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Frosinone, Il sindaco Ottaviani: il nuovo stadio intitolato a Benito Stirpe

Domenica sera il Comune di Frosinone ha conferito una importante onorificenza agli atleti, anzi ai campioni, del Frosinone Calcio, ed al management della squadra. La cittadinanza onoraria è un titolo di merito di carattere eccezionale

Domenica sera il Comune di Frosinone ha conferito una importante onorificenza agli atleti, anzi ai campioni, del Frosinone Calcio, ed al management della squadra. La cittadinanza onoraria è un titolo di merito di carattere eccezionale, e l’importanza del prestigioso riconoscimento è stata ben compresa dai ragazzi, tanto che, nella concitazione della manifestazione al Matusa uno degli attestati materiali sembrava smarrito per qualche istante, ed il premiato si è adoperato personalmente per il rinvenimento del titolo. <<L’onoreficenza più sentita, naturale e quasi plebiscitaria, però, non poteva che riguardare un tifoso storico del Frosinone Calcio, molto particolare; - ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – abbiamo sempre sostenuto che il nome del nuovo stadio al Casaleno dovesse essere scelto soprattutto dai tifosi. Oggi, gli stadi di nuova costruzione, anche per motivi commerciali, affiancano spesso il nome di uno sponsor a quello proprio della struttura, che invece rimane fermo per tutta la durata della vita dell’impianto. E sembra che i nostri tifosi, ad iniziare dalla curva nord per passare alla riscoperta curva sud, dopo il Crotone, senza saltare il settore distinti, non abbiano dubbio alcuno nel considerare come doveroso, insieme al Comune di Frosinone, il nome di Benito Stirpe per il nuovo stadio. Ho avuto l’onore di conoscere il Cavaliere – continua il sindaco Ottaviani – nell’aprile del 2002, quando da consigliere comunale, a margine di un convegno organizzato dagli industriali, parlammo di sviluppo del territorio, e lui, con quel garbo rassicurante che oggi sembra sparito anche dal perimetro dello stile istituzionale, utilizzò l’espressione “sono a disposizione”, elidendo alla radice ogni ipotesi di imbarazzo per il giovane interlocutore. Mi strinse la mano senza pressione sul palmo, ma con quella flebilità rassicurante, tipica di chi, forte degli anni, con lo sguardo riesce a trasmettere la propria storia personale e la propria vita nello spazio di un secondo. Altra generazione, altro passo, altra dimensione. Di quel piccolo aneddoto, non ho mai parlato con i figli Maurizio in primis, Curzio e Patrizia, che per altro, domenica sera, non sapevano della sorpresa dell’intitolazione del nuovo stadio. Dopo i festeggiamenti, però, ora dobbiamo onorare la memoria di quell’uomo e moltiplicare gli sforzi sul Matusa e sul Casaleno, affinché questo territorio sia all’altezza di quella prospettiva nazionale sognata e costruita da Benito Stirpe. Grazie al cielo, ed all’impegno dei nostri uffici, con la progettazione e le opere del nuovo stadio siamo partiti lo scorso anno, interpretando concretamente il concetto di efficacia e di tempestività della parte pubblica, nel lavorare in sinergia con il privato. Inoltre, alcuni settori del nuovo impianto è giusto che portino il nome di quegli ex presidenti, come Dante Spaziani, Angeluccio Cristofari, Massimo Conti e tanti altri, che si sono spesi, dal dopoguerra ad oggi, con coraggio e sacrificio fisico, affinché questa città avesse una compagine all’altezza della grande storia del capoluogo>>.

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