
Genzano Fontana di Vino con i fiori
Genzano “Città europea del Vino”
“Aver organizzato la Convention d’Autunno e diventare sede legale e di rappresentanza dell’Associazione Città del vino è per la nostra città motivo di grande orgoglio e prestigio”
"Aver organizzato la Convention d'Autunno e diventare sede legale e di rappresentanza dell'Associazione Città del vino è per la nostra città motivo di grande orgoglio e prestigio"
Da domenica 18 ottobre 2015 la città di Genzano di Roma può fregiarsi anche del titolo di "Città Europea del Vino", essendo diventato socio a tutti gli effetti di Recevin, la Rete Europea delle Città del Vino". L'Assemblea dei soci dell'Associazione nazionale Città del vino, riunitasi a Genzano proprio domenica scorsa, ha infatti preso atto del nuovo Statuto e recepito la possibilità per cui ogni socio può diventare automaticamente anche socio di Recevin senza nessun costo aggiuntivo. "Un atto importante - ha commentato il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini - che ci permette di fare rete anche con altri Paesi europei. Lo scorso weekend, ad esempio, oltre ai soci delle Città del vino è intervenuto a Genzano anche il Sindaco della città portoghese Reguengos de Monsaraz, Città europea del vino 2015". Nel corso dell'Assemblea, inoltre, il primo cittadino di Genzano, in rappresentanza del centro Italia, è stato eletto come membro della Giunta esecutiva delle Città del vino, formata dal neo-presidente Floriano Zambon, dal suo vice Fabrizio Montepara e altri tre componenti.
Oltre 10mila ingressi al complesso monumentale di parco e palazzo Sforza Cesarini nel solo 2015, circa 140 occasioni pubbliche in due anni tra conferenze, workshop, mostre e laboratori didattici all'interno del palazzo, la sede comunale di via Guidobaldi messa a disposizione delle associazioni del territorio, quelle di via Tevere e via Veneto, la sede del centro anziani, i locali messi a disposizione dell'Avis e quelli per la Protezione civile comunale, la sede di via Val d'Aosta, alcuni locali all'interno delle farmacie comunali, l'ex-enoteca, l'Auditorium e le grotte dell'Infiorata utilizzati anch'essi da diverse associazioni, i locali che abbiamo concesso in comodato gratuito alla Asl per il Consultorio giovani in via Unione Sovietica e quelli che l'Amministrazione ha messo a disposizione in convenzione alle associazioni sportive dilettantistiche del territorio: questi sono i dati che contano e cozzano fortemente con le dichiarazioni di chi ambisce a governare questa città non avendo conoscenza alcuna delle realtà del territorio; questo è il nostro utilizzo padronale dei beni comuni e il nostro relegare tante realtà genzanesi nella casa delle associazioni".