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Velletri, eseguito sequestro di beni nei confronti di due pregiudicati. Applicata la nuova normativa antimafia

I Carabinieri della Compagnia di Velletri  hanno eseguito un decreto di sequestro ex art.16 D.Lvo 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia),

I Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un decreto di sequestro ex art.16 D.Lvo 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia), emesso dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza in data 24.04.2014, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, nei confronti dei fratelli Capasa Igor cl. 1974 e Capasa Simone cl. 1983 già tratti in arresto nell’ottobre 2012 su Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Velletri a seguito dell’operazione convenzionalmente denominata “PARIS” condotta dai militari della Compagnia di Velletri e finalizzata alla repressione dello spaccio di stupefacenti, nonché della moglie di uno dei due fratelli.

Sul conto dei predetti è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri, una complessa indagine patrimoniale attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Decreto Legislativo 159/2011, tesa a ricostruire la pericolosità sociale dei proposti e la palese sproporzione tra i redditi dichiarati e quelli accumulati, verosimilmente di illecita provenienza, accertando la sproporzione tra il patrimonio accumulato e quanto dichiarato ai fini fiscali e verificando come gli stessi abbiano tratto abitualmente sostento dalle proprie attività illecite e come i beni accumulati costituiscano direttamente il provento di esse.

Il decreto di sequestro conferma che nei confronti dei proposti sussistono elementi di fatto per affermare la pericolosità sociale degli stessi, che i medesimi sono dediti a traffici delittuosi, vivendo dei proventi delle loro attività illecite ed accumulando nel tempo beni.

Elemento di maggiore rilievo emerso dalle indagini patrimoniali, è di certo quello della evidente sproporzione tra i beni posseduti, le entrate percepite ed il tenore di vita appurato. A fronte di dichiarazioni dei redditi nulle gli stessi erano di fatto in possesso di una notevole quantità di denaro e beni immobili. Le indagini svolte hanno infatti permesso di appurare la reale consistenza dei beni posseduti, acquisiti con i proventi di traffici illeciti consistenti nello spaccio di stupefacenti, ricettazioni e finte compravendite di autovetture. Attività per lo più sviluppate sotto la copertura di una ditta individuale impiegata a tale scopo. Nel contesto degli approfondimenti investigativi sono stati acquisiti inoltre numerosi elementi di fatto che hanno permesso di inquadrare gli stessi come soggetti socialmente pericolosi, dediti a soprusi ed a condotte fraudolente nei confronti di commercianti ed ignari acquirenti di mezzi e servizi.

Il Decreto ha disposto infatti nei confronti dei due fratelli e della moglie di uno dei due, il sequestro a fini di confisca del seguente patrimonio costituito da 3 appartamenti ubicati in Santa Marinella (RM), 1 conto corrente bancario, 2 libretti nominativi postali e 2 conti correnti postali, 7 autovetture ed un motociclo ed 1 ed una ditta individuale, per un valore complessivo di circa 1.000.000 di euro.

Tali beni sono stati posti a disposizione di un Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale di Roma, il quale ne curerà la gestione e la successiva confisca.

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