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Ciampino, l’Aeroporto Pastine arriva alla Commissione Petizioni di Bruxelles

Oltre all'indagine UE in corso, sarà avviata una petizione pubblica europea sulle inadempienze delle autorità italiane che ne regolano il funzionamento

Oltre all'indagine UE in corso, sarà avviata una petizione pubblica europea sulle inadempienze delle autorità italiane che ne regolano il funzionamento

Sono giorni caldi per l’Aeroporto Pastine di Ciampino. Oltre all’avvicinarsi del Giubileo, il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale, che da anni si occupa delle problematiche connesse alla vicinanza dell’aeroporto con il centro abitato, sta facendo pressioni a livello internazionale per effettuare controlli sull’effettiva legalità dell’attività aerea del Pastine.

Il 12 novembre scorso il portavoce Roberto Barcaroli, assieme a una delegazione del CRIAAC, ha presentato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo a Bruxelles le ragioni per cui i cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma, denunciano da anni presunte illegalità nella gestione dell’Aeroporto G. B. Pastine. La petizione del CRIAAC era già stata presentata e accettata dalla Commissione UE, che ha richiesto, prima di riunirsi e formulare una risposta sotto forma di decisione, di ascoltare di nuovo le ragioni dei cittadini.

«Il risultato ottenuto a Bruxelles è per noi davvero rilevante – ha dichiarato Roberto Barcaroli – la Commissione Petizioni, che rappresenta il Parlamento Europeo, lascerà aperta la nostra petizione e interverrà presso le autorità italiane che regolano le attività aeroportuali».

Questa azione ha luogo dopo aver presentato centinaia di esposti alla magistratura sulle presunte illegalità inerenti l’attività dell’Aeroporto.

«Anche la procedura di infrazione – continua Barcaroli – avviata circa due anni fa a seguito di un nostro esposto, continuerà la sua strada. In particolare, i rappresentanti delle Direzioni Generali della Commissione Europea che seguono le pratiche delle nostre denunce hanno assicurato che, per Ciampino e per l’aeroporto di Bergamo, manterranno alta la vigilanza sul comportamento delle autorità italiane. Inoltre, sia il Parlamento sia la Commissione Europea si sono impegnati a mantenere aperti i canali di comunicazione con i cittadini sulle questioni presentate oggi in Commissione Petizioni – conclude – e hanno raccomandato di inviare anche a loro tutte le informazioni disponibili».

Proprio in questi giorni, ENAC ha presentato un’istanza di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per il Pastine al Ministero dell’Ambiente, con valore di intervento posticipato al 2020. L’Aeroporto di Ciampino inoltre non diventerà più un “City Airport”, ma sarà un “Secondary Airport”, cambiando anche la sua futura missione da quella prevista fino a oggi e, presumibilmente, stravolgendo il suo ruolo nel Piano Nazionale Aeroporti varato dal Governo.

«La procedura di VIA proposta da ENAC – scrive ancora il Comitato – è organizzata in un “Master Plan” e, diversamente da tutti i Master Plan aeroportuali presentati finora, è stata proposta in base alla legge speciale 443/2001 (“legge obiettivo”) prevista per le emergenze e le criticità nazionali, anziché per la via normale della legge 152/2006 (legge quadro ambientale). Questa legge consente a ENAC di fare una Valutazione di Impatto Ambientale semplificata, al di fuori delle normali procedure di autorizzazione, e di poter gestire in modo semplificato le procedure di gara. La legge speciale concede infatti solo 30 giorni ai cittadini, anziché i 60 previsti dalla legge ordinaria, per esaminare le migliaia di pagine della documentazione e presentare le proprie osservazioni».

Ma il lavoro del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale sta andando avanti anche sul territorio. È di pochi giorni fa la richiesta fatta al Sindaco Giovanni Terzulli, di pubblicare i dati epidemiologici della zona aeroportuale.

«Quasi un anno fa, a dicembre 2014 – dichiara ancora il CRIAAC – abbiamo richiesto ai Sindaci di Ciampino e Marino di rendere pubblici i dati epidemiologici riguardanti il territorio, con le indicazione delle patologie che coinvolgono la popolazione e ogni grado di sofferenza riscontata. Solo a febbraio 2015 e solo dopo una nuova sollecitazione, il Sindaco di Ciampino finalmente si decise a richiedere formalmente i dati alla ASL RMH. Da allora però nulla è accaduto. La ASL non ha fornito i dati richiesti e il Sindaco di Ciampino non si è preoccupato affatto se la sua istanza sia rimasta finora inevasa. Intanto – conclude il Comitato – le attività dell’aeroporto hanno continuato e continuano a produrre inquinamento e danni alla città e alla sua popolazione».

Sara Marazza

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