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Colleferro, ancora critica la situazione dell'ospedale. Stavolta si schiera la CISL

La situazione dell’ospedale, soprattutto per i lavoratori, si fa sempre più difficile e, nonostante le proteste dei mesi scorsi e le parate dei primi cittadini della zona, il nosocomio di Colleferro è sempre più abbandonato al suo destino dalle...

La situazione dell’ospedale, soprattutto per i lavoratori, si fa sempre più difficile e, nonostante le proteste dei mesi scorsi e le parate dei primi cittadini della zona, il nosocomio di Colleferro è sempre più abbandonato al suo destino dalle istituzioni regionali e non.

A denunciarne la situazione ci pensano stavolta i delegati sindacali della CISL con una lettera al primo cittadino Sanna ed al DG della ASL RMG De Salazar. “La scrivente Organizzazione Sindacale - si legge nella nota a firma dei delegati Cisl Fp Curnbolotti Donatella e Marina Manfuro - con la presente segnala il grave senso di precarietà ed incertezza che si avverte all'interno dello S.O. di Colleferro. Numerose sono le problematiche presenti che inevitabilmente, con il sopraggiungere della stagione estiva si acuiranno, mettendo a rischio i livelli minimi di assistenza ed in serio pericolo la tutela della salute dell'utenza. E' da troppo tempo che riceviamo segnalazioni che riguardano Reparti Ospedalieri, la grave carenza di Personale Medico, Infermieristico e di supporto; inoltre è da troppo tempo che l'Azienda informata costantemente da questa sigla sindacale, elude ogni tipo di risposta. Le branche chirurgiche nel nostro Presidio, già in grave difficoltà da molti mesi, con notevole riduzione dell'attività operatoria dovute a causa della grave carenza sopracitata, per il mese di Giugno garantiranno solo una seduta operatoria settimanale assegnata ad ogni branca, e con un grosso punto interrogatorio sul proseguimento dell'attività da Luglio in poi. La diagnostica per Immagini sui notturni e festivi si trova ad operare in Tele Refertazione, nonostante la presenza di una UOC Rianimazione ed SPOC; un Laboratorio Analisi che non sempre garantisce la presenza di un Medico in turno, poiché presente alternativamente a Palestrina con tutte le difficoltà legate alla logistica del nostro Servizio, dislocato su due piani con enorme disagio per il personale tecnico in turno. Grave rischio di perdita degli Ambulatori di Ostetricia e Ginecologia, che oramai garantiscono l'attività solo due giorni a settimana. Molti servizi coperti in regime di Pronta Disponibilità oggi rischiano la chiusura in alcuni giorni poiché l'esiguo numero di personale non riesce a garantire interamente la copertura durante il mese. Tutto quanto elencato mette in evidenza l'elevato rischio a cui l'utenza ed il personale è sottoposto, e ci ricorda che neanche ciò che era stato promesso ai Sindaci a favore di questo Territorio ,nei famosi Dieci Punti è stato mantenuto. Il continuo sottrarre di attività e risorse umane , non lasciano presagire a nulla di buono per il futuro del nostro Nosocomio ma piuttosto ad un precipitare dello stato di declino dello stesso. Chiediamo alle SS.LL. di esprimere quanto prima nelle sedi opportune e per quanto di competenza, risposte concrete alla cittadinanza e agli operatori del nostro Presidio”. Ancora una volta protagonista di questa brutta storia è l’ospedale e chi ne fa le spese sono i cittadini.

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