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Frosinone, dal 13 agosto diventa obbligatoria l'assicurazione per tutti i 3.500 medici ciociari

Dal 13 agosto è diventata obbligatoria , per i medici, l’assicurazione sulla responsabilità professionale. «Una decisione - spiega il presidente dell’Ordine provinciale, Fabrizio Cristofari -

Dal 13 agosto è diventata obbligatoria , per i medici, l’assicurazione sulla responsabilità professionale. «Una decisione - spiega il presidente dell’Ordine provinciale, Fabrizio Cristofari - che se da un lato offre maggiore sicurezza per i pazienti, dall’altro impone qualche riflessione e, soprattutto, una serie di iniziative per calmierare i costi dell’assicurazione stessa».

Mediamente, per un chirurgo o per un ginecologo, l’assicurazione sulla «responsabilità professionale» oscilla tra gli 11 mila e i 12 mila euro l’anno. Ma anche per le altre specializzazioni la cifra si aggira sempre intorno ai 10 mila euro.

«Ebbene - osserva il presidente Cristofari - il nostro Ordine, in sintonia con la Fnomceo (la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) si sta battendo affinchè, attraverso una legge organica, siano calmierate queste tariffe alla luce di una platea quasi raddoppiata di assicurati». Fino a poche settimane fa, infatti, dei 3.500 medici ciociari, meno della metà era coperta da assicurazione (non arrivavano a 1.500). Dal 13 agosto, invece, ecco che la platea di assicurati si amplia enormemente. «Ma proprio per questo - osserva il presidente Cristofari - chiediamo che i costi siano calmierati per evitare speculazioni o richieste eccessive e ingiustificate da parte delle compagnie assicurative».

«Secondo aspetto, poi, su cui l’Ordine dei Medici si sta attivando è quello della Conciliazione - prosegue il presidente Cristofari -. E’ uno strumento che a nostro avviso va incentivato per evitare lunghi e dispendiosi strascichi giudiziari». Oggi, infatti, un paziente che ritiene di aver subìto un danno per colpa di un medico può denunciare il professionista penalmente, oppure può avviare una causa civile per il risarcimento del danno. Nel primo caso il giudizio penale si conclude, nel 90% dei casi, con l’archiviazione dopo 5-6 anni. Non va meglio nelle cause civile dove i tempi di attesa sono ancora più lunghi.

Si calcola, mediamente, che in Ciociaria le cause penali che vedono coinvolti i medici siano una cinquantina l’anno, mentre i procedimenti civili oscillano tra 140 e i 150 l’anno.

«E allora - osserva il presidente Cristofari - ecco che attraverso gli strumenti di conciliazione tagliamo drasticamente i tempi, a tutto vantaggio dei pazienti e dei medici». Medici che, alla luce della copertura assicurativa, non perderanno più giornate preziose tra perizie, interrogatori e udienze in Tribunale.

«Ma su una cosa ci batteremo fino alla fine - aggiunge il presidente Cristofari- : ossia la depenalizzazione delle colpe ”non gravi”».

«Se non venissero accolte le nostre richieste - prosegue il presidente dell’Ordine - ci troveremmo di fronte a una situazione grave e minacciosa che metterebbe in discussione l'agibiltà stessa dell'esercizio professionale, in equilibrio instabile sul piano inclinato di una forte demotivazione sulle responsabilità e di un calo dell'appropriatezza delle cure».

«I nostri obiettivi, dunque - spiega il presidente Fabrizio Cristofari - sono sicuramente quello di garantire la sicurezza delle cure; ridefinire i diversi profili di responsabilità penale e civile e quello di affrontare la questione delle assicurazioni e dell'obbligo assicurativo previsto dalla Legge Balduzzi. La sicurezza delle cure e la prevenzione del rischio connesso alle attività mediche e sanitarie - prosegue il presidente Cristofari - non possono prescindere da una visione, sistematica e sistemica, dei molteplici determinanti che concorrono a definire la complessità del fenomeno e impongono, ai vari livelli di responsabilità, l'individuazione di coerenti e armoniche soluzioni».

In altre parole, occorre investire in una «Cultura della Sicurezza» a trecentosessanta gradi, che prenda in considerazione molteplici fattori, a partire da una individuazione e «mappatura dei rischi», per arrivare alla raccolta e all'analisi delle segnalazioni di incidenti nel momento in cui si manifestano, ma anche alla raccolta e all'analisi ex post dei reclami e del contenzioso, per un'identificazione delle fonti di errore. Per quanto riguarda i profili penali e civili della responsabilità professionale, secondo l’Ordine dei Medici «non servono interventi settoriali, correzioni di parti del corpo delle Leggi, ma occorre responsabilmente riformare e riequilibrare per via legislativa l'intero sistema della responsabiltà del medico e sanitaria».

Infine, per quanto riguarda le assicurazioni il presidente Cristofari osserva: «In un difficile contesto di matrice giuridica e di mercato si sta avvitando una spirale di costi e di incertezze assicurative che oggi sta letteralmente strangolando settori di attività libero- professionali gravati da elevati rischi di risarcimento, e cioè ostetrici-ginecologi, ortopedici, chirurghi generali e di specialità. Occorre dunque cambiare le condizioni per consentire un accesso equo e sostenibile alle coperture assicurative».

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