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Lupa Frascati, Giovanissimi Regionali: lungo stop per “bomber” Valerio Bacchiocchi: “Fa male pensare di aver finito la stagione, lavorerò per tornare più forte di prima”

Venerdì il grave infortunio in allenamento che lo costringerà a diversi mesi lontano dai campi. “Pesante più a livello mentale che fisico, ma l’affetto di tutti mi aiuterà a recuperare al meglio. La squadra può farcela a raggiungere il secondo...

Venerdì il grave infortunio in allenamento che lo costringerà a diversi mesi lontano dai campi. “Pesante più a livello mentale che fisico, ma l’affetto di tutti mi aiuterà a recuperare al meglio. La squadra può farcela a raggiungere il secondo posto, devono crederci. Il mio idolo? Roberto Baggio”

Lanciati verso il secondo posto, ma senza il loro bomber principe. I Giovanissimi Regionali di Leonardo Orlandi si godono il successo sulla Vivace Grottaferrata: una gara che alla vigilia sembrava piena di incognite, soprattutto legate all’assenza del loro capocannoniere Valerio Bacchiocchi. E invece sono riusciti a vincerla con autorità, dimostrando di avere carattere e maturità importanti. E soprattutto di essere un gruppo unito, dove tutti remano verso la stessa direzione. Inevitabile, a fine partita, la corsa di tutta la squadra sotto la tribuna, ad “abbracciare” l’attaccante ex Rocca Priora che, purtroppo, dovrà rimanere a lungo lontano dai campi di gioco.

Un infortunio grave, quello rimediato venerdì scorso in allenamento: nessun contrasto, nessun movimento brusco. La diagnosi terribile: rottura del malleolo destro, più altre complicazioni alla caviglia. Per ora il gesso, più avanti si vedrà se servirà un’operazione. Nel frattempo, però, i medici sono stati chiari: prima di settembre, difficilmente si potrà tornare a calciare un pallone. Questa è la notizia peggiore, per chi di pallone vive, per chi come lui stava cercando di raggiungere a piccoli passi il suo sogno, quello di diventare “grande”. Lo dimostrano i 20 gol segnati finora, ma non solo quelli: Bacchiocchi è (non era) uno di quelli in grado di fare la differenza, sempre.

“Purtroppo so cosa vuol dire stare fermo a lungo ed essere costretto in tribuna, a vedere gli altri giocare – racconta Bacchiocchi – questo è forse l’aspetto peggiore, al di là del dolore fisico. Non ci voleva, dopo un piccolo periodo di appannamento mi stavo riprendendo alla grande, mi sentivo bene ed era tornato a segnare con regolarità. Fa male sapere di avere davanti tanti mesi di stop, ma adesso devo mettercela tutta per guarire completamente e rientrare più forte di prima”.

Sicuramente non mancheranno l’affetto della società, dello staff, dei compagni di squadra e anche degli avversari. “In questa settimana mi sono arrivati molti attestati di stima, anche da squadre concorrenti – precisa il bomber frascatano – li ringrazio, questo vuole dire che ho fatto qualcosa di buono, non solo in campo”.

La voglia è quella di provare a spingere la squadra verso il proprio obiettivo, anche da fuori. “Il secondo posto possiamo prendercelo, dipende da noi – continua -. E’ vero che le assenze pesano, ma la gara di Grottaferrata è stata una prova importante e può dare al gruppo grande carica. Il rammarico è quello di aver perso tanti, troppi punti in partite sulla carta ampiamente alla nostra portata, ma guardiamo avanti: possiamo ancora dire la nostra”.

A livello personale una stagione che ha confermato il grande potenziale di Bacchiocchi: uno che il gol ce l’ha nel sangue, e che vuole provare ad arrivare ancora più in alto. “L’anno scorso, a Rocca Priora, ne ho segnati 48 – conclude – quest’anno ero un po’ sotto la mia media, dispiace di aver chiuso con largo anticipo. Il mio obiettivo? Quello di crescere come giocatore, di diventare ancora più completo e determinante, magari quello di mettermi in gioco in campionati di categoria superiore”. Noi non possiamo che augurargli il massimo, partendo però dalla consapevolezza che la “base” è già di per sé ottima. Se poi gli chiediamo a chi si ispira, non possiamo che avere un ulteriore moto di simpatia: “Il mio giocatore ideale? Roberto Baggio – conclude Bacchiocchi -. Un talento eccezionale, un carisma assoluto e un vero e proprio esempio, dentro e fuori dal campo. Per me è stato il numero uno: dispiace solo non essermelo goduto pienamente”.

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