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Roma

Colleferro, continua il ciclo di incontri "Leggere leggeri all’ora del tè" al Teatro Vittorio Veneto

Il ciclo di incontri Leggere leggeri all’ora del tè viene incontro a quella domanda di cultura e di intrattenimento raffinata e intelligente, colta e non pedante, oggi molto diffusa.


Il ciclo di incontri Leggere leggeri all’ora del tè viene incontro a quella domanda di cultura e di intrattenimento raffinata e intelligente, colta e non pedante, oggi molto diffusa.



Si tratta di una serie di incontri organizzati secondo una formula semplice ed efficace: il professore introduce, spiega, ricordando gli elementi fondamentali, le curiosità, i contesti, i protagonisti, in maniera rigorosa ma mai noiosa; l’attore legge, interpreta, ritrova, sempre rispettando il testo nella sua integrità. Ne viene fuori un’ora e mezzo di letture e di impressioni, di suggestioni e di inviti alla lettura (o alla ri-lettura), di scoperte e di rivisitazioni, di emozioni e riflessioni. Le letture e gli incontri variano nel tempo e nello spazio, senza preclusioni e senza pregiudizi, aperti alla tradizione e alle contaminazioni, alle sperimentazioni e alla classicità, ai generi e agli stili, per riaffermare l’importanza decisiva e centrale della cultura, della lettura, della corretta interpretazione dei testi, della magia e della suggestione delle parole, della leggerezza e della serietà, e al tempo stesso per confrontarsi con il grande patrimonio della storia e della letteratura, in lingua e in dialetto.


I due incontri della primavera 2015 sono dedicati alla favola e al compleanno di Roma.




Domenica 29 marzo, ore 17,30


C’era una volta


La favola è il genere narrativo più diffuso nel mondo. Non c’è civiltà che non ne abbia, non c’è momento della vita che non vi sia rappresentato: un patrimonio di straordinaria ricchezza che ripercorriamo alla ricerca dei vari protagonisti (maghi, streghe, animali veri e animali che parlano) e delle avventure che tutti vorremmo vivere. E chissà che alla fine, magari con l’aiuto di qualche anello magico, non ritroviamo quel pezzo di noi perso chissà dove…




Mercoledì 22 aprile, ore 21


2768 anni, ma (non) li dimostra


Roma caput mundi, si dice, ma anche città dalle più forti contraddizioni: bellezza e miseria, sacro e profano, parole e parolacce. Il fatto è che tutti hanno parlato di Roma, anche chi non c’è mai stato. E Roma diventa la città dell’anima e del corpo, la città “misera e stupenda” dei santi e dei peccatori, della salvezza e della perdizione: Belli e Goethe, Gadda e Trilussa, Pirandello e Pasolini, carnevale e Quaresima, grandi abbuffate e cimiteri…






MARCELLO TEODONIO

E' oggi considerato fra i massimi studiosi di Belli e dellaletteratura in romanesco, e si dedica a una costante attività di ricerca e di divulgazione, come testimoniano le sue pubblicazioni (Vita di Belli, Introduzione a Belli, Antologia della letteratura romanesca, vol I, Laterza; La letteratura romanesca del secondo Novecento, Bulzoni; cura e commento di tutti i Sonetti romaneschi di Belli, Newton Compton; Dentro a millanta Rome di Mauro Marè, Rendina; Tutte le opere di Crescenzo Del Monte, Giuntina; Li Romani in Russia di Elia Marcelli, il cubo), i suoi titoli (Titolare della cattedra di letteratura romanesca dell'Università Tor Vergata di Roma, e della cattedra di letteratura italiana della Fondazione Besso; Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli; Segretario scientifico per l'Edizione Nazionale delle Opere di Belli), la sua attività di docenza (professore di letteratura romanesca presso la cattedra di letteratura italiana della II Università di Roma Tor Vergata, docente in seminari presso l'Università La Sapienza di Roma), di scrittore di testi per la RAI (storia e letteratura italiana), di testi per il teatro (su Belli, su Leopardi, su Roma), di organizzatore di letture e di spettacoli teatrali (al teatro Argentina; al teatro Vittoria -25 incontri da 17 stagioni-), di incontri e letture per biblioteche e centri culturali, di rassegne teatrali (festival di teatro in dialetto 'Ste parole che vajj 'rracchiappenne), di concorsi letterari nazionali (Rustica Romana lingua, Vie della memoria), di collaboratore con saggi e articoli su varie riviste.



MAURIZIO MOSETTI

Svolge in teatro, da oltre trent'anni, la sua attività di attore e regista.

Ha lavorato, tra gli altri, sotto la direzione di Silvio Benedetto, Andrzej Wajda, Gabriele Lavia, Sylvano Bussotti, Gianfranco Varetto, Renzo Giovampietro, Giancarlo Sepe, Rita Tamburi, Adriano Vianello, Giuliano Vasilicò, Sergio Ammirata e Luciano Damiani. Per il cinema e la televisione ha lavorato con Giuliano Montaldo, Damiano Damiani, Rossano Mancin, Pier Francesco Pingitore, Alessandro Cane, Stefano Amatucci, Lodovico Gasparini, Fabrizio Costa e Stefano Sollima.

E' regista e interprete di spettacoli tratti da opere di Franz Kafka, Aldo Palazzeschi, Istvàn Orkény, Giampaolo Rugarli, Nikolaj Gogol, Giuseppe Gioachino Belli, Raymond Queneau, Gianni Rodari, Max Aub, Achille Campanile, Fabrizio De André, Trilussa, Molière, Dario Fo, Elia Marcelli, Karl Valentin e Daniil Charms.

Da anni è uno dei massimi interpreti belliani. Insieme ad altri attori è protagonista in numerose manifestazioni e incontri nell’ambito delle attività del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli (ultima manifestazione 2013-2014: “Il 996 da Roma all’Europa” curata dal Centro Studi G.G. Belli e dal Teatro di Roma ). Partecipa come lettore ai tè letterari del Teatro Vittoria di Roma, curati dal prof. Marcello Teodonio.



Da diversi anni si dedica anche all'attività didattica dirigendo laboratori teatrali presso scuole statali ed associazioni culturali nelle province di Roma e Frosinone. Dal 2009 è membro del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli.






ASSOCIAZIONE CULTURALE GRUPPO LOGOS





leggere leggeri all’ora del tè


di


Marcello Teodonio



con


Maurizio Mosetti



due incontri al Teatro Vittorio Veneto di Colleferro



PROGRAMMA




domenica 29 marzo – ore 17,30


C’era un volta…



Favole del mondo, in prosa e in versi, classiche e moderne.


La più straordinaria metafora della funzione della letteratura:


rinviare la morte, allungare la vita




mercoledì 22 aprile – ore 21


2768 anni, ma (non) li dimostra


Roma secondo i Romani, i viaggiatori, e Giuseppe Gioachino Belli


Uomini e donne, potere e religione, santi e peccatori, momenti e incontri




ingresso libero




una produzione dell'Associazione Culturale Gruppo Logos



https://www.facebook.com/events/808006292627566/



Contatti. gruppo.logos@tiscali.it tel. 328.389362





leggere leggeri all’ora del tè


Primavera 2015
















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