Colleferro, sono stati i genitori ad azionare il TSO per conto del figlio e non un tentativo di suicidio del ragazzo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. la sottoscritta Avvocato Nella Santilli, del Foro di Pescara, in nome e per conto dei Sigg. A. D. e F. I. - coniugi tra loro - come da intercorso colloquio telefonico del 22/09/2015 ore 14.10 circa, viene con la presente missiva a chiedere che lei voglia provvedere alla precisazione dell'articolo pubblicato sul suo giornale in data 19/09/2015, avente ad oggetto un "presunto" tentativo di suicidio di una persona abitante presso la Piazza della Repubblica di Colleferro.

La sottoscritta Le precisa che non si é trattato di "tentativo di suicidio" bensì di un TSO azionato volontariamente dai suddetti assistiti, in qualità di genitori della persona interessata dei fatti in oggetto. La sottoscritta Le precisa che l'articolo in questione ha già cagionato notevoli danni psicologici non soltanto ai suddetti genitori ivi rappresentati, ma altresì al loro figlio minore che frequenta regolarmente la scuola pubblica e che è stato "additato" e "tartassato" dai propri compagni a causa dell' articolo in questione.

Pertanto, attese le conseguenze devastanti già prodotte all'intera famiglia dei suddetti coniugi A. I. la sottoscritta La invita a voler provvedere tempestivamente alla precisazione dell'articolo del suo giornale in questione, al fine di poter tentare di "riparare" i danni morali, psicologici e materiali prodotti.

Aavv. Nella Santilli