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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Monte Compatri, che battaglia sulle cifre delle differenziata tra maggioranza ed opposizione

In sessanta giorni una cifra che supera il 50%. È questa, infatti, la percentuale di raccolta differenziata che il Comune di Monte Compatri ha raggiunto in due mesi, da ottobre a dicembre 2014. Un dato che si discosta, e di molto, dalle

In sessanta giorni una cifra che supera il 50%. È questa, infatti, la percentuale di raccolta differenziata che il Comune di Monte Compatri ha raggiunto in due mesi, da ottobre a dicembre 2014. Un dato che si discosta, e di molto, dalle

cifre pubblicate dal dipartimento Ambiente della Città metropolitana di Roma, nel report pubblicato in questi giorni e che parla di un misero 0,7%. Uno studio che prende i dati di due mesi e li spalma su un intero anno: quello oggetto dell’analisi dei tecnici della fu Provincia. “Che arriva – nota il sindaco Marco De Carolis – a una settimana dalla mia critica sul bilancio dell’ente: una coincidenza macroscopica. Non solo: la discrepanza dei dati dovrebbe far dubitare anche il più aspro critico”.

Il porta a porta, nella cittadina dei Castelli Romani guidata da De Carolis, è partito solo nell’autunno dello scorso anno. Ma dall’avvio, in poco più di 60 giorni, i materiali differenziati crescono in maniera costante. È il caso dell’organico, che passa dai 21mila chilogrammi raccolti a 88mila, e della carta, che incrementa da 3500 chili ai 24mila raccolti alla fine del 2014. Stesso discorso per gli imbustamenti di cartone, che salgono da 10mila a 13mila chili presi in carico dalla Tekneko, l’azienda che si occupa dei rifiuti. Il picco del nuovo servizio è stato registrato a novembre, con i 53 punti percentuali superati. In leggera discesa, invece, il mese successivo: “In concomitanza con le festività natalizie, che fanno salire i consumi”, spiegano dall’ufficio Ambiente di palazzo Borghese.

Non solo tutela del territorio ma anche un occhio alle casse cittadine. Perché con il nuovo sistema l’amministrazione De Carolis risparmia circa 20mila euro al mese, grazie alle minori quantità di sacchetti conferiti in discarica. In 60 giorni, infatti, la spesa ammonta a 165mila euro. Mentre le entrate garantite da riciclo di carta e plastica sfiorano i 3mila euro.

“Una rivoluzione culturale – ammette il primo cittadino – che ha tardato ad arrivare nel nostro quadrante. Ma appare ingeneroso quello 0,70% di differenziata raggiunta, lo scorso anno, secondo il report della Città metropolitana. Ad oggi siamo ancora su quelle cifre da noi pubblicate, 50 punti percentuali, consapevoli che i benefici maggiori si vedranno con almeno con il tetto del 65%”.

“Una cifra che vogliamo raggiungere – continua De Carolis – anche grazie l’implementazione della video sorveglianza, per fermare gli inquinatori seriali che avvelenano il territorio, la creazione dell’isola ecologica in cui conferire materiali ingombranti (che oggi vengono ritirati direttamente a casa degli utenti) e l’istituzione di una task force di ispettori ambientali, che possano verificare il corretto conferimento dei materiali da parte dei cittadini. Chiedendo, però, al dipartimento provinciale come hanno elaborato quei dati che sono ben lontani da quelli in nostro possesso. Che, anche per il 2015, certificano come il porta a porta sia ben oltre il 50%”.

Fin qui la maggioranza ma il PD, invece, parla di insuccesso...

La notizia arriva oggi direttamente da un quotidiano nazionale che anticipa e sbugiarda l’amministrazione comunale che aveva fissato l’obiettivo prima al 70 e poi al 65% di raccolta differenziata.

Monte Compatri è il comune meno virtuoso dei Castelli Romani: la maglia nera viene indossata con un risultato che non arriva neanche all’1%, precisamente allo 0,70%. La nostra proposta era questa. Le leggi ci impongono chiaramente di realizzare prima l’isola ecologica e poi iniziare la raccolta differenziata in modo corretto e produttivo, tale da portare ai cittadini i benefici sia economici che di rispetto dell’ambiente, non di certo si doveva fare il contrario. “Tutte queste cose le denunciavamo a Dicembre - attacca il direttivo del Pd di Monte Compatri. - Abbiamo lanciato proposte, abbiamo allarmato la Comunità ma questi sono i risultati. Pongo due domande al sindaco: chi sono i pinocchi? Farà marcia indietro di fronte all’evidenza e ascolterà le nostre proposte?". In allegato il comunicato stampa con le foto dell'articolo de "Il Messaggero" di questa mattina. Ringraziandovi della consueta attenzione, inviamo distinti saluti. Il segretario, Fausto Bassani, e il Pd di Monte Compatri

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