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Monte Compatri, il sindaco de Carolis striglia il delegato della protezione civile D'Uffizzi

In relazione al dibattito suscitato dal Movimento Popolare Tuscolano di Frascati che ha proposto una nuova sede per il Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.) delle protezioni civili dell’area tuscolana (Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Monte...

In relazione al dibattito suscitato dal Movimento Popolare Tuscolano di Frascati che ha proposto una nuova sede per il Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.) delle protezioni civili dell’area tuscolana (Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora) e alle prese di posizioni dei sindaci di Monte Porzio Catone e Monte Compatri i quali hanno suggerito “di dare il via ad una maggiore collaborazione e dialogo tra i diversi gruppi volontari”, il sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, desidera replicare al delegato alla Protezione Civile del Comune di Frascati, D’Uffizi.

Quest’ultimo, in una nota stampa, ha obiettato che “il regolamento del coordinamento del C.O.I. è stato proposto a tutti i comuni e, in particolar modo, a Monte Compatri che non lo ha sottoscritto”.

“Mi preme sottolineare come non soltanto il sottoscritto ma anche il sindaco del Comune di Monte Porzio ha espresso gli stessi dubbi sul coordinamento fantasma del C.O.I. – spiega il primo cittadino Marco De Carolis. – Il consigliere D’Uffizi farebbe bene a riflettere prima di rilasciare dichiarazioni pubbliche. Anche perché è dal 10 Gennaio che il Comune e la Protezione Civile di Monte Compatri hanno chiesto all’amministrazione comunale di Frascati un urgente incontro per creare l’humus per un lavoro proficuo in vista dell’inverno. Le protezioni civili, alle quali esprimo il mio più vivo ringraziamento, sono state lasciate letteralmente sole in occasione delle diverse situazioni di emergenza. Le protezioni civili non sono state minimamente interpellate per conoscere la situazione e proponendo loro un eventuale sostegno organizzativo.

Desidero comunicare con queste righe che, qualora non venisse convocata al più presto un’assemblea C.O.I., provvederò ad informare i vertici del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Lazio. Ma non è finita qui. Voglio porre una domanda al consigliere D’Uffizi: perché tutta la strumentazione acquistata dal C.O.I. viene utilizzata solo ed esclusivamente dal Comune di Frascati? Le protezioni civili e le comunità castellane hanno il diritto di sapere…”.

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