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Colleferro, Jo “strigliozzo” Gino Iannucci cosparso di benzina e dato alle fiamme. Ricoverato in ospedale con ustioni su mani e piedi

C’è un vecchio detto che dice: "tanto va la gatta a lardo che ci lascia lo zampino”. E cosi dopo tanto clamore lo “Strigliozzo”, al secolo Gino Iannucci di Colleferro, l’altra sera, è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme.

C’è un vecchio detto che dice: "tanto va la gatta a lardo che ci lascia lo zampino”. E cosi dopo tanto clamore lo “Strigliozzo”, al secolo Gino Iannucci di Colleferro, l’altra sera, è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme.

Ora sta ricoverato all’ospedale di Colleferro con ustioni alle mani ed ai piedi però l’avvertimento è stato davvero forte. Cosa sia veramente accaduto, di ufficiale ancora si sa niente, però la storia in città è divenuta di dominio pubblico. Sembrerebbe che una persona che doveva avere dei soldi per un lavoro fatto su alcuni mezzi di proprietà dello Iannucci è passato dalle prese in giro alle vie di fatto facendosi giustizia da solo, sabato 26 nelle ore serali dando fuoco alla sua macchina con Jo strigliozzo all'interno.

Un gesto certamente deprecabile e condannabile ma che forse questo uomo salito alle cronache nazionali per il servizio di striscia la notizia sullo stato di abbandono dei suoi cavalli un pò se lo era cercato.

Può l’esasperazione far arrivare a fare questi comportamenti? Certamente lo “strigliozzo” con gli animali ne ha combinate di tutti i colori, li ha maltrattati, li faceva mangiare in luoghi malsani, li teneva stretti in piccole feritoie. Nessuno, però, poteva pensare che un’atroce sofferenza come quella del fuoco, poteva essergli inflitta in questo modo. Potrebbe trattarsi di una sorta di vendetta della natura?

Ora, comunque, è in un letto d’ospedale forse a meditare sulle sue chiamiamole “bravate” sugli animali.

Giancarlo Flavi

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