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Frosinone, Pompeo su statuto dove Stava il PD

Non posso evitare di notare il comportamento di alcuni consiglieri provinciali, evidentemente improntati solo a creare fratture nel Consiglio, senza dare un reale contributo e dannosi per la comunità che siamo chiamati a governare in un momento...

Non posso evitare di notare il comportamento di alcuni consiglieri provinciali, evidentemente improntati solo a creare fratture nel Consiglio, senza dare un reale contributo e dannosi per la comunità che siamo chiamati a governare in un momento gravissimo quale quello che stiamo attraversando. Le polemiche sterili che alcuni consiglieri del gruppo Pd stanno alimentando, soprattutto in merito allo Statuto, denunciano la speciosità dei loro atteggiamenti: il consigliere Cinelli sa bene, infatti, che lo Statuto della Provincia di Frosinone sarà valutato dagli organismi tecnici e sarà vagliato dal Presidente prima di essere adottato. Può stare tranquillo quindi che il testo definitivo sarà tecnicamente corretto e che sarà improntato alla sobrietà come tutta l’attività amministrativa che siamo chiamati a svolgere.

Anche i consiglieri del gruppo Pd hanno partecipato alle riunioni di Commissione Statuto, nessuno mai ha posto loro bavagli, nessun poltronificio è stato attrezzato alle loro spalle nè sarà mai attrezzato. Mi corre l’obbligo, dunque, (e lo faccio attraverso la stampa perché è evidentemente il luogo dove il Consigliere Cinelli preferisce esprimersi, dato che per qualsiasi perplessità dovesse avere o rimostranza potrebbe direttamente rivolgersi a me) di esortare tutti a concentrarsi sulla concretezza degli enormi problemi che abbiamo di fronte, problemi che abbiamo ereditato, non certo semplici da risolvere, e quelli che si stanno accumulando ora nelle more di una normativa che certo non favorisce serenità nell’affrontare tali impegni.

In sostanza, e mi duole molto, invito i consiglieri del Gruppo PD a non trascinare le diatribe di partito tra le mura di Palazzo Iacobucci perchè non è giusto disperdere energie che dobbiamo tutte convogliare per affrontare questo periodo difficilissimo per i dipendenti dell’Ente e per i nostri concittadini. Inutile battere e ribattere su questioni che, come tutti hanno capito, hanno poco a che vedere con l’amministrazione e tanto con gli equilibri nel partito.

Dico subito che, per me, questa polemica politica nasce e muore nello stesso tempo. Sono un uomo del Pd, sono diventato sindaco quale esponente del Pd, resto tale anche da Presidente della Provincia eletto e ritengo che l’atteggiamento del segretario provinciale, Simone Costanzo, che annuncia una conferenza stampa lunedì prossimo per sostenere le tesi del consigliere Cinelli, non faccia altro che dimostrare i suoi limiti nella gestione politica del partito.

Un partito che fortunatamente è ben rappresentato in consiglio provinciale, non certo grazie all’attuale segretario, la cui lista lo vorrei ricordare si è fermata ad un 24 per cento, l’ennesima sconfitta politica di Costanzo dopo quella delle elezioni comunali del suo paese.

C’è un PD che vince e convince evidentemente, e non è quello guidato da Costanzo.

E’ quanto afferma il Presidente della Provincia, Antonio Pompeo

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA POMPEO HA INVIATO UNA LETTERA DI SOLIDARIETA' AI DIPENDENTI

Il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, non presente questa mattina durante la protesta dei dipendenti, perché impegnato nella seduta di Consiglio Comunale di Ferentino, città di cui è Sindaco, ha inviato loro una lettera aperta, attraverso i rappresentanti sindacali:.

<Oggi - scrive Pompeo - impegni istituzionali non mi hanno consentito di partecipare come avrei voluto, all’assemblea indetta per affrontare le criticità che stanno emergendo con l’attuazione della legge di riforma delle Province.

Comprendo bene il vostro stato d’animo per l’incertezza che ancora vige sul futuro di questo ente che orgogliosamente rappresentate e di cui siete sicuramente la linfa vitale per i servizi che con professionalità riuscite a garantire. La situazione complessa che stiamo vivendo dai contorni ancora non definiti, non può non creare disagio, a voi dipendenti come a noi amministratori che abbiamo il compito di assicurare ai nostri concittadini servizi essenziali.

Credo che un processo di riforma dell’intera architettura amministrativa vada perseguito con forza da parte di tutti gli attori coinvolti, consapevoli che il modello finora in vigore non è riuscito a dare a questo Paese un sistema efficace, efficiente e trasparente.

Ad oggi, però, nonostante i provvedimenti adottati, le Province continuano a svolgere le stesse funzioni e responsabilità di prima, competenze che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei nostri concittadini, senza la garanzia dei fondi necessari per gestirle.

Quello che sta accadendo - continua il Presidente - mi rammarica e mi preoccupa perché tutti i problemi che stanno emergendo e che chiamano direttamente in causa la Provincia non dipendono dalla mancanza di volontà dell’Ente ad affrontarli, ma, mi spiace dirlo, da una gestione poco efficace di questo momento di riordino.

Una necessaria e seria riforma della Pubblica amministrazione infatti dovrebbe tenere conto di una duplice esigenza: modificare il sistema della governance territoriale, ma non paralizzare il paese.

Nel momento in cui la riforma centrerà il duplice aspetto si chiariranno i compiti e le competenze dei vari livelli amministrativi; si semplificherà e si razionalizzerà l’efficacia della risposta al territorio; si pianificheranno le dotazioni finanziarie e di organico e sparirà l’incertezza e il comprensibile disagio in atto, ridando anche ruolo e valore agli Enti locali e agli impiegati che con dedizione e impegno assolvono quotidianamente ad un importante servizio alla comunità.

Oggi mi sento di rivolgere, insieme a voi, un appello al Governo, ai nostri parlamentari, alla Regione Lazio, affinché portando avanti un progetto di ammodernamento del Paese, non dimentichino che questo non può avvenire senza il diretto coinvolgimento degli enti chiamati a dare risposte concrete ai cittadini.

Dopo una campagna mediatica sugli sprechi all’interno delle Province, ribadiamo convintamente il nostro sostegno e la nostra solidarietà ai lavoratori della Pubblica Amministrazione.

In ogni caso - conclude il Presidente - saremo in prima fila per difendere i diritti dei dipendenti della provincia di Frosinone, in ogni sede, al loro fianco insieme alle organizzazioni sindacali, esprimendo l’auspicio che ottimizzazione ed efficientamento non significhi penalizzazione di chi in questi anni ha dato a questo Ente tanto, tantissimo in termini di professionalità, disponibilità e sacrificio>.

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