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Ciampino, le case di via Bruxelles sono “al buio”. Insolvenze tra ATER e ACEA

Cittadini anziani e invalidi sono rimasti senza ascensore e non possono uscire di casa

Cittadini anziani e invalidi sono rimasti senza ascensore e non possono uscire di casa

E’ una brutta situazione quella che stanno vivendo i cittadini delle palazzine ATER che si trovano in via Bruxelles, angolo via Genova. Da una settimana infatti, precisamente da lunedì 28 gennaio, ACEA ha staccato la luce all’interno del condominio, facendo letteralmente rimanere al buio sia le scale che le cantine, e lasciando le intere palazzine D e C senza ascensore né citofono. Si tratta di una vera e propria emergenza per i condomini. Nelle palazzine ci sono infatti molte persone anziane e invalide. «La signora che abita al quarto piano, che utilizza una carrozzina, non può uscire di casa perché l’ascensore non funziona – dichiara una condomine – e non può neanche andare a fare le sue terapie. Io stessa ho gravi problemi di vista e senza luce rischio continuamente di cadere».

Questa situazione è già stata segnalata all’Amministrazione di Ciampino lo scorso venerdì. Le case ATER sono gestite direttamente dall’ente, che si occupa della fornitura di luce, manutenzione generale, ascensore, condominio, acqua, il cui pagamento arriva mensilmente assieme con il canone di affitto. Ma il problema sta proprio qui: sembra infatti che ATER sia insolvente nei confronti di ACEA, e che questa abbia deciso di staccare l’elettricità alle palazzine utilizzando un criterio “a campione”, scegliendo cioè casualmente i condomini da privare della luce del condominio, indipendentemente dalle insolvenze delle singole palazzine. Con questo sistema, ACEA ha staccato la luce a circa 1500 famiglie su tutto il territorio laziale, senza alcuna motivazione se non quella di “punire” l’insolvenza di ATER. Sembra che lo scorso venerdì ci sia anche stato un vertice tra la Prefettura di Roma, ATER e ACEA per risolvere la situazione, ma che non si sia ancora arrivati a un accordo, anche a causa del pignoramento dei conti di ATER.

Ma in tutto questo a rimetterci sono i condomini. Le palazzine dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica sono infatti abitate principalmente da persone anziane o invalide, molte delle quali senza l’uso dell’ascensore non possono letteralmente uscire di casa. Senza contare che il mancato funzionamento del citofono, o l’assenza di illuminazione nelle rampe di scale, potrebbe portare delle ingenti problematiche nel caso in cui fosse necessario un intervento medico. Questa è l’emergenza. La prassi però non è certo migliore. Gli abitanti di via Bruxelles lamentano gravi infiltrazioni e ingenti problematiche alle cisterne d’acqua. Sembra infatti che, anche in condizioni “normali”, l’acqua fatichi ad arrivare agli appartamenti dei piani alti, soprattutto in questo momento a causa del mancato funzionamento dell’autoclave. Sicuramente, al di là dell’emergenza attuale, quei palazzi necessitano di interventi seri e strutturali volti a garantire non solo il diritto alla casa, la ma anche al rispetto della dignità dei singoli.

Sara Marazza

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