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Ciampino, la Cooperativa Parsifal gestirà il servizio degli asili nido “comunali”

È stato ufficializzato il passaggio dalla municipalizzata Asp alla privata Parsifal

È stato ufficializzato il passaggio dalla municipalizzata Asp alla privata Parsifal

Il servizio pubblico comunale degli asili nido Axel e Girasole è ufficialmente passato alla Cooperativa Parsifal, in quanto è stato firmato l’accordo quadro tra ASP, i sindacati e l’Amministrazione, a conclusione di una contrattazione durata molti anni. Questi due asili nido, che ospitano circa 64 bambini ciascuno, fino a pochi anni fa erano gestiti quasi totalmente dal Comune. Nel 2011 però, l’Amministrazione ha deciso di privatizzare il servizio escludendo dal bando di gara l’ASP, creando così un contenzioso che solo ad oggi è giunto al termine.

L’Unione Sindacale di Base, che ha seguito per anni le vicende delle lavoratrici dei nidi, non ha sottoscritto questo accordo. «Sappiamo bene che se è stato trovato il modo di mantenere il rapporto di lavoro tra ASP e le lavoratrici – dichiara USB – e questo è un parziale, ma importante, risultato della lotta condotta dalle educatrici contro l'esternalizzazione e a garanzia del servizio pubblico. Una lotta vera dove USB è stata in prima fila per rivendicare la revoca del bando di gara del 2011, che sarebbe costato ai cittadini molto meno dei 55 mila euro spesi fino ad oggi dal Comune di Ciampino per seguire le innumerevoli azioni legali che sono succedute».

Una vittoria parziale per le educatrici, che hanno mantenuto il proprio posto di lavoro, anche se non è prevista alcuna garanzia per il mantenimento delle medesime condizioni economiche e di inquadramento contrattuale nel passaggio del rapporto di lavoro da ASP alla ditta subentrante. Non è stata data la possibilità di conoscere in anticipo la formulazione del nuovo contratto individuale di lavoro a tempo determinato, che però le educatrici sono state chiamate a firmare. In particolare «si contesta il sistema di relazioni sindacali adottato per la stipula dell'accordo – continua USB – che ha impedito totalmente il corretto flusso di informazioni alle lavoratrici, escludendole di fatto da qualunque esercizio di reale rappresentanza, fino ad arrivare alla sottoscrizione dell'accordo siglato dall’Amministrazione Comunale, Parsifal e alcune organizzazioni sindacali (CGIL, UIL) che ha sancito una illegittima difformità di trattamento economico e contrattuale tra le "referenti" e tutte le altre educatrici». Inoltre «a queste lavoratrici non è stato neanche corrisposto il pagamento delle tredicesime e delle quattordicesime già congelate, e rilanciamo con forza l’urgenza dell’immediato pagamento di quanto loro dovuto. Inoltre, nonostante le promesse ricevute e il vago ordine del giorno approvato in Consiglio comunale – conclude USB – resta seria la preoccupazione per il futuro del servizio pubblico dei nidi comunali e della continuità occupazionale delle educatrici».

Secondo Città in Comune «il servizio degli asili nido resta affidato a una ditta privata esterna, in assenza di un piano educativo di indirizzo dell'Amministrazione Comunale. Le lavoratrici vengono avviate a un nuovo rapporto di lavoro senza alcuna certezza sulle prospettive di Asp o della annunciata, ma ancora fantomatica, Azienda Speciale. L’azienda pubblica Asp e i servizi pubblici locali sono un bene comune di tutti i cittadini ed è ora che l’Amministrazione si faccia carico di aprire una seria discussione pubblica sull’indirizzo che intende prendere. L’ASP non è proprietà di chi governa, ma appartiene ai cittadini di Ciampino. Mentre il governo Renzi attacca la spesa pubblica, i servizi vengono privatizzati e dunque le famiglie indirettamente impoverite. Città in Comune e l’Unione Sindacale di Base – concludono – continueranno a vigilare e a lottare per ottenere servizi pubblici di qualità, accessibili, dove i lavoratori non siano considerati merce su cui fare profitto attaccando salario e diritti, ma la vera ricchezza di questo paese».

Sara Marazza

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