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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Roma, arrestato “Mazzinga” alias Massimiliano Alfano, latitante a Dubai perché mandante della gambizzazione di una donna

Omicidi, gambizzazioni e chi ne a più ne metta con l’operazione tra Ardea, Tor San Lorenzo, Velletri, e Roma assicurato alla giustizia l’ultimo latitante.

Omicidi, gambizzazioni e chi ne a più ne metta con l’operazione tra Ardea, Tor San Lorenzo, Velletri, e Roma assicurato alla giustizia l’ultimo latitante.

Quando nel marzo scorso, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma avevano dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di tre omicidi e tre gambizzazioni commesse a Roma e provincia negli anni 2013 - 2014, Massimiliano ALFANO, destinatario del provvedimento cautelare, riuscì a sottrarsi alla cattura, venendo dichiarato latitante.

La misura cautelare, basata sui riscontri investigativi acquisiti sulle dichiarazioni auto e etero accusatorie rese ai PM della Procura della Repubblica di Roma da Giancarlo ORSINI, pluripregiudicato 48enne, romano, ha consentito di fare luce su una seria di gravi delitti .

In tale ambito, l’ALFANO, alias Mazinga, 33 enne di Battipaglia da tempo stabilitosi a Roma, con precedenti di polizia, è ritenuto responsabile di essere il mandante del ferimento a colpi di pistola di PUGLIESE Cinzia, materialmente eseguito dal collaboratore di giustizia ORSINI Giancarlo.

La “gambizzazione” di Cinzia PUGLIESE

In data 24.07.2013, alle ore 19.30 circa, Cinzia PUGLIESE, 61 enne romana, mentre si trovava all’interno del centro estetico da lei gestito, sito in Piazzale Tosti (quartiere Ardeatino), veniva attinta da un colpo di pistola al polpaccio della gamba destra, esplosogli contro da un ignoto individuo con il volto travisato da un casco integrale. Nella circostanza, la donna non fornì indicazioni utili alle indagini.

In sede di collaborazione, Giancarlo ORSINI ha confessato di avere personalmente eseguito l’azione di fuoco in danno della PUGLIESE, su mandato di Massimiliano ALFANO, che gli consegnò 3.500 € quale compenso per l’esecuzione del delitto.

Gli accertamenti tecnici del R.I.S. CC di Roma hanno consentito di accertare che ORSINI utilizzò contro la PUGLIESE la stessa arma impiegata per la gambizzazione di Mirco MACCARINELLI e per l’omicidio di Sesto CORVINI.

Le dichiarazioni del collaborante sono state riscontrate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Massimiliano ALFANO quale mandante della gambizzazione per la quale l’uomo è indagato dei reati di cui agli artt. 110, 582,583, 585 c.p., con l’aggravante di cui all’art. 7 della legge 203/1991, per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p.

Essendo sfuggito all’arresto il 5 marzo scorso, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Roma hanno svolto una mirata attività di ricerca del latitante che ha consentito di individuarlo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti ove l’uomo ha risieduto per alcuni mesi in un lussuoso albergo.

Con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale del Ministero dell’Interno e dell’Interpol, l’ALFANO è stato arrestato dalla polizia degli Emirati Arabi ed è ora trattenuto in carcere, in attesa di essere estradato verso l’Italia.

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