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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Consiglio Regionale, riordino: affidate quattro società regionali a Sviluppo lazio

Sviluppo Lazio assumerà la gestione delle società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale. La proposta di riordino – che coinvolge Filas, Bic, Unionfidi Lazio e Banca Impresa Lazio (BIL)  è oggi divenuta legge...

Sviluppo Lazio assumerà la gestione delle società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale. La proposta di riordino – che coinvolge Filas, Bic, Unionfidi Lazio e Banca Impresa Lazio (BIL) è oggi divenuta legge regionale.

Ciò comporterà, secondo una stima dell’assessore alle attività produttive Guido Fabiani, un risparmio dai 3 ai 6 milioni di euro in 2 anni. Il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato questa sera con 38 voti a favore e 7 astenuti la proposta di legge di iniziativa della Giunta, dopo una “maratona” di otto giornate di seduta. Via libera, al termine dei lavori, anche ad alcuni ordini del giorno destinati ad accompagnare l’attuazione della legge.

Il testo esce dalla Pisana con le modifiche introdotte da un emendamento, a firma dei presidenti della commissione attività produttive, Mario Ciarla (Pd), e bilancio, Mauro Buschini (Pd), presentato in Aula alla luce del dibattito tenutosi oggi. Alla seduta congiunta ha partecipato l’assessore al bilancio, Alessandra Sartore. L’approvazione dell’emendamento, che ha tenuto conto di osservazioni della minoranza ricordate da Ciarla, ha comportato la decadenza o il ritiro di gran parte dei 1.800 – tra emendamenti e subemendamenti – che erano stati presentati per attribuire al Consiglio un ruolo di maggior rilievo rispetto all’originaria proposta di legge.

Hanno preso la parola a favore della legge, nelle dichiarazioni finali, il presidente del gruppo Per il Lazio, Riccardo Valentini, e quello del Pd, Marco Vincenzi. Dai banchi di opposizione hanno dichiarato voto favorevole: Pietro di Paolo (NCD), Pietro Sbardella per il gruppo Misto, Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), Francesco Storace (La Destra verso An) e Luca Gramazio (Pdl). Il Movimento 5 Stelle, per bocca di Silvana Denicolò, ha invece annunciato la propria astensione.

La normativa costituisce applicazione della spending review varata lo scorso 28 giugno dalla Regione. Nel rispetto dello Statuto della Regione, Sviluppo Lazio potrà procedere alla fusione per incorporazione di Unionfidi, Filas e Bic. Invece Banca Impresa Lazio – per un “celere superamento delle criticità” (rilevate anche da Bankitalia) – potrà essere oggetto, anch’essa, di fusione per incorporazione oppure essere sottoposta a liquidazione volontaria, previa però valutazione comparativa dei risparmi, con informativa e parere vincolante delle commissioni competenti. Sviluppo Lazio è stata autorizzata, sempre informando prima la commissione competente, ad acquisire o cedere in permuta le azioni di soci terzi in Bic, Unionfidi e BIL. Dovrà curare, infine, la celere ed efficiente definizione della liquidazione di Asclepion, anche con riferimento alla piena ricollocazione del personale non dirigenziale.

Per gli amministratori sono stati indicati nella legge principi di individuazione, mentre sulla base di linee guida del piano industriale triennale – di competenza del Consiglio regionale su proposta di Giunta – particolare attenzione è richiesta, tra gli altri punti, sul numero dei dirigenti. E’ stato così fissato il limite massimo di una unità di personale dirigente a tempo indeterminato per ogni 30 unità di personale impiegatizio a tempo indeterminato. Tetto alle consulenze e professionisti esterni al 10 per cento del totale dei costi aziendali per il personale. I dipendenti (non dirigenti) di Unionfidi, Filas, BIL e Bic saranno collocati in Sviluppo Lazio o, su base volontaria, in altre società a controllo regionale. Confermata l’istituzione di un ufficio studi, che era stato introdotto in commissione su iniziativa del consigliere Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia).

Quanto alle competenze, il Consiglio approverà – sempre su proposta della Giunta – non solo le linee guida del piano industriale triennale, ma pure quelle per le modifiche dello Statuto di Sviluppo Lazio per svolgere le attività successive all’incorporazione. Previsto inoltre che sia il Consiglio, su proposta di Giunta, ad approvare il piano per l'utilizzo del fondo regionale per le Pmi, compresa la ripartizione delle risorse. Alla Giunta toccherà infine definire, previo parere vincolante delle commissioni attività produttive e bilancio, il cronoprogramma delle procedure di riordino, le modalità operative per il trasferimento a Sviluppo Lazio dei fondi speciali affidati alle altre società e criteri e modalità per l’affidamento di fondi a gestori privati.La Giuntaogni anno dovrà approvare e trasmettere alla Pisana la relazione di Sviluppo Lazio e una relazione sulle attività di “controllo analogo” esercitato dalle strutture di giunta sulla società. Previste anche audizioni semestrali in commissione per assessori di riferimento e amministratori di Sviluppo Lazio.

Approvati, al termine dell’esame della proposta di legge, alcuni ordini del giorno: uno avente ad oggetto gli “strumenti pubblici a sostegno dell’economia locale” a firma di Storace, due presentati da Di Paolo per un tavolo tra organizzazioni di categoria delle Pmi e dell’Abi e, il secondo, per potenziamento e ridisegno del network dei Confidi senza discriminazioni per quelli operanti nel settore agricolo. Via libera anche a un ordine del giorno con primo firmatario Fabrizio Santori (Misto) su “Revoca e scioglimento in caso di gravi irregolarità dell’organo di amministrazione o in caso di mancato o irregolare svolgimento delle funzioni da parte dell’organo di controllo”. E’ stato infine approvato un ordine del giorno, presentato da M5S, sulla preventiva valutazione del personale dirigente eventualmente da ricollocare proveniente dalle società oggetto di riorganizzazione.

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Approvata mozione su seggiolini auto bambini. Approvata all’unanimità, a fine seduta, una mozione con cui si delibera di formulare al Parlamento una proposta di legge di iniziativa regionale che, modificando l’articolo 172 del nuovo Codice della Strada, introduce l’obbligo di installare nelle auto seggiolini per bambini dotati di dispositivo di allarme anti abbandono.

L’atto di indirizzo, primo firmatario il presidente del Consiglio Leodori, impegna inoltre il presidente Zingaretti “ad attivarsi presso il Governo affinché, nel più breve tempo possibile, sia avviata la procedura per l’omologazione del sistema di ritenuta con dispositivo di allarme anti abbandono”. La proposta di legge era stata presentata lo scorso 20 novembre, in occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale dell’Infanzia.

ZINGARETTI, ‘IL LAZIO CAMBIA. SFORZO UNITARIO PER LEGGE IMPORTANTE’

Il Lazio cambia. L'approvazione sulla razionalizzazione delle società della Regione Lazio è una bellissima notizia. Ringrazio tutto il Consiglio regionale per lo sforzo unitario che si è manifestato e che dà autorevolezza a questa legge utile e importante”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SARTORE E FABIANI, ‘RISULTATO IMPORTANTISSIMO, GRAZIE ANCHE A LAVORO CONSIGLIO’

“Desideriamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, del progetto di legge sul riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale”.

Lo affermano in una nota congiunta gli assessori regionali al Bilancio, Alessandra Sartore, e allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani.

“Si tratta di un risultato importantissimo per tutti, che finalmente apre la strada della razionalizzazione, del risparmio e dell’aumento dell’efficienza del sistema delle società regionali. Vogliamo esprimere profondo apprezzamento per il lavoro svolto da tutti i consiglieri regionali – hanno continuato gli assessori Fabiani e Sartore – un lavoro che, superate le difficoltà di dialogo con l’opposizione dei primi giorni di dibattito d’aula, ha portato all’adozione di modifiche che hanno reso il testo base della proposta di legge maggiormente condiviso”. “Da oggi in avanti, quindi, - concludono - parte il complesso processo di riorganizzazione che permetterà di passare da cinque società, Sviluppo Lazio, Bil, Unionfidi, Bic Lazio e Filas, a una sola che sarà, ne siamo convinti, una solidissima leva per la crescita e lo sviluppo delle imprese del nostro territorio”.

DANIELA BIANCHI (PL) CON NUOVA “SVILUPPO LAZIO” PIU’ FORTE ECONOMIA REGIONALE CON VOTO DI OGGI TAGLIATI COSTI DEI CDA CON ACCORPAMENTO DI 5 SOCIETÀ’ IN UNA

Dopo dieci giorni di lunghe discussione in aula, finalmente siamo riusciti a raggiungere la meta: rendere più competitiva la regione, tagliando costi e poltrone. Con il provvedimento varato oggi, si scrive una pagina decisiva per il futuro della regione: il Lazio avrà un’unica società per il sostegno allo sviluppo e alle imprese, frutto dell’accorpamento delle funzioni di Filas, Unionfidi, Bic e Bil in Sviluppo Lazio, salvaguardando comunque i livelli occupazionali.-

Un’azione che non solo taglia 32 posti nei cda e nei collegi dei sindaci, ma che armonizza e rende più efficace il funzionamento delle società regionali. Da oggi imprese, giovani startupper e studenti avranno un unico interlocutore, che in maniera più rapida e semplice saprà guidarli nel loro percorso di crescita. Un interlocutore che diventa ancora più importante in Provincia di Frosinone, dove si prospetta un rilancio economico sostenuto dai numerosi interventi che la Regionesta attivando, a partire dall’Accordo di Programma Anagni-Frosinone.

L’obiettivo che abbiamo perseguito fin dall’inizio è stato quello di cambiare il Lazio dal profondo, per farne la vera regione guida del Paese. A questa prima azione, che permette un risparmio previsto di oltre 3 milioni di euro annui, seguiranno le altre riorganizzazioni delle numerose società di cuila Regioneè partecipata. E’ stata una battaglia lunga e a tratti estenuante, ma come maggioranza siamo rimasti fermi nella volontà di imprimere una svolta che non poteva più essere rinviata. Tante altre sfide ci aspettano, ma da oggi siamo ancora più consapevoli che con tenacia e idee si può davvero restituire ai cittadini una rinnovata fiducia verso un Consiglio Regionale che torna ad occuparsi dei loro problemi.-

Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio" subito dopo il voto favorevole del consiglio regionale alla P.L. 90 sul riordino delle società della Regione Lazio.

BUSCHINI E CIARLA: “SEMPLIFICAZIONE, INNOVAZIONE E RISPARMIO CONLA NUOVA LEGGESULLE SOCIETÀ REGIONALI”.

I consiglieri regionali Mauro Buschini (Presidente Commissione Bilancio) e Mario Ciarla (Presidente della Commissione Attività produttive) salutano con favore l’approvazione della legge sul riordino delle società regionali e a margine dell’approvazione della stessa in data odierna da parte del consiglio regionale del Lazio, congiuntamente dichiarano: “L’approvazione della legge 90 sul riassetto delle società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale è una grande innovazione indispensabile per il recupero di competitività e trasparenza del Lazio. La legge consentirà alle imprese di avere un solo interlocutore per attuare quella semplificazione che consentirà un notevole taglio di burocrazia e di inutili sovrapposizioni. Desideriamo ringraziare tutti i colleghi delle commissioni: il loro lavoro è stato indispensabile per raggiungere una sintesi migliorativa del provvedimento che ha consentito di raggiungere un risultato storico perla Regione Lazio”.

SIMEONE: «SVILUPPO LAZIO, UNA VITTORIA DEMOCRATICA GRAZIE AL LAVORO DELL’OPPOSIZIONE OLTRE LE POLEMICHE STRUMENTALI E L’ASSENZA DI ZINGARETTI»

Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, in merito all’approvazione della proposta di legge sul riordino delle società regionali. «Abbiamo garantito il ruolo legittimo di tutto il consiglio rispedendo al mittente ogni tentativo di delega in bianco»

«Credo che Zingaretti e la sua giunta dal lavoro svolto in questi giorni in consiglio regionale possano prendere atto della disponibilità al confronto sulle proposte così come dell’irremovibilità sui principi che sono alla base dell’agire politico, legislativo ed amministrativo che ci contraddistinguono.

L’approvazione della proposta di legge 90 dopo oltre una settimana di discussione, anche molto intensa, in consiglio è un successo per noi.

Con il voto favorevole abbiamo dimostrato che il nostro unico scopo era quello di vedere approvata una legge che puntasse alla riorganizzazione delle società regionali mantenendo però fermo il ruolo di indirizzo, programmazione e controllo da parte del consiglio, della sua maggioranza e della opposizione. La razionalizzazione delle società e il taglio delle poltrone è, ed era, condivisa da tutti. E questo passaggio, nonostante i tanti tentativi di strumentalizzazione, non la abbiamo mai messa in discussione. Si era tentato, con il primo testo proposto dalla giunta, di esautorare l’aula e i suoi rappresentanti dall’esercizio di quel potere che gli deriva direttamente dai cittadini attraverso il voto.

Siamo riusciti con un lavoro costante e con la determinazione che ci contraddistingue, nel metodo e nel modo di fare politica, ad apportare quelle modifiche che rendono come previsto il consiglio protagonista delle scelte che questa Regione deciderà di fare nell’interesse dei cittadini per

arrivare ad una razionalizzazione che sia produttiva nei servizi ed efficace nel risparmio.

Le deleghe in bianco non ci piacciono e non le accetteremo neanche in futuro. La maggioranza ed il presidente Zingaretti spero abbiamo compreso che il consiglio regionale, e tutti i consiglieri al di là delle bandiere, non sono un nemico ma il luogo e i riferimenti con cui avviare sempre un confronto anche serrato che punta a migliorare il lavoro che svolgiamo nell’unico interesse di

dare risposte ai cittadini. Ci auguriamo che nei prossimi consigli il presidente Zingaretti non si nascondi come in questa occasione preferendo attacchi strumentali ed esterni ai lavori in aula ma partecipi attivamente ad un percorso che è stato lungo e duro ma mirato a far crescere questa Regione in termini di qualità ed efficienza».

UNINDUSTRIA - SOCIETÀ REGIONALI, STIRPE: “BENELA RIFORMA EIL METODO USATO”

“Voglio complimentarmi con la maggioranza e con l’opposizione della Regione Lazio per lo spirito positivo e costruttivo che tutte le forze politiche stanno mettendo in questi giorni per rendere più efficace ed efficiente la riforma delle società regionali da noi fortemente auspicata e sostenuta - dichiara Maurizio Stirpe Presidente di Unindustria - In modo particolare, questa volta, voglio complimentarmi con le opposizioni che in quest’ultima fase hanno giocato un ruolo di primo piano con un atteggiamento di grande maturità che fa ben sperare per il futuro di questa Regione, che nei prossimi mesi dovrà prendere decisioni molto delicate”.

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