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Colleferro, cosa c'è dietro l'apertura della farmacia comunale alla COOP?

Che strani giri per la farmacia comunale di Colleferro. Una farmacia che avrebbe reso di più è stata venduta per oltre un milione di euro ed i soldi sono finiti nelle casse comunali per pagare altri debiti,

Che strani giri per la farmacia comunale di Colleferro. Una farmacia che avrebbe reso di più è stata venduta per oltre un milione di euro ed i soldi sono finiti nelle casse comunali per pagare altri debiti,

poi si sono sviluppate le solite ed immancabili polemiche politiche su questi debiti che alla fine dei conti, qundi, non ci sarebbero stati e che sono stati assorbiti da Sanna e compagni in un solo anno di gestione amministrativa.

L'altra farmacia Comunale costituta con compiti diversi nella cittadella della sicurezza su via Casilina, sembrerebbe non rendere come dovrebbe ed ecco che allora la nuova amministrazione guidata da Pierluigi Sanna torna al passato e riapre la farmacia dentro al Centro Commerciale della COOP perché secondo i calcoli renderebbe di più ma solamente vendendo farmaci e non offrendo altri servizi e medicinali importanti come quelli per gli animali. Questa rappresenterebbe un introito certo per le casse comunali sempre più bisognose di soldi dopo la perdità del ristoro ambientale di un milione e mezzo di euro per la discarica di Colle Fagiolara e con il governo Renzi che vuole anche il terzo termovalorizzatore la situazione ambientale si fa sempre più difficile e se decidessero di metterlo proprio a Colleferro allora cosa succederebbe? Addio alle politica ecologista di Sanna e Calamita, che insistono nel dire di non volere i termovalorizzatori ma che in pratica non fanno nulla.

Insomma, è proprio il caso di dire che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, per questi nuovi amministratori colleferrini, inesperti politicamente ma molto volenterosi. Da sabato quindi sarà in funzione la nuova farmacia Comunale per gli utenti non solo di Colleferro, piuttosto per quelli che vengono da fuori mentre venerdì alle 18,00 sarà presentata alla stampa. Ulteriore pecca comunicativa; questi amministratori non vogliono capire che le conferenze stampa si fanno al mattino, se vogliono vedere pubblicato il pezzo il giorno dopo sui giornali. E’ vero, oggi la comunicazione è cambiata ed è più veloce, ma viva Dio esistono, per fortuna, ancora i giornali quotidiani, che comunque servono ad informare con tempestività dei fatti.

Giancarlo Flavi

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