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Colleferro, apre psichiatria. Infermieri sul piede di guerra. Sempre di meno e con orari ancor più massacranti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: In previsione dell’imminente apertura del SPDC nel P.O. di Colleferro derivante da trasferimento da Subiaco, si ritiene opportuno precisare che da sempre il reparto di Psichiatria è risultato appartenere al nostro...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: In previsione dell’imminente apertura del SPDC nel P.O. di Colleferro derivante da trasferimento da Subiaco, si ritiene opportuno precisare che da sempre il reparto di Psichiatria è risultato appartenere al nostro nosocomio, perché il Polo Ospedaliero di

Subiaco ospiterà la nuova struttura REMS ( Residenza esecuzione misura sicurezza) che apporterà alla cittadina un notevole indotto economico occupazionale. Con la presente questa O.S. denuncia a 48 ore dall’apertura del reparto di Psichiatria e condanna duramente l’operato del Direttore Generale sul mancato rispetto di quanto comunicato sia nella prima che nella seconda “ Informativa” alle organizzazioni sindacali, annullando i trasferimenti sulle mobilità d’ufficio per la sostituzione del personale Infermieristico che rispondendo all’avviso di Mobilità Aziendale per il reparto di SPDC a Colleferro, doveva essere sostituito con personale proveniente dal Polo Ospedaliero di Subiaco. Corre l’obbligo rappresentare che il Personale che veniva spostato dal polo Ospedaliero di Subiaco con Mobilità d’ Ufficio era a sua volta sostituito da Personale appartenente allo ex SPDC di Subiaco che per motivi di legge, non può essere trasferito a Colleferro. Il personale infermieristico non sostituito dalla revoca emessa in data 06 Febbraio 2015, Protocollo numero 620, comporta una ulteriore criticità assistenziale nelle unità operative coinvolte, e nella fattispecie Cardiologia, Urologia, Ostetricia Ginecologia e Medicina, già in sofferenza per l’esiguo di personale turnante h 24assegnato, in quanto trattasi di personale Infermieristico con anzianità di servizio e di età, dovuto al blocco del turn over, assenza per lunghe malattie non sostituite, Maternità sostituite a singhiozzo, a ciò si aggiunga l’oramai cronica assenza di Personale Ausiliario di supporto. Questa manifestazione di malcontento non deve essere una guerra tra colleghi e o Presidi, ma è intollerabile che Poli Ospedalieri vengano mandati in crisi da decisioni inaspettate e prive di qualsiasi criterio. Si contesta al Direttore Generale la mancata apertura, di un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali per discutere di Mobilità Aziendale del Personale, datato 1995 che oggi alla luce dei nuovi dispositivi di legge in Materia di Mobilità, e Decreti Regionali in materia di Riorganizzazione Sanitaria, risulta essere obsoleto e non rispondente alle attuali esigenze, inoltre questa organizzazione sindacale ha più volte richiesto in forma scritta l’apertura del tavolo, proprio per affrontare l’accordo sulla Mobilità del personale, richiesta che se oggi fosse stata ascoltata dal Direttore, quanto accaduto poteva essere evitato. Ci si aspetta dal Direttore Generale e dai suoi collaboratori una azione immediata anche attraverso la mobilità d’urgenza del Personale Infermieristico Aziendale ,prevista e tutelata contrattualmente, al fine di sopperire alle criticità assistenziali createsi presso le Unità Operative dell’ Ospedale di Colleferro.

Questo il testo della missiva inviata dalla CISL FP Roma Capitale Rieti al direttore generale della ASL Caroli, al direttore sanitario Guerriero, Al Direttore P.O. Colleferro Dott. B. Lucarelli, ed alla Responsabile UOC Inf.co /OST . Dott.ssa Cinzia Sandroni

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