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Ciampino, uccise un uomo nel 2003. Catturato pericoloso latitante albanese dopo 12 anni

Un’operazione della Squadra Mobile di Roma, condotta nella serata di lunedì 14 dicembre, ha portato al rintraccio ed al successivo arresto del cittadino albanese Pjetri Genc, 32 anni, destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso...

Un’operazione della Squadra Mobile di Roma, condotta nella serata di lunedì 14 dicembre, ha portato al rintraccio ed al successivo arresto del cittadino albanese Pjetri Genc, 32 anni, destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dall’Albania.

L’arrestato rientrava nella lista stilata dall’Interpol dei 100 latitanti più pericolosi dell’Albania, dovendo scontare una pena di 25 anni di reclusione per omicidio premeditato e possesso illegale di armi da fuoco.

Pjetri Genc era ricercato dal 2003 quando, all’indomani dell’omicidio in danno del concittadino Coli Hil, freddato per vendetta con numerosi colpi di arma da fuoco al culmine di un’annosa faida familiare, si dava alla macchia facendo perdere le proprie tracce.

Divenne ben presto una “primula rossa”, capace di sfuggire alle ricerche per ben 12 anni, agevolato anche dal fatto che gli investigatori albanesi non erano in possesso delle sue impronte dattiloscopiche, permettendo così al fuggiasco di godere per lungo tempo del più assoluto anonimato. L’unico elemento messo a fattor comune dalla polizia albanese nella banca dati dell’Interpol era infatti una semplice fotografia risalente all’epoca dell’omicidio.

Tuttavia, proprio partendo dalle scarne informazioni ricevute su una possibile sua presenza in Italia, la Seconda Sezione della Squadra Mobile, specializzata in criminalità straniera, avviava una complessa ed articolata attività di indagine con un gruppo di lavoro già rodato nella cattura di personaggi di spicco ricercati in ambito internazionale.

Con il coordinamento della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, e col supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, veniva portata avanti una intensa attività di raccolta ed analisi di informazioni su fonti a parte ed all’interno della comunità albanese capitolina.

Col supporto di attività tecniche e servizi sul territorio, si riusciva a rintracciare dapprima la ex compagna dell’uomo, quindi il figlio di questa cui il ricercato era particolarmente legato. Proprio seguendo le tracce del ragazzo, in brevissimo tempo veniva individuato l’appartamento nel comune di Ciampino dove l’uomo aveva trovato rifugio.

Con una brillante operazione di polizia giudiziaria, nella serata del 14 dicembre u.s., dopo un lungo appostamento all’esterno della villetta individuata quale rifugio, veniva monitorato l’arrivo di un’autovettura con all’interno tre persone. Avuta la certezza che uno degli occupanti fosse proprio il Pjetri, si procedeva al controllo del mezzo ed al successivo arrestato del latitante. Dopo un primo vano tentativo di fornire generalità false, questo si arrendeva all’evidenza dei fatti ed ammetteva di essersi rifugiato a Roma per più di dieci anni.

L’arrestato si trova attualmente ristretto presso la casa circondariale di Regina Coeli, a disposizione della locale Corte di Appello che ha avviato le procedure per l’estradizione.

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