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Colleferro, sequestro discarica di Colle Fagiolara; avvisi di garanzia a Conte e Pigliacelli

Con il sequestro del piazzale della discarica, ordinato dal Gip di Roma dott.Massimo Battistini dopo la metà di dicembre 2014, sono stati emessi anche due avvisi di garanzia agli indagati il Sig. Vincenzo Conte Legale Rappresentante di Lazio...

Con il sequestro del piazzale della discarica, ordinato dal Gip di Roma dott.Massimo Battistini dopo la metà di dicembre 2014, sono stati emessi anche due avvisi di garanzia agli indagati il Sig. Vincenzo Conte Legale Rappresentante di Lazio Ambiente Spa e Pigliacelli Ezio, di Veroli in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione della Autotrasporti Pigliacelli S.p.A.

“In concorso tra loro e con attività continuative organizzate, senza autorizzazione (abusivamente) effettuavano all’interno del sito di discarica RU di Colleferro, Località Colle Fagiolara, una operazione di “trasferenza” dei rifiuti avanti CER 200301, i cui ingenti quantitativi non risultano tracciati sul registro di carico e scarico della società medesima, per poi inviarli a trattamento”. I reati sarebbero stati commessi fino al settembre 2014.

Il centro trasferenza è posto all’interno della discarica ed è stato nominato lo stesso Conte Custode. Una vicenda nuova che si aggiunge alla già disastrata situazione dei rifiuti di Colleferro, che stanno invadendo in questo momento la città e la caduta del sindaco, sta ancora di più evidenziando quanto sia importante il problema dell’immondizia che abbonda in tutti i cassonetti.

E pensare che il comune di Colleferro era stato il primo ad utilizzare la differenziata (ma non con il sistema porta a porta), nel senso che vi erano i cassonetti a disposizione del pubblico per la differenziazione, ma evidentemente la città ed i cittadini non sono mai stati pronti a questo tipo di raccolta. La città ne aveva fatto un’industria, tanto da trarre sopravvivenza amministrativa per almeno 20 anni, come è avvenuto in tutti i paesi della toscana. Poi Colleferro è andato oltre, perché con l’AMA è riuscito anche a far installare due impianti di termovalorizzazione e con le varie amministrazione che si erano succedute il problema era andato avanti. La discarica di Colle Fagiolara a volte faceva da cuscinetto anche per i rifiuti romani. Una situazione quella di Colleferro che era partita come privilegio ma che è finita male. Il comune è riuscito con la legge regionale 36 a creare il GAIA che poi è stata accorpata dalla Regione con Lazio Ambiente Spa.

Una situazione certamente non chiara, che adesso sta facendo arrivare i nodi al pettine, perché da molti anni è mancato il coraggio di fare la differenziata porta a porta. Oggi le conseguenze sono drammatiche, perché i rifiuti colleferrini devono essere trasportati fino ad Aprilia, dove vengono smistati e poi riportati all’inceneritore della città.

Da tener presente che a Colleferro il costo dei rifiuti urbani è fermo da oltre venti anni. Quindi, con l’aumento delle spese cosa accadrà. Gioco forza, ora il commissario Prefettizio, dovrà aumentare il prezzo della raccolta dei rifiuti e la cosa ricadrà ovviamente su tutte le famiglie residenti.

Giancarlo Flavi

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