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Cronaca

Roma - Zagarolo, infissi a prezzi stracciati. Striscia scopre la truffa ed in 5 finiscono in carcere dopo anni di raggiri

Operazione “TELA DEL RAGNO” Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito cinque provvedimenti di custodia cautelare (due in carcere e tre agli arresti domiciliari) emessi dal Giudice...

Operazione “TELA DEL RAGNO” Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito cinque provvedimenti di custodia cautelare (due in carcere e tre agli arresti domiciliari) emessi dal Giudice per le Indagini

Preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di altrettanti imprenditori accusati di truffa, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta ed associazione a delinquere che negli anni avevano anche creato dei blog in rete per giustificare, o meglio cercare di farlo, i loro perenni ritardi. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Roma e svolte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, hanno preso avvio dalle numerose querele presentate dai tanti soggetti truffati dal sodalizio criminale. Gli indagati, infatti, avevano escogitato un complesso sistema societario che consentiva loro di ricevere innumerevoli ordinativi per l’installazione di infissi, cancelli, porte blindate e da interni, offerti a prezzi estremamente competitivi.

Le attività delittuose sono state reiterate nel tempo e nei confronti di numerose parti offese, tanto da attirare anche l’attenzione dalla Trasmissione televisiva “Striscia La Notizia” che, nel servizio andato in onda il 21.12.2013, ha dato ulteriore testimonianza dell’illecita e sistematica attività truffaldina.

Le vittime, attratte dai prezzi stracciati e non dubitando della lealtà degli imprenditori versavano cospicui acconti o addirittura l’intero importo, per poi non vedere mai realizzate le opere ordinate. I tentativi di far realizzare le opere pattuite o di recuperare il maltolto si perdevano nella “ragnatela” di società e soggetti che, di volta in volta, si interfacciavano, una sorta di “muro di gomma” con il quale doveva fare i conti il richiedente di turno. Le attività di indagine delle Fiamme Gialle hanno scoperto il disegno criminale degli indagati, che, in maniera sistematica e strutturata, con infiniti raggiri, lucravano in danno o dei clienti attraverso una serie di atti diretti a far fallire le diverse società utilizzate (Siro Sistemi s.r.l., Gruppo Siro SaS, Master Infissi, FerPlastic Srl ) tutte con sede sulla prenestina tra via di Rocca Cencia e Valle Martella (comune di Zagarolo) distraendone le relative attrezzature strumentali (unici beni aggredibili da eventuali creditori) per continuare a rimanere sul mercato ed operare sotto mentite spoglie.

In tale contesto, ovviamente, anche le scritture contabili delle imprese erano tenute in modo da non consentire la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari e, per tali motivi, gli imprenditori sono anche accusati di bancarotta fraudolenta documentale.

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