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Colleferro, Rossi, Giuliani e Sofi; da Cacciotti solo chiacchiere ma mai fatti concreti per i cittadini

Giovedì 8 gennaio è andata in "scena" al Palaolimpic la tanto attesa conferenza stampa dei tre esponenti dell'ex maggioranza  Sofi, Giuliani e Rossi (Del Prete era seduto in prima fila), che hanno portato alla caduta del Sindaco Cacciotti i quali...

Giovedì 8 gennaio è andata in "scena" al Palaolimpic la tanto attesa conferenza stampa dei tre esponenti dell'ex maggioranza Sofi, Giuliani e Rossi (Del Prete era seduto in prima fila), che hanno portato alla caduta del Sindaco Cacciotti i quali hanno voluto iniziare un'operazione dichiarando che: "il comune di Colleferro ha un credito per dieci milioni di euro dalla regione e da privati".

Rossi ha annunciato che farà una lista civica, mentre Giuliani e Sofi aderiranno alle liste che vogliono bene al paese e che si accosteranno al loro programma di iniziative. L’accusa più pesante nei confronti di Mario Cacciotti è che non avrebbe realizzato nessun punto del programma amministrativo presentato alla gente che lo ha votato. Nella sala piena di gente, un centinaio di persone, con anche gli altri Consiglieri Comunali che hanno contribuito a far cadere Cacciotti, l’avv. Girolami, Del Brusco, Sanna e Gessi, oltre all’ ex assessore Vitiello e come uditore in prima fila (e basta) Del Prete, mancavano i rappresentanti del PD.

“Noi non abbiamo mai reclamato poltrone, ne tantomeno prebende. Volevamo solamente lavorare in favore della città - hanno detto in coro Sofi e Giuliani- ci sono stati una serie di problemi irrisolti che erano stati sollevati con più lettere dal 2013 fino ad arrivare alla caduta del 2014”.

Sofi e Giuliani hanno, inoltre, stigmatizzato la lettera che il sindaco avrebbe spedito a 18.000 elettori di Colleferro, dove illustrava i motivi del tradimento dei quattro di maggioranza definendoli vili e arroganti.

Rossi, pur essendo stato cacciato da Forza Italia (cosa saputa dalla stampa) resta nel partito e farà una lista civica con la quale non si è capito con chi si andrà ad affiancare. Lo stesso Rossi aveva reclamato la presidenza del Consiglio, perché: "l’esperienza del 99 era stata traumatica come assessore e dalla presidenza del Consiglio avrei potuto controllare meglio la maggioranza che si reggeva su un filo di lana. Per me non è stato mai possibile esercitare l’azione politica. Io non sono un transfugo perché sono rimasto nel partito".

Sofi è Giuliani hanno elencato con dovizia di documentazione, quanto accaduto da qualche anno a questa parte, dove tutti chiedevano di lavorare per la città e la risposta del sindaco è stata sempre di rinviare le cose. A conclusione della conferenza stampa Giuliani ha tenuto a precisare che per la raccolta differenziata porta a porta si sono persi troppi anni, oggi la città è al dieci percento e la nuova amministrazione come prima atto dovrà partire con il Piano Rifiuti, che al momento comunque è stato bloccato proprio dalla caduta del sindaco".

Alla fine possiamo dire che la montagna ha partorito un topolino e chi si aspettava chi sa quali rivelazioni su malefatti di Cacciotti e Co è rimasto deluso, ma di fatto è iniziata la nuova campagna elettorale che ci porterà alle elezioni della prossima primavera.

Foto e servizio di Giancarlo Flavi

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