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Colleferro, Moffa in mezzo alla sua gente: "il momento difficile può essere superato con nuove industrie di alto livello"

"Colleferro sa anche decidere nei momenti difficili ed io non mi sono voluto sottrarre". Questa la frase di chiusura espressa da Silvano Moffa che ha deciso di scendere nuovamente in campo, per correre come primo cittadino partendo da Moffa per...

"Colleferro sa anche decidere nei momenti difficili ed io non mi sono voluto sottrarre". Questa la frase di chiusura espressa da Silvano Moffa che ha deciso di scendere nuovamente in campo, per correre come primo cittadino partendo da Moffa per Colleferro 2.0.

Nell’affollata conferenza stampa di presentazione presso il ristorante la Dolce Vita all'interno del TC ABC, c’è chi parla di circa trecento persone di cui tante fuori, è anche “scoppiata la pace” con Giorgio Salvitti che avrebbe (in politica il condizionale è sempre d'obbligo) confessato di voler fare un passo indietro mentre Moffa lo ha sollecitato a rientrare. L'atteso intervento dell'ex Primo cittadino è stato molto articolato ed ha preso spunto da quanto emerso dall'ideificio, iniziativa che è servita “a risvegliare un senso di partecipazione”. Certamente il problema del Lavoro, come abbiamo già anticipato nel precedente servizio, è quello che ha toccato di più le corde di Silvano Moffa, perché è consapevole che la domanda dei giovani e la richiesta degli operatori è molto distante e per questo si deve trovare un modo per fare il tutto. “ Sono sceso in campo perché voglio fare spazio alle energie migliori della città. Chi non ricorda che negli anni 90 Colleferro stava attraversando una crisi pesante, si persero circa 4.500 posti di lavoro e il momento era veramente difficile e si dovevano dare risposte e quello fu uno straordinario momento perché si misero in cantiere progetti per la crescita occupazionale. In città c’è tanta gente valida, professionisti, artigiani, artisti, gente che ha lavorato in fabbrica e che ha una esperienza notevole. Non è vero che non si può uscire dalla crisi e mi ha fatto veramente male leggere il manifesto affisso dagli eredi Kappa alla chiusura del loro storico negozio ed anche questo mi ha fatto capire che viviamo una crisi nera e voglio con fermezza che Colleferro trovi una nuova strada occupazionale. Perché l’ente Comune può mettere in campo delle defiscalizzazioni per le imprese che vogliono investire sul territorio. Ci sono aziende che vogliono venire sul nostro territorio, imprenditori disposti ad investire, perché Colleferro è strategica rispetto a Roma, Frosinone e Napoli. Prendete ad esempio il sistema logistico, noi lo avevamo anticipato, però non è stato portato avanti con convinzione e proprio sullo sviluppo industriale farò tutta la mia campagna elettorale. Perché dobbiamo capire che dalla crisi si può uscire se capiamo la positività di questa. Noi abbiamo una grande cultura industriale ecco perché dobbiamo uscirne. Però dobbiamo anche capire che il lavoro è cambiato e Colleferro deve avere una dimensione distrettuale, ed avere industrie di alto livello vicine a quelle che funzionano come l'AVIO con l'Ariane ne è stato un grande esempio. Inoltre, dobbiamo avere la capacità di guardare alla grande area della Secosvim che sia capace di integrare la formazione e la domanda. Si deve lavorare sui servizi perché la nostra Colleferro è una città naturale per questo e la prima cosa che farò, se mi date la forza per diventare nuovamente sindaco, istituirò subito lo sportello Europa. Io voglio partire da una parola RIGENERAZIONE, perché anzitutto si deve rigenerare la politica che deve ritrovare la passione, il servizio per la quale è nata, ed io addirittura ho pagato di persona. Io sono pronto a ricorrere al TAR contro l’atto aziendale che squalifica il nostro Ospedale. Loro, gli avversari sono pronti a farlo? Da Dea di Primo Livello ci vogliono far diventare pronto soccorso di primo livello". Poi parlando dei rifiuti, Moffa ha tenuto a ricordare che quando lui arrivò a Colleferro, tanta era la polvere che non si vedevano le persone ad un metro. Oggi la citta è cresciuta come sono cresciute alcune industrie e la coscienza ambientale non viene solamente da una parte. "Ma se io non fossi intervenuto Colleferro sarebbe diventata seconda Malagrotta. Noi avevamo deciso che la discarica doveva essere chiusa nel 2006. Poi la regione ha prorogato di volta in volta. Ma il ciclo dei rifiuti va valorizzato perché oggi i fumi vanno sfruttati per dare calorie all’industrie e alla gente, ecco rigenerare anche in questo caso, non chiudere ma rigenerare. Inoltre, Moffa ha toccato tanti altri temi come quello della Cultura che può diventare anch’essa un metodo d’investimento ed ha ringraziato tutti quei cittadini che hanno ricordato le tradizioni. Ha parlato di associazionismo e Sport e ha detto che vuole creare una casa delle associazioni perché tutte devono avere un posto dove riunirsi ed ha chiuso affermando che: "siamo noi che dobbiamo costruire il futuro perché è un problema di attaccamento alla città". Giancarlo Flavi (Foto Alessandra Lupi)

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