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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ciampino, arrestati gli assassini di Edoardo Sforna. Arrestati diversi spacciatori della zona

Alle prime ore di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Tribunale di Roma, su richiesta...

Alle prime ore di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Tribunale di Roma, su richiesta di quella Procura, nei confronti di 17 persone, per la maggior parte appena maggiorenni, ritenuti responsabili dei reati di spaccio di stupefacenti, in concorso tra loro, nel comune di Ciampino e nei quartieri romani di Morena e Tor Vergata.

Giova preliminarmente precisare che le indagini hanno avuto origine a seguito dell’omicidio di Edoardo SFORNA, avvenuto il 23.08.2011 quando due giovanissimi, travisati con casco, dopo aver avvicinato la vittima mentre questi si trovava nei pressi della pizzeria “Jolly” di Morena, l’hanno impietosamente attinto con colpi d’arma da fuoco di cui uno al petto. Le progressioni investigative hanno portato a tratteggiare il contesto sociale e ambientale in cui l’evento omicidiario è maturato, e cioè quello dello “spaccio” di sostanze stupefacenti nelle zone limitrofe della pizzeria.

Già il 2 dicembre 2011, gli stessi investigatori di Frascati avevano eseguito analoga misura cautelare nei confronti di cinque persone ritenute rappresentare il gruppo responsabile dello spaccio, riconducibile ad una braccio della famiglia CASAMONICA, che da qualche tempo aveva stabilmente radicato il suo “mercato” proprio nella zona antistante la pizzeria, ove quella sera era seduto anche il giovane SFORNA. Con la prima tranche di indagini si era dimostrato che un CASAMONICA, soprannominato “er fagiolo” stava raggiungendo ormai il monopolio dello spaccio per al zona di Ciampino-Morena avvalendosi anche di giovani del luogo per le consegne a domicilio. Proprio questa crescita avrebbe portato il 23 agosto 2011 alcuni personaggi appartenenti al contesto criminale oggetto dell’odierna ordinanza a ribadire la loro predominanza sul territorio attraverso un forte atto dimostrativo.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, infatti, tra gli odierni arrestati vi sarebbero anche i mandanti e gli esecutori del grave fatto di sangue, sebbene gli elementi di prova raccolti fino ad ora non abbiano permesso di raggiungere una gravità indiziaria tale da poter procedere alle contestazioni.

Tutti gli indagati oggetto dell’Ordinanza sono a vario titolo appartenenti, alle dipendenze o semplicemente vicini ad una pericolosa organizzazione criminale che ha il monopolio di zona nello spaccio della droga, nonché la disponibilità di armi. Tra gli arrestati, con misura cautelare in carcere, vi sono R.C., 51enne, e M.G., 25enne, risultati appartenere ad un “livello superiore” rispetto agli altri e in grado di movimentare notevoli quantitativi di sostanze stupefacenti e di controllare, approvare e più in generale di gestire lo spaccio materialmente posto in essere, talvolta, da altri.

Altro soggetto colpito dalla misura del massimo rigore è N.M. il quale, sebbene molto giovane (oggi ha vent’anni) ha dimostrato una proclività a delinquere neutralizzabile solo con la detenzione carceraria. L’indagato, infatti, ha attraversato trasversalmente l’intera indagine, risultando coinvolto in numerose iniziative criminose caratterizzate spesso dal ricorso alla violenza.

I restanti indagati colpiti da misura cautelare degli arresti domiciliari sono stati egualmente ritenuti costantemente dediti al procacciamento di sostanze stupefacenti da destinare alla successiva cessione a terzi, procacciamento perseguito talvolta attingendo a livelli criminali di più marcato spessore, tuttavia nel loro caso è stato tenuto conto del fatto che si tratta di soggetti incensurati ed appena maggiorenni.

Rileva il comportamento dell’unica donna arrestata, la quale si è resa responsabile dello spaccio delle sostanze stupefacenti unitamente al figlio minorenne, proprio avvalendosi delle conoscenze di quest’ultimo sulla cui posizione dovrà esprimersi il Tribunale die minori.

Il blitz dei militari dell’Arma ha avuto inizio alle ore 04.00 di oggi, a Roma, Ventimiglia (IM) e Porto San Giorgio (FM), con l’esecuzione dell’Ordinanza e di una ventina di perquisizioni.

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