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Frosinone, convegno Cgil Sanità, Pompeo: Sforzo comune per garantire il diritto alla salute in questa provincia”

“Voglio complimentarmi con la CGIL di Frosinone – Latina, Funzione Pubblica CGIL e CGIL Medici di Frosinone per l’interessante convegno organizzato oggi. Anche attraverso la discussione e il confronto, soprattutto con la partecipazione e la...

“Voglio complimentarmi con la CGIL di Frosinone – Latina, Funzione Pubblica CGIL e CGIL Medici di Frosinone per l’interessante convegno organizzato oggi. Anche attraverso la discussione e il confronto, soprattutto con la partecipazione e la collaborazione di qualificati relatori come quelli presenti nella sala della Asl, è possibile contribuire a migliorare il sistema dell’offerta sanitaria”. Lo dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pompeo.

“In un momento come quello attuale, caratterizzato da un progetto di riorganizzazione ed efficientamento del sistema sanitario locale, occorre lo sforzo di tutti per garantire il diritto alla salute in questo territorio”.

“Il sistema delle Case della Salute, - quella di Pontecorvo, quelle che saranno inaugurate nei prossimi mesi, e a cui si aggiunge l’Hospice aperto ad Isola del Liri poco tempo fa - deve integrarsi con la rete dei Pronto Soccorso e dei medici di base. Incastrando e mettendo a regime questo nuovo modello, potenziandolo con nuovo personale nei presidi sanitari, ulteriori posti letto a disposizione e reparti specialistici nei Dea, parlare di piena cittadinanza del diritto alla salute anche in provincia di Frosinone sarà più rispondente alle esigenze dei cittadini”.

ALESSANDRO CASINELLI AL CONVEGNO DELLA CGIL SUL PRONTO SOCCORSo“ANCHE IL PRIVATO CONVENZIONATO IN CAMPO CONTRO IL SOVRAFFOLLAMENTO”

Alessandro Casinelli, presidente di Federlazio Frosinone, è intervenuto questo pomeriggio al convegno presso la Asl di Frosinone “Dall’emergenza del pronto Soccorso alle prospettive delle Case della Salute: le proposte della CGIL”.

Questa la sua dichiarazione: “Prima che delle esigenze dei singoli Pronto Soccorso dovremmo iniziare a comprendere e soddisfare le esigenze della programmazione sanitaria del territorio. Che riguarda sì Pronto soccorso, ospedali, Case della salute ma anche le strutture private convenzionate, le quali anch’esse fanno parte della programmazione sanitaria.

Se integrassimo veramente la sanità pubblica a quella privata convenzionata, otterremmo una maggiore efficacia ed efficienza del sistema pubblico ed una maggiore soddisfazione dei posti letto privati convenzionati.

Sarebbero diversi infatti i benefici: un risparmio per la spesa sanitaria regionale, una maggiore efficienza delle prestazioni e tempi ridotti. Stamattina alla Asl abbiamo sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’abbattimento delle liste d’attesa ma già qualche tempo fa fu sottoscritto un altro protocollo tra le strutture per acuti private convenzionate e la Asl in cui le prime si impegnavano a fornire disponibilità dei propri posti letto nei caso di esigenza dei Pronto soccorso.

Abbiamo riscontrato però che in questi mesi sono arrivati ben pochi fax di richieste in tal senso da parte dei primari di Pronto soccorso. È la dimostrazione che evidentemente non c’è ancora ben radicata la cultura dell’integrazione tra pubblico e privato convenzionato.

Se si vuole davvero risolvere i problemi legati al Pronto Soccorso vanno bene le Case della salute, va bene l’implementazione del personale, va bene una migliore gestione di codici bianchi e verdi ma credo che sia fondamentale anche gestire in maniera integrata i posti privati convenzionati.

Del resto in questo caso il protocollo esiste già, basta applicarlo”.

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