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Frosinone, nuovo materiale per il centro logistico interprovinciale  della Protezione Civile. Prezzi Acqua pubblica

Nella giornata odierna, a seguito dell’indicazione di Frosinone come Centro Logistico Interprovinciale di Protezione Civile, sono arrivati i primi materiale che serviranno a fronteggiare eventuali emergenze non solo per la provincia di Frosinone...

Nella giornata odierna, a seguito dell’indicazione di Frosinone come Centro Logistico Interprovinciale di Protezione Civile, sono arrivati i primi materiale che serviranno a fronteggiare eventuali emergenze non solo per la provincia di Frosinone, ma almeno di tutto il basso Lazio.

Mezzi della Protezione Civile regionale hanno, infatti, scaricato la prima parte di 84 tende che potranno ospitare oltre 700 persone, nell’attesa che poi arrivino in città altri materiali nei prossimi giorni.

Il riconoscimento di Frosinone come Centro Logistico Interprovinciale di Protezione Civile riveste una particolare importanza in quanto il Centro ospiterà risorse logistiche della Regione finalizzate alla realizzazione di Campi di Emergenza in caso di necessità non solo per la provincia di Frosinone.

La realizzazione del Centro consentirà alla Regione, di poter realizzare, in caso di necessità, Campi di Emergenza nella provincia di Frosinone, abbattendo totalmente i tempi di trasporto del materiale logistico necessario. Un risultato sicuramente di grande prestigio per l'Amministrazione Ottaviani, frutto della capacità di programmazione e di intervento nelle situazioni difficili, ma soprattutto un grande riconoscimento all'altissima professionalità del Disaster Manager Ruggero Marazzi e di tutti i volontari del gruppo comunale della Protezione Civile.

DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI FROSINONE, NICOLA OTTAVIANI, SULLA VICENDA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: TARIFFE IDRICHE, IL SINDACO: DIECI ANNI DI IRRESPONSABILITÀ

“Per dieci anni alcuni irresponsabili, digiuni sia di minime nozioni giuridiche in materia di convenzioni, sia di sensibilità verso l’interesse pubblico di carattere generale, hanno illuso i cittadini sulla possibilità che l’acqua arrivasse dentro le abitazioni in modo gratuito, raccontando barzellette amministrative che hanno lasciato il segno. Purtroppo, quegli stessi soggetti hanno volontariamente, e forse anche dolosamente, mandate deserte le assemblee dei sindaci che avrebbero dovuto deliberare sulla determinazione delle tariffe idriche e sulla qualità e quantità degli investimenti in carico al gestore. Fatto sta che per dieci lunghissimi anni quegli amministratori pubblici, capitanati da maestri di ventura improvvisati ed inadeguati, hanno lasciato campo libero ad Acea, che, approfittando dell’inerzia del controllore, ha disciplinato in modo unilaterale la propria attività aziendale sul territorio provinciale.

A quei pessimi maestri, oggi non va giù il fatto che, in pochi mesi, siano state smascherate bugie di produzione industriale, soprattutto all’indomani dell’approvazione, avvenuta il mese scorso, da parte dei sindaci, di un piano investimenti di 60 milioni di euro, al netto di ciò che potrà emergere dai contenziosi legittimamente attivati. Senza contare che attualmente la tariffa applicata da Acqualatina agli utenti è già consolidata in 2,2. La politica dello struzzo, equivalente al non decidere per dieci anni, ha fatto accumulare crediti da parte di Acea verso le utenze per oltre settanta milioni di euro e, si spera, possano ridotti al momento della decisione del giudizio attualmente in corso presso il Tar di Latina. Ad Acea diciamo di attendere l’esito di quel procedimento prima di definire i rapporti di credito verso gli utenti e di debito verso i comuni. A quegli irresponsabili che hanno causato tale danno ai cittadini e alla collettività, chiederemo di mettere mano al portafoglio, perché amministrare è un compito estremamente serio e non per tutti”.

Acqua pubblica

PATRIZI: LA TARIFFA IDRICA È DETERMINATA MA DALL’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA

“In merito alle polemiche circa le tariffe idriche e il conguaglio da 75 milioni di cui leggo sulla stampa odierna tengo solo a precisare quanto segue: la tariffa idrica, checché continuino a dirne, non è determinata dall’Assemblea dei Sindaci ma dall’Autorità per l’Energia Elettrica, ciò a termini di legge. L’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Frosinone è stata chiamata a formulare la sua proposta per il coefficiente da adottare e lo ha fatto proponendo il minimo che fosse consentito. Sarà comunque, sempre l’Autorità del l’Energia a decidere. Dunque chi attribuisce ai Sindaci aumenti della tariffa idrica dice, come minimo, un’enorme inesattezza perché quella tariffa non la decidono i Sindaci. Il voto espresso dai Sindaci nell’ultima riunione di Assemblea riguarda il coefficiente per il 2014 e non quelli pregressi.

I Sindaci non hanno determinato aumenti di tariffa per il fatto che non possono farlo, non è loro competenza. Per quanto riguarda i famosi 75 milioni di conguaglio che il Commissario dell’Oste ha stabilito in favore di Acea per questioni relative agli anni scorsi e non già degli ultimi anni, l’ATO si sta difendendo in ogni sede, ha fornito una sua perizia tecnica e non ha abbassato la guardia rispetto ad alcuno. Non abbiamo l’ambizione di sostituirci ai legali o ai tecnici e abbiamo fiducia nel loro operato. Chiunque affermi che i Sindaci della Provincia di Frosinone hanno votato aumenti della tariffa idrica è fuori strada come pure chiunque dica che la l’ATO non si difenda per i 75 milioni di euro che sono stati attribuiti, esecutivamente, al gestore dal Commissario dell’Oste. Domani, comunque, torneremo a riunire la Consulta d’Ambito”.

E’ quanto afferma il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi

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