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Da Segni a Colleferro, poi a Palestrina ed infine a Frosinone per far nascere il figlio prematuro

Di corsa da Segni a Colleferro, poi a Palestrina ed infine a Frosinone dove il bambino prematuro è nato, per fortuna, senza complicazioni. Questa la disavventura avvenuta ad una giovane coppia di Segni qualche giorno fà.

Di corsa da Segni a Colleferro, poi a Palestrina ed infine a Frosinone dove il bambino prematuro è nato, per fortuna, senza complicazioni. Questa la disavventura avvenuta ad una giovane coppia di Segni qualche giorno fà.

Questo è quanto accaduto nei giorni della "tempesta" per la chiusura dei reparti di ostericia-ginecologia e pediatria di Colleferro con i sindaci della zona che hanno fatto ricorso al Presidente della Repubblica, perché il vuoto di governo al comune dopo la caduta di Cacciotti, non ha consentito il ricorso al TAR contro il piano sanitario approvato dalla regione Lazio ed il commissario ha pensato ad altre cose ma non a questa.

Ma torniamo alla notizia del parto del bimbo prematuro che dovrebbe far riflettere molto, non solo la gente ma soprattutto la sanità nazionale e regionale che sta sfasciando tutti gli ospedali per farne qualcuno che funziona.

Così è accaduto che mentre era in corso il presidio dei cittadini ed i sindaci del comprensorio decidevano il da farsi, una giovane madre di Segni, per partorire un bimbo prematuro di 34 settimane, già in travaglio attivo, in un primo momento si è recata all’ospedale di Colleferro dove non è stata accettata neanche al pronto soccorso ed è stata spedita a Palestrina. Arrivata al Bernardini la brutta sorpresa in quanto questo ospedale, anche con il personale arrivato da Colleferro, non è attrezzato per questo tipo di parto. Cosi via di nuovo in auto direzione Frosinone, dove, finalmente, è potuto nascere il pargoletto (l'ospedale del capoluogo è uno dei pochi attrezzati per questo tipo di nascite da Roma Sud fino a Caserta).

A Carpineto Romano, l’altra sera, parlando del problema dell’ospedale di Colleferro i carpinetani ci hanno confermato che a loro conviene, in termini di tempo, arrivare a Frosinone rispetto che a Palestrina. Una situazione veramente brutta, causata dalle voragini di debiti che la sanità laziale ha accumulato negli anni passati e che ora creerà non pochi disagi alle nuove generazioni.

Giancarlo Flavi

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