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Astral, il commissario ascoltato in commissione denuncia una situazione disastrosa

Astral, Antonio Mallamo, Pietro Sbardella, Fabrizio Santori, Adriano Palozzi, Fabio Bellini, “Diciassette milioni di euro di passivo nel bilancio 2013, accertati ad agosto: siamo nelle condizioni di sciogliere la società. Convocherò quanto prima...

Astral, Antonio Mallamo, Pietro Sbardella, Fabrizio Santori, Adriano Palozzi, Fabio Bellini, “Diciassette milioni di euro di passivo nel bilancio 2013, accertati ad agosto: siamo nelle condizioni di sciogliere la società. Convocherò quanto prima l’assemblea dei soci per approvare l bilancio e valutare la situazione”. Antonio Mallamo, commissario straordinario dell’Azienda strade Lazio (Astral), ha iniziato così il suo intervento in commissione Lavori pubblici e mobilità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd).

“Dal punto di vista operativo – ha proseguito Mallamo - abbiamo predisposto il nuovo contratto di servizio con la Regione Lazio: da due anni non abbiamo avuto progetti affidati e dunque siamo senza finanziamenti, visto che attualmente l’unico introito che abbiamo è la commissione del 12 per cento su questi lavori. Non sono stati incassati i soldi delle concessione pubblicitarie, siamo al caos più totale. Non sappiamo neanche con certezza quali siano con esattezza i debiti reali, intorno ai 50 milioni di euro Abbiamo i conti pignorati dai creditori. Allo stesso tempo la Regione ci deve una cifra fra i 40 e i 50 milioni. Più stagioni di cattiva amministrazione hanno creato questa situazione”.

“Per quanto riguarda la pianta organica – ha dichiarato ancora Mallamo - abbiamo un direttore, un vice, 15 dirigenti, 3 giornalisti, 6 autisti e un capo di gabinetto. Gli altri 149 dipendenti della società sono al 70 per cento amministrativi, mentre avremmo la necessità di più personale tecnico. C’era un piano industriale predisposto da una società privata, pagato 513mila euro, mai consegnato in forma definitiva. Ne stiamo predisponendo uno nuovo, senza consulenze esterne”.

“Quando sono entrato in carica, nel maggio scorso – ha concluso il commissario - non ho trovato un’azienda unica, ogni area funzionava come se fosse una società separata. Sono intervenuto su questa situazione. Abbiamo avviato un’opera di recupero dei crediti. Va potenziato il servizio di vigilanza sulle strade, costruito un catasto telematico delle strade, rinforzata la struttura che si occupa dei sopralluoghi. In questa maniera potremmo impiegare utilmente il personale che abbiamo in azienda. La situazione è difficile, ma sanabile. Credo che questa azienda, nel giro di un anno, possa camminare con le sue gambe”.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti Pietro Sbardella (Lista Bongiorno), Fabrizio Santori (La Destra), Adriano Palozzi (Pdl) secondo i quali serve maggiore chiarezza sul futuro di questa società da parte della Giunta, soprattutto su un’eventuale fusione con Cotral patrimonio e Aremol: la Regione – hanno spiegato – deve fare chiarezza sulle sue intenzioni. I consiglieri dell’opposizione hanno chiesto che l’assessorato fornisca tutta la documentazione. D’accordo anche Fabio Bellini (Pd): “E’ giusto avere un quadro degli orientamenti che la giunta sta assumendo”.

In conclusione, il presidente Panunzi si è detto “sconcertato dagli sprechi che Mallamo ci ha illustrato. Non possiamo assuefarci a questa situazione. Sono state fatte società troppo rigide dal punto di vista finanziario. In questa maniera, davvero non possiamo andare avanti: cominciamo ad accertare le responsabilità”.

SIMEONE: “ASTRAL DA VALORE AGGIUNTO A CARROZZONE REGIONALE”

Il consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, interviene a seguito dell’audizione del commissario dell’Astral in commissione regionale. “Una situazione paradossale dove la responsabilità sta nella mancanza di gestione e controllo adeguato da parte della

Regione”

“La situazione in cui versa l’Astral, così come illustrata questa mattina in commissione lavori pubblici del consiglio regionale, è a dir poco allarmante.

Il commissario straordinario dell’Azienda strade Lazio ha evidenziato un passivo di bilancio, ad agosto 2013, di diciassette milioni di euro, non esiste un resoconto preciso dei debiti reali e i progetti proposti non sono stati finanziati. Il tutto con un credito, nei confronti della Regione Lazio, che si attesta intorno ai 50 milioni di euro. Si rischia la paralisi e la chiusura dell’ennesima società che soffre dell’approssimazione con cui la Regione affronta la fondazione, il controllo e la gestione di queste aziende che dovrebbero essere un valore aggiunto in termini di efficacia ed efficienza del servizio e si rivelano dei carrozzoni.

A rischio ci sono tanti posti di lavoro e la speranza di futuro delle persone impiegate. A loro, e a tutti coloro che si trovano nelle medesime condizioni, deve andare il nostro rispetto, come politica ed istituzione, che si può manifestare solo rispettando gli impegni assunti ed evitando la creazione di quelle che a lungo termine potrebbero rivelarsi delle scatole vuote”.

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