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Giovedì, 28 Marzo 2024
Roma

Ciampino, IGDO. L’Amministrazione non partecipa all’asta. Sabato 2 aprile sit-in delle associazioni

Proteste e critiche si susseguono. Dichiarazioni del partito Democratico in difesa del proprio operato e sostegno del Consigliere Regionale Lupi

Proteste e critiche si susseguono. Dichiarazioni del partito Democratico in difesa del proprio operato e sostegno del Consigliere Regionale Lupi

Continuano le polemiche e le forti critiche rivolte all’Amministrazione per la messa all’asta dell’IGDO. Giorni di fuoco, in grado di far tornare vivo, suo malgrado, un rudere che da quasi un secolo si trova al centro della città, ma di cui nessuno si curava più da decenni. Si susseguono botta-e-risposta delle parti politiche, dichiarazioni a mezzo stampa, mobilitazioni. Durante la settimana appena trascorsa, sono state inviate due lettere rivolte al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, una inviata dal Parlamentare Filiberto Zaratti di SEL, in cui si chiede «di valutare l’opportunità di sostenere il Comune di Ciampino, mettendo in atto tutte le azioni per una possibile partecipazione all’asta pubblica, anche prendendo in considerazione il ruolo della Regione Lazio per una possibile acquisizione diretta del bene». L’altra inviata da Marco Bartolucci, Consigliere Comunale del M5S e Presidente della Commissione Urbanistica cittadina, «per chiedere un incontro in cui esporre le opportunità che un’acquisizione pubblica del bene creerebbe per la nostra comunità».

Ma le speranze delle opposizioni sono state vanificate dal voto del Consiglio Comunale di ieri pomeriggio, in cui si è discussa la Mozione in merito a una possibile acquisizione pubblica dell’IGDO, promossa da Guglielmo Abbondati di SEL. L’Amministrazione è stata chiara: il Comune di Ciampino non parteciperà all’asta, autorizzata alla società SICIET in fallimento, che parte dalla base di 1,5 milioni di euro e che terminerà il prossimo 12 aprile. Grande rammarico delle associazioni e delle opposizioni che, in presidio fuori dalla Sala Consigliare, hanno commentato «poteva essere una giornata storica per Ciampino – dichiara Città in Comune – perché si poteva dare un chiaro indirizzo di sviluppo a questo paese. E invece no. Si è scelta la prudenza dei vigliacchi nascosta dietro cavilli finanziari. Oggi si è deciso di svendere un bene comune di grande importanza». Duro anche Abbondati, che dichiara «la Mozione è stata bocciata con 9 voti favorevoli e 13 contrari. Sorprende non aver ascoltato neanche una dichiarazione di voto di quanti si sono espressi negativamente alla proposta». Contrariato anche Mauro Testa del Partito Socialista, secondo cui il PD «lascia il simbolo vero della nostra città in mano a privati che detteranno le loro condizioni».

Nonostante tutte queste pressioni però, il PD alla guida della città non cede, motivando le proprie decisioni attraverso comunicati a mezzo stampa. Nei giorni scorsi infatti, il Partito Democratico ha dichiarato che «non si tratta di mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione, ma di vera e propria impossibilità a partecipare all’asta pubblica dal momento che, come più volte affermato, uno sforzo economico di questo genere comprometterebbe il bilancio e, conseguentemente, la qualità della vita urbana, a cominciare dai vari servizi pubblici, la possibilità di fare investimenti e soprattutto di terminare il polo culturale che è già in costruzione presso l’ex Cantina Sociale con la biblioteca, il teatro e la galleria d’arte». A sostegno del PD di Ciampino interviene anche il Consigliere Regionale Simone Lupi, che esprime «pieno appoggio alle scelte che il Comune andrà a realizzare, senza compromettere pericolosamente il bilancio comunale. Ho chiesto personalmente al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti un incontro per rappresentare l'intera vicenda, e le esigenze dell'Amministrazione comunale, e vagliare la possibilità di un intervento della stessa Regione in questa importante, e nello stesso momento, difficile vicenda».

Intanto le proteste non si fermano. Il prossimo appuntamento, organizzato da Officine Civiche e Ciampino Bene Comune, è per domani, sabato 2 aprile in Piazza della Pace dalle ore 16.00, per un sit-in di protesta e una serie di interventi pubblici, a microfono aperto, a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare, per dire la propria opinione riguardo a questa vicenda che sta coinvolgendo così da vicino la città.

Sara Marazza

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