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Colleferro, l’accademia del venerdì compie 50 anni

Compie 50 anni l’Accademia del Venerdì nata da un’incontro quasi causale nel lontano 1967 grazie al dott. Rapetti che tornando dagli studi dall’Aquila, portava con se le trote abbruzzesi che venivano cucinate in casa Colaiacomo.

Compie 50 anni l’Accademia del Venerdì nata da un’incontro quasi causale nel lontano 1967 grazie al dott. Rapetti che tornando dagli studi dall’Aquila, portava con se le trote abbruzzesi che venivano cucinate in casa Colaiacomo.

Le trote abruzzesi, erano vere e proprie le leccornie che Angelo Galesso, Igino Coalaiacono, Valerio Viselli, Remo Paladino, Lallo Rapetti e Marcello Del Brusco, che ci ha raccontato la storia di questa bellissima iniziativa solidale-conviviale, nata in una casa di campagna del Colaiacomo dove le trote venivano cucinate dagli astanti e l’appuntamento si rinnovava tutti i venerdì, anche per parlare delle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi 50 anni di vita democratica, mentre la città aumentava forse a dismisura e che oggi sta vivendo una dura crisi di produttività.

Una particolarità contraddistingue questa Accademia colleferrina, poiché non si e mai fermata ed ancora oggi ci si vede tutti il primo venerdì del mese, presso “Il muraccio di Sant’Antonio”, dove il buon Giancarlo e la sua cuoca, preparano una leggera cena, ma soprattutto scorre vino a fiumi, perché di questo non si può fare a meno. Con l’ingresso di Gianfranco Maffucci, questa accademia, che da quando è nata ha visto transitare nel suo interno più di trecento persone è sempre aperta al contributo di tutti, tanto che da qualche tempo è frequentata anche dal parroco di Santa barbara Mons. Luciano Lepore, che in qualche modo cerca di animare la serata, dove partecipano numerose persone, non solo per stare insieme, ma anche per vivere un momento di comunità diversa e l’altra sera è stato festeggiato anche Alberto Galli, per il suo ennesimo compleanno.

L’altra sera siamo stati invitati anche noi a questa conviviale per degusatre l’ottima cena preparata dalla cuoca del Muraccio di Sant’Antonio, ma anche la buona torta che la signora ha preparato per l’occasione per festeggiare il Galli. Però altri soci onorari, hanno pensato di portare anche i classici dolci carnecialeschi, on i quali si è ciusa una bella serata conviviale, dove ovviamente non sono mancati i sani sfottò, per ravvivare l’amicizia tra quanti frequentano quest’accademia nata spontaneamente ma che ormai va avanti da 50 anni senza mai essere interrotta. Bravi, anrzilli “giovanotti” seguitate così, perché stare insieme fa bene alla salute e seguita a far crescere bene tutti in armonia.

Tutto, però era iniziato giovedì sera presso l'enoteca di via Sobrero, dove era stato festeggiato lo scienziato Gavin Tulloch, che oggi è partito per il Canada e l'Autralia a trovare i figli e la simpatica foto scattata da Leo Camilli dimostra quanta allegria vi era tra i numerosi commensali.

Giancarlo Flavi

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