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Città al Governo: «Come si mantengono le promesse elettorali»

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L’ordine del giorno del Consiglio comunale del 27 luglio ha previsto una delibera sugli indirizzi per la realizzazione di opere infrastrutturali e servizi prioritari nel territorio comunale, a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria, secondo lo schema della convenzione urbanistica.

«La “consapevolezza condivisa che la diversità è una ricchezza e che ogni persona eletta è soggetto a cui riconoscere pari dignità e rispetto, ed è quindi chiamata ad anteporre il bene della Comunità agli interessi di parte, sia personali che di gruppo e di partito”, richiamata nel Principio di Fraternità, che questa maggioranza ha voluto inserire nel regolamento comunale, è solo una dichiarazione demagogica fatta a scopo di marketing». Questo è il commento del movimento politico La Città al Governo, critico sulla mancata condivisione preventiva in merito al contenuto della delibera, ritenuto di fondamentale importanza sia per le forze politiche che per i cittadini.

«Cosa prevede la politica urbanistica dell’amministrazione Fontana? – dichiara ancora il movimento di opposizione – L’esaurimento della cubatura realizzabile prevista dal vecchio PRG, con la sola diminuzione del 10% della volumetria, che di certo non salva il territorio, in cambio della quale il costruttore dovrà farsi carico di realizzare opere di interesse pubblico per un valore maggiore di quello spettante per legge per le opere di urbanizzazione primaria, prevedendo maggiorazioni in modo arbitrario e senza alcuna giustificazione tecnica. Le parti negozieranno per individuare l’opera da realizzare o alla cui realizzazione il costruttore si impegna a partecipare e firmeranno una convenzione che sancirà in tempi rapidi l’approvazione delle richieste edilizie. Sempre a carico del costruttore è prevista la “certificazione” dell’opera pubblica realizzata nell’interesse della collettività, attraverso un tecnico il cui compenso sarà pagato dal costruttore stesso. Il Comune controllerà, vigilerà? Non lo sappiamo, ma sembra non essere importante».

«Il risultato di questa delibera – continua la Città al Governo – sarà molto chiaro: congestione del traffico, inquinamento, strutture e dei servizi primari insufficienti. Abbiamo chiesto all’Amministrazione il ritiro della delibera, per procedere a un confronto trasparente con le altre forze politiche e con i cittadini prima di prendere decisioni unilaterali e penalizzanti per il territorio. Esiste la possibilità di adottare misure di salvaguardia, di valutare nel concreto gli impatti della cementificazione sulla vita della città, ma in questo caso non sono stati neanche valutati quanti metri cubi di cemento potrebbero essere realizzati in virtù di questa delibera. La Città al Governo – conclude – considera gravissimo quanto accaduto. Gli atti della giunta Fontana dimostrano con preoccupante continuità che l’esercizio del potere è finalizzato alla tutela di interessi specifici senza nessuna idea di cosa sia una comunità o di cosa significhi interesse pubblico».

Sara Marazza

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