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Acuto, il difensore dei lavoratori Man “pizzica” l’On. Pilozzi e la gerarchia del PD

Leggo su Style, magazine di ottobre del Corriere della Sera, un bellissimo articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul modo di vivere dei politici, specie di sinistra, ma anche di destra; perché meravigliarsi della distanza della gente dalla...

Leggo su Style, magazine di ottobre del Corriere della Sera, un bellissimo articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul modo di vivere dei politici, specie di sinistra, ma anche di destra; perché meravigliarsi della distanza della gente dalla politica? Un altro mondo.

Dice Galli della Loggia: "Quando leggiamo che Massimo D’Alema si vanta di portare scarpe fatte a mano dal prezzo più o meno pari a quello che un cassintegrato prende in un mese; che Fausto Bertinotti passa da una serata mondana all’altra non privandosi dell’assidua frequentazione di nessuno dei più tristi «salotti buoni» della Capitale; che Guglielmo Epifani festeggia il suo compleanno nel circolo più esclusivo del generone romano, dove spesso si ferma a mangiare un boccone la sera; che Piero Fassino ha passato le sue vacanze nei mari greci ospite di Electa, uno yacht definito da il Fatto Quotidiano «38 metri di puro lusso», di proprietà di un italiano con residenze fiscali all’estero (per carità, tutto regolare, ci informano sempre i giornali); quando veniamo a sapere fatti del genere, che siamo o no elettori di sinistra, avvertiamo comunque un certo disagio".

Ora, dice giustamente l’Editorialista, c’è contraddizione nel dire di rappresentare la parte più disagiata della popolazione, chiedendo a gran voce il suo consenso e avere invece uno stile di vita privata ispirata a tutt’altro genere di relazioni, e perciò di valori.

Si può anche ammettere che si tratti di omaggi a costo zero, frutto esclusivo di amicizie, ma chi in privato frequenta personaggi ricchi e potenti come farà a separare pubblico e privato? Le decisioni prese nella sfera pubblica in cui opera come influiranno sui ricchi amici? Nel piccolo del nostro piccolo Paese chi è lo strenuo difensore dei lavoratori, dei disoccupati, della parte più disagiata della popolazione? Il ricchissimo,dalla nascita, giovin signore Nazareno, che oggi da deputato prende ventunmila euro al mese,odiando di conseguenza il ricchissimo Berlusconi e i frequentatori del Billionaire. Lo strano è che la parte più disagiata della popolazione abbia mandato il ricchissimo signore a rappresentarla in Parlamento; come possa capirne i problemi è un mistero.

Caro Popolo Sovrano,non ti capisco!

Un grazioso depliant su Acuto è stato pubblicato dal sindaco, con notizie utili, interessanti,completo in ogni sua parte dal punto di vista turistico, storico, paesaggistico, agricolo. Utilissima iniziativa, ma…sinceramente non capisco la traduzione in inglese. Che Acuto non sia più da tempo meta di turismo è nei fatti; che i sindaci di Acuto abbiano boicottato una mia iniziativa a tal fine è notorio: sarebbe servita per un turismo più casereccio, che avrebbe affollato il nostro Paese e portato ricchezza.

Ora il sindaco è corso ai ripari, vuole sostituire quei turisti con quelli provenienti dal mondo anglosassone? Se così fosse il sindaco dovrebbe promuovere un aggiornamento per tutti gli operatori degli esercizi pubblici per metterli in grado di relazionare coi nuovi turisti nel loro idioma. A mia conoscenza gli unici turisti che parlano inglese sono Fernando Catinicchia , Yussif e Maya, i nipoti di Daniela e Tonino; ma parlano anche ottimo italiano, quindi la fatica (e la spesa) il sindaco se la poteva pure risparmiare: fa un po’ ridere immaginare ad Acuto turisti da tutto il mondo, ma la megalomania di quelli che ci governano non ha limiti.

L’altro mese, mentre andavo al bar, notai un pulmino davanti alla statua di Padre Pio, dal quale erano scese una quindicina di persone; per ultimo scese Achille il quale, vedendomi, mi invitò a seguirlo. "Dove?" "Andiamo a visitare i luoghi di Santa Maria De Mattias!"

Sulla fiancata del pulmino c’era la scritta: 12ª Comunità montana dei Monti Ernici-Veroli. Ho avuto un sobbalzo: che c’entra la Comunità montana con la Santa? Allora il mio cervello s’è messo a mulinare vorticosamente: non siamo in Italia? Non si avvicinano le elezioni? Non fu il grandissimo D’Alema a chiamare il cattolicissimo andreottiano Prodi, a comperargli un mastodontico pullman, a mandarlo in giro per l’Italia ad accalappiare voti cattolici per il partito per il quale la religione è l’oppio dei popoli?

Portare i fedeli della Comunità montana a far visita ai luoghi della Santa serve anche a ingraziarsi la benevolenza delle Suore, le quali non possono non ricordarsi di questo fatto quando ci saranno le elezioni. Non tanto per il voto delle suore, ormai pochine, quanto per i cittadini, che vedono con piacere questo interessamento del prode, laico Achille per le pie opere di religione. Tutto si potrà dire dell’esponente del Pd di Acuto tranne che sia stupido.

Altroché se avrà visto l’entente ormai instauratasi tra il sindaco laico e le monache: organizza e paga coi nostri soldi il premio annuale intitolato alla Santa; partecipa alla processione della Santa a stretto contatto di gomito col provinciale missionario di San Gaspare del Bufalo, famoso ormai per l’anatema lanciato, invitando i fedeli a pregare il Signore perché venisse a tagliare la lingua alla «malalingua»

ACUTO E OXFORD LE MONACHE E ACHILLE

(il sottoscritto). Entente totale sotto questo punto di vista tra monache e sindaco: nella sua modestia il sottoscritto non è una «malalingua», ma fa democratica opposizione, determinante in uno Stato liberale di diritto; opposizione non prevista negli stati teocratici (sistema di governo in cui il potere è esercitato dai ministri della religione in quanto ritenuti interpreti fedeli della volontà di Dio) e nel sistema craxocratico, dove la volontà del padrone (dio del partito) è legge.

Cari ragazzi che mi leggete, vi chiedo scusa per il mondo di merda che vi stiamo lasciando; come

vedete mi tocca sopportare questi anatemi per poter affermare verità universali: dove non c’è opposizione, c’è dittatura; ci costringeranno alla delizia di un’altra Marcia su Roma come nel 1922? Ce ne sono tutti i prodromi. E voi non fate niente? La vita è conquista, nessuno vi regala niente, tutti tentano con le chiacchiere di condizionarvi, per ridurvi ai loro voleri. Non ci sono più scuse, oggi l’informazione è totale, non si può più dire non lo sapevo.

Sto leggendo «Prediche inutili» di Luigi Einaudi, primo presidente della Repubblica, filosofo del liberalismo (l’uomo non reso schiavo). Io naturalmente non sono Einaudi, ma su questi fogli qualche verità la dico e la gente mi apprezza; si sa che talvolta la verità fa male: come Einaudi ha insistito fino alla fine, non bisogna demordere. La libertà e la dignità di vivere liberi…ne vale la pena. Caro Einaudi, non sono prediche inutili:la gente deve sapere.me l’ha data Silvia.

L’altra sera al telefono mi ha detto: "Papà, ora capisco quello che hai fatto perdifendere la tua dignità. La lotta che stiamo facendo contro un dittatorello da strapazzo, l’amministratore del condominio, è resa ancora più ardua per controbattere gli utili idioti dei suoi «amici», in genere più realisti del re, che dicono: "«Ma lei sta lì a guardare il pelo nell’uovo!»". Tutti quelli che comandano, cara Silvia, non sopportano l’opposizione.

Da un giorno all’altro mi sarei aspettato da te un rimprovero…ci hai disastrato, invece questa bella affermazione:…per difendere la tua dignità! Mi basta, cara Silvia, sono stato ampiamente ripagato! Posso pure smettere. Sto scherzando, la vita è una lotta, fino alla fine! Fanno tenerezza gli «amici» utili idioti mandati a dirmi: "Camminare fa bene alla salute." Infatti, cara Silvia, visto che non ci sono parcheggi, sto pensando d parcheggiare la macchina a Colle Burano e venire a piedi: dopo qualche mese mi vedresti scoppiare di salute!

Il quoziente d’intelligenza «degli amici» mette paura. In pratica, come hai letto, le monache decideranno la politica di Acuto; non gli hanno fatto un bel servizio, caricandole di troppa responsabilità, non richiesta.

I politici, invece di stare accanto ai giovani senza lavoro, stanno con le monache, che non hanno problemi occupazionali. Meglio così, visto che il sindaco si vantò di dare lavoro ai disoccupati a otto euro al giorno; disse anche che avrebbe raddoppiato il numero concesso dalla Regione, così la disoccupazione ad Acuto sarebbe stata debellata. E poi con le flotte di turisti che arriveranno dal mondo anglosassone Acuto arricchirà: c’è da sbellicarsi dalle risate! Mo capisco perché non vogliono I vescovi appoggiano questa politica, che sicuramente ci porterà al collasso; risultato: le chiese si riempiranno, quelle dismesse si dovranno riconsacrare, si tornerà al Medio Evo, si rifaranno processioni per far piovere e gli scienziati e i filosofi al rogo.

Pochini alla processione di San Maurizio; che si comincino a vergognare a scambiare un rito sacro per una passerella pubblicitaria? Temo proprio di sì: non è cresciuta la loro intelligenza, ma la consapevolezza della gente a non farsi prendere in giro, quella sì! a Grillo: la consapevolezza dell’enorme, abominevole spreco di denaro rubato dalle tasche dei cittadini, da qui l’aumento quasi settimanale delle tasse. Le tasse aumentano, la burocrazia sempre più soffocante e le fabbriche chiudono, se ne vanno. Lo scienziato della politica acutina, Nazareno, dice che la colpa è degli industriali somari. Insomma la colpa è di quelli che lavorano, che hanno progetti, non dei nullafacenti che vivono di politica. Non voglio essere noioso, ma il mio caso è eclatante. Nazareno chiama scellerata la decisione del governo a limitare le risorse dei sindaci; il sindaco si vanta di tanti soldi che è riuscito a spillare dagli enti superiori, e Grillo è accusato di non fare alleanze con costoro.

Ma siamo matti? E dov’è il cambiamento? Non sarebbe che la continuazione dello sperpero di danaro pubblico, che poi, se uno fa bene attenzione, rappresenta la fatica di ogni cittadino tutti i giorni per campare, e coloro non si vergognano di fare la cresta a quelle fatiche per sbafare la vita allegra di un milione di persone che vivono di politica.

Quelli che accusano Grillo di non essersi alleato con gli sbafatori per continuare in allegria la dolce vita che ci sta portando allo sbando, non sanno quello che dicono, o, peggio, sono complici dei ladri, perché se uno è regolarmente derubato e chiede alleati per i ladri a continuare il furto, non ci sta di testa.

Anno XXIV, N. 45 MAN

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