornalista, che da anni si trova ad affrontare una situazione delicata che mette a repentaglio la sua abitazione ereditata dalla madre. Tutto comincia nel 1996 quando Lorella subisce un truffa da parte di un consigliere municipale dell'allora IX Municipio per cui lavorava. Il consigliere, spacciandosi per un intermediatore assicurativo, aveva convinto Lorella a stipulare un rogito ingannevole. Si trattava di un investimento di capitale in cui la signora ricavava una rendita di un milione e mezzo di lire.

L'uomo propone poi in seguito un affare più conveniente (un lease back) in cui Lorella avrebbe dovuto intestare il suo appartamento, per un certo periodo di tempo, alla compagnia assicurativa in cui diceva di lavorare, con la promessa che in pochi mesi lo avrebbe riavuto indietro. In questo modo, la rendita della polizza sarebbe aumentata senza il bisogno di dover lasciare la casa.

Pochi mesi dopo la verità viene a galla. Lorella, nello studio del consigliere, fa cadere per sbaglio un portacarte da cui fuoriescono diversi documenti recanti il suo stesso numero di polizza, ovvero atti intestati ad altre persone. In sostanza il raggiro serviva al truffatore per accendere un mutuo ad insaputa della giornalista.

Parte la denuncia e il Tribunale Civile riconosce il raggiro, annullando il contratto di vendita e facendo in modo che la signora riavesse indietro l'appartamento. Ironia della sorte, la questione diventa più complicata, perché il lestofante per ottenere il mutuo aveva ipotecato l'immobile. E la banca che fa? Semplicemente, invece di chiedere i soldi all'assicuratore vende il credito ad una società privata che a sua volta lo vende ad un'altra e via dicendo.

La nota dolente arriva in questo momento, la terza ed ultima società a prendere in mano il credito decide di riscuotere mettendo la casa all'asta, fissata per il 27 febbraio 2013. Fortuna vuole che nessuno si presenta per comprare l'immobile.

Attualmente la disputa è ancora in corso, e la terza società vuole tuttora incassare, nonostante l'ipoteca, che scade a luglio 2016, sia legata ad un mutuo non intestato e nemmeno preso in carico dalla signora Lattavo.

L'avvocato della signora ha dunque richiesto l'annullamento di tale ipoteca, un peso che non ha più ragione di essere in quanto l'abitazione non può più garantire il suddetto mutuo. Tutto ormai è nelle mani del giudice che dovrà deliberare martedì 1 dicembre prossimo.

Questa storia che non auguro a nessuno di vivere, mi ha portato via vent'anni di vita. Mi ha sostenuto comunque la mia grande fede in Dio e tutt'ora mi sostiene. Comunque un fatto è certo: occorrono leggi più chiare in materia immobiliare, non è possibile trovarsi di fronte a banche e società di recupero credito che annaspano pur di ottenere in modo direi poco ortodosso la soddisfazione del proprio credito”. Commenta così Lorella, ormai provata.

Un caso paradossale che nel tempo ha visto l'interessamento dei media, come il TG3, e diverse associazioni di cittadini, tra cui il Movimento Catilinario che ha espresso attraverso Roberto Fiacco, suo presidente, piena solidarietà per la situazione che vede coinvolti Lorella e suo marito.

Martedì 1 dicembre alle 12.30 presso il Tribunale Civile di Roma, in Viale Giulio Cesare 54, è previsto un sit in per dimostrare solidarietà alla signora Lattavo. Prendervi parte non è solamente un modo per dimostrare supporto a una concittadina, ma anche per affermare e rafforzare le difficoltà riguardo l'emergenza abitativa in cui molti romani si trovano loro malgrado.

Sabrina Spagnoli

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