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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Valmontone - Genazzano, Righini (FdI) denuncia il nuovo impianto di trattamento dei rifiuti di oltre 30mila tonnellate

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “A breve proporremo una moratoria sul rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti finché non verrà adottato un adeguato strumento di pianificazione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “A breve proporremo una moratoria sul rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti finché non verrà adottato un adeguato strumento di pianificazione

regionale”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, all’indomani di una nuova audizione promossa in commissione ambiente contro “l’ennesimo progetto sui rifiuti calato dall’alto senza una disciplina organica della materia”.

Prosegue quindi senza remore la battaglia di Fratelli d’Italia contro i progetti di Centrali Biogas ed altri impianti di smaltimento dei rifiuti ideati in zone già altamente compromesse e a chiara vocazione agricola.

Così, dopo il ‘caso Velletri’, nel pomeriggio di martedì 21 aprile una nuova audizione è stata promossa in Regione dal consigliere Righini, che in Commissione Ambiente ha puntato il dito su quanto sta accadendo a Genazzano, in località La Farna, dove “un privato ha presentato il progetto di un impianto localizzato ai confini con Valmontone, che tratterebbe rifiuti per 36mila tonnellate annue, per un’area che coprirebbe anche Guidonia e ben 4 Municipi romani”. Le osservazioni poste dal consigliere Righini, poi supportate anche dal dirigente locale di Fdi, Alessandro Petrucci, hanno consentito di porre all’attenzione un caso che ha mobilitato la popolazione con una raccolta firme che ha toccato il 40% della stessa.

“L’impianto – ha dichiarato Righini – poggerebbe su terreni agricoli seminativi, su colture e su zone adibite a pascolo, senza contare la prossimità con fabbricati rurali e persino abitazioni. Come se non bastasse a due passi vi è una discarica degli inerti appena inaugurata e poco oltre la nota discarica di Colleferro. A ciò – ha ribadito Righini - s'aggiunge la generale situazione di degrado ambientale cui si trova il fiume Sacco e tutte le vallate ad esso adiacenti, oltre ad una viabilità già pesantemente congestionata”. Dopo aver sviscerato il progetto, con una sintesi che ha messo in evidenza l’incremento dei flussi di massa inquinanti, Righini ha ribadito la necessità di fermare “questi progetti calati dall’alto, che spuntano come funghi”, ritenendoli peraltro incompatibili con una visione di trattamento dei rifiuti armonica alla tutela dell’ambiente e delle specificità locali. Nel contempo ha lodato il sindaco di Cave, Angelo Lupi, presente all’audizione: “proprio Lupi, Primo cittadino di un Comune limitrofo a Genazzano, rappresenta un esempio di buon amministrazione, come testimoniato dall’inserimento di Cave nella lista dei Comuni ‘ricicloni’, premio che va ai Comuni con più alta percentuale di raccolta differenziata”.

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